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martedì 29 aprile 2025

POLICORO (MT). L’IMPIANTO A BIOMETANO IN VIA ANCONA. MARRESE (PD) SI SCHIERA: “LA REGIONE FACCIA UNA VALUTAZIONE PIÙ APPROFONDITA SULLA LOCALIZZAZIONE”. E L’ASSOCIAZIONE DIFENDIAMO IL TERRITORIO: “IL SITO NON E’ IDONEO. INTERVENGANO LE ASSOCIAZONI PEROFESSIONALI AGRICOLE”

 

L'AREA DI VIA ANCONA (FOTO COVA CONTRO)


FRANCESCO ACINAPURA (DIFENDIAMO IL TERRITORIO)

PIERO MARRESE
FONTE PIERO MARRESE

Lo scorso 30 dicembre la Regione Basilicata ha rilasciato l’Autorizzazione Unica Regionale relativa alla costruzione di un impianto di produzione di biometano da realizzarsi nel territorio del comune di Policoro, nonostante diverse prescrizioni, disposizioni e raccomandazioni l’autorizzazione ha avuto il parere favorevole di tutti gli enti coinvolti.

Balzano però subito all’occhio alcune carenze e incongruenze nella relazione progettuale: la definizione dell’area dove dovrebbe sorgere l’impianto come zona cerealicola, foraggera e zootecnica, descrizione che non rispecchia la reale vocazione di agricoltura di pregio e intensiva della zona dove risiedono circa 2000 persone con diverse aziende agricole.

Inoltre la distanza dall’area protetta “Bosco Pantano di Policoro e costa ionica foce Sinni” è sottostimata, così come non sono chiarite le misure tecniche utili ad assicurare il contenimento delle emissioni odorigene nelle sezioni di trattamento dei digestati trattandosi di ben 7200 mq di tettoie aperte, e il piano di smaltimento nei campi della parte residuale degli stessi digestati.

Da parte nostra non c’è nessuna chiusura pregiudiziale al biometano, ma sicuramente c’è un tema di localizzazione dell’impianto che si andrà ad installare in un’area dalla fortissima vocazione agricola di pregio, dove decine di aziende hanno investito il lavoro di una vita, in un contesto come quello di Policoro in cui da anni si lavora per far crescere anche il turismo.

La procedura autorizzativa eseguita è semplificata poiché le dimensioni dell’impianto sono poco al di sotto della soglia di legge che renderebbero necessaria una VIA, ma stante le perplessità di associazioni di categoria, cittadini, comitati e associazioni potrebbe essere prescritta una procedura più approfondita per valutare con più attenzione l’impatto ambientale in quel particolare contesto.

Rivolgo, pertanto, un appello alla Giunta Regionale ed in particolare all’Assessore all’Ambiente Mongiello a fermarsi un attimo e a valutare approfonditamente con tutti i soggetti interessati, l'opportunità della localizzazione dell'opera in quel particolare contest, o se non sia il caso di una delocalizzazione, anche alla luce dei numerosi impianti di biometano che sono stati autorizzati negli ultimi mesi nella nostra regione.

FONTE ASSOCIAZIONE DIFENDIAMO IL TERRITORIO

L’Associazione Difendiamo il Territorio dopo l’incontro pubblico, dalla stessa richiesto, il 17 aprile u.s., sente la necessità di confermare le motivazioni del proprio dissenso e chiarire alcuni aspetti che hanno ingenerato polemiche.

Intendiamo, infatti, sottolineare che non è contraria alla centrale a biogas in sé, ma alla scelta del sito dove la stessa verrà costruita e alle possibili ricadute ambientali che potranno derivarne.

Come detto in occasione dell’incontro di cui sopra, il sito scelto ricade in un areale agricolo che risulta essere, a nostro parere, non inidoneo ad ospitare una centrale di tale portata.

Le preoccupazioni, nello specifico, riguardano:

 le possibili ricadute ambientali che si ripercuoterebbero su coltivazioni agricole specializzate (rinomate su tutto il territorio nazionale); 

la prossimità ad un’area diffusamente abitata da oltre 1500 persone (zona Pantano);

la rete viaria non adeguata a sopportare il carico di traffico che dall’installazione dell’impianto ne deriverebbe;

la vicinanza al centro abitato di Policoro.

Sempre nell’incontro del 17 aprile, “Difendiamo il territorio” ha sottolineato la necessità di una concertazione con il comune di Policoro per l’individuazione di un’area idonea alla realizzazione di queste centrali, opportunamente distanziata sia dal centro abitato che dalle aree a forte specializzazione agricola, per minimizzare ancor di più gli effetti indesiderati che ne potrebbero derivare. 

L’Associazione sottolinea che la scelta della collocazione di centrali di questa natura non possa passare dal semplice accordo tra due privati.

La disponibilità al confronto dei proponenti sarebbe dovuta avvenire in una fase precedente alle autorizzazioni ottenute; troppo semplice confrontarsi ora, pensando di avere già la vittoria in tasca.

L’Associazione chiede a gran voce che le polemiche lascino spazio ad un tavolo di confronto aperto che coinvolga maggioranza, opposizione e associazioni di categoria (al momento assenti), per trovare elementi di ragionevolezza comuni che permettano di gestire al meglio la problematica evitando il crescere del malcontento e della rabbia dei cittadini.

PER APPROFONDIRE

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM -18 APRILE 2025

POLICORO (MT). NO ALL’IMPIANTO DI BIOGAS IN ZONA AGRICOLA. IL COMITATO DIFENDIAMO IL TERRITORIO ALL’INCONTRO ORGANIZZATO IN MUNICIPIO: “PRONTI AD UN SIT IN DAVANTI ALLA REGIONE BASILICATA”. ED IL SINDACO BIANCO: “RICORSO AL PRESIDENTE DELLA REPUBLICA”. HANNO PARTECIPATO I CONSIGLIERI REGIONALI LEONE E MARRESE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/04/policoro-mt-no-allimpianto-di-biogas-in.html

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