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| FOTO BASILICATATURISTICA.IT |
Riti arborei di Basilicata. Oggi vi parliamo della Festa del maggio di Gorgoglione.
Il piccolo centro della collina materana punta molto su questa iniziativa organizzata dall’Associazione My Gorgo e dal Comune. Il programma delle due giornate, sabato prossimo 17 maggio e domenica 1 giugno, è nella locandina allegata. Si punta su solidarietà, sorrisi, allegria, buon umore. Non solo. Ma anche su tradizione, evoluzione e condivisione.
L’invito è a recarsi a Gorgoglione!!!
Ma ecco la presentazione dell’evento tratto da basilicataturistica.it:
“Il Maggio di Gorgoglione, antico borgo materano, si celebra in concomitanza con le feste sacre dedicate alla Madonna del Pergamo e a Sant’Antonio da Padova.
Celebrazioni sacre e religiose si fondono diventando un’unica grande festa popolare. A dare il via ai festeggiamenti, è la processione della Vergine Maria, una celebrazione questa prettamente al femminile, ma che abbraccia e coinvolge tutta la popolazione. La Madonna, infatti, viene portata da sole donne, volontarie devote che non consentono a nessun uomo di avvicinarla, per nessuna ragione. La statua della Vergine viene trasportata dal paese al Santuario, sito a pochi chilometri di distanza, su un altopiano dal panorama mozzafiato, a bordo di un carro addobbato da numerosi fiori, trainato da una coppia di buoi e scortato da centinaia di fedeli. Da qui, il punto quasi più alto del territorio, la Madonna del Pergamo si erge a protettrice dell’intera cittadina.
In queste stesse giornate si
celebrano anche le nozze tra il fusto di cerro e la cima dell’agrifoglio,
tagliati precedentemente nei boschi vicini e trasportati poi nei pressi del
Santuario dove la Madonna del Pergamo rimarrà custodita fino alla fine dell’estate.
Il fusto del cerro, dopo essere stato abbattuto, tra banchetti conviviali,
balli e applausi, viene ripulito della sua stessa corteccia, levigato e
trasportato in paese da buoi e trattori, per poi essere innalzato vicino al Santuario.
È qui che l’albero incontra la Madonna in processione ed è questo il momento
esatto in cui sacro e pagano si mescolano, diventando un’unica festa”.





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