FONTE LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO.IT
MAFIA DELLO IONIO, A MAGGIO VIA AL PROCESSO AL CLAN SCARCI
ALESSANDRA CANNETIELLO
GIUDIZIO IMMEDIATO PER 19 IMPUTATI TRA AFFILIATI E VICINI AL GRUPPO
TARANTO - Comincerà il 29 maggio prossimo, nel tribunale di Matera, il processo per i 19 imputati accusati per il loro coinvolgimento nei traffici del clan Scarcia-Scarci che per il pool di inquirenti che ha condotto la maxi inchiesta «Mare Nostro» aveva operato non solo la signoria sul mare, ma anche allungato le mani su numerose attività economiche del territorio lucano e tarantino, imponendo il proprio «blasone criminale». È stato il giudice delle indagini preliminari di Potenza, Salvatore Pignata, a firmare il decreto di giudizio immediato: ad eccezione di due persone, a tutti gli altri viene contestata l’associazione mafiosa. Nei prossimi mesi gli imputati dovranno comparire dinanzi al collegio di magistrati di Matera accompagnati dai propri difensori. Tra questi gli avvocati Pasquale Blasi, Nicola Cervellera, Marcello Ferramosca, Andrea Maggio, Salvatore Maggio ed Enzo Sapia, Dalle carte dell’inchiesta condotta dal pool di inquirenti composto all’epoca dal procuratore Francesco Curcio e dai sostituti Anna Gloria Piccininni, Milto De Nozza, Sarah Masecchia, Marco Marano e Angela Continisio, era emersa la diversificazione degli affari del sodalizio che garantiva un costante introito di denaro per autoalimentarsi e crescere esponenzialmente influenza e capitale.
NOSTRA INTEGRAZIONE
Mare Nostro, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Basilicata, fu eseguita da personale della Direzione Investigativa Antimafia — Dipartimento di PS, della Squadra Mobile della Questura di Taranto, dei Carabinieri del R.O.S. e della Compagnia di Policoro e della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto e della Compagnia di Policoro, collaborati nella fase esecutiva da personale delle rispettive unità cinofile e dai Comandi Provinciali territorialmente competenti.
Ventuno furono i decreti di fermo emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia a carico di soggetti indiziati sia di appartenere ad una confederazione mafiosa, operante sul litorale jonico lucano, riferibile alle famiglie Scarcia, di Policoro, e Scarci, che di ulteriori delitti, a vario titolo fra gli indagati, quali quelli di estorsione, illecita concorrenza, detenzione e porto dl esplosivi e di armi ed altro, per un totale di 81 reati-fine contestati.
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