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venerdì 26 gennaio 2018

NUCLEARE. IL MINISTRO CALENDA: “LA CARTA DELLE AREE POTENZIALMENTE IDONEE AD OSPITARE IL DEPOSITO UNICO DELLE SCORIE NUCLEARI PRIMA DELLE ELEZIONI”. SARA' VERO? MA SCANZIAMO LE SCORIE: “PRIMA LE RISPOSTE ALLE OSSERVAZIONI AL PIANO NAZIONALE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI”

SCANZIAMO LE SCORIE IN SIT IN ANTINUCLEARE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.1.18

SCANZANO JONICO – “La Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare sul territorio del nostro Paese il Deposito nazionale unico (Dnu) delle scorie radioattive sarà pubblicata prima delle elezioni del 4 marzo prossimo perchè il Governo non viene meno ai suoi doveri per ragioni di campagna elettorale”. Lo ha scritto su Twitter il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, innescando un fuoco di fila di reazioni. Tra queste quelle dell'associazione ScanZiamo le scorie che ha parlato di “continua provocazione da parte dell'esponente del Governo Gentiloni. Prima vogliamo le risposte alle osservazioni inviate dalla Basilicata al Programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi. Osservazioni in cui numerose associazioni ed oltre 50 Comuni lucani hanno detto no al Dnu nel territorio regionale”. Ma andiamo con ordine. Calenda già il 4 dicembre scorso aveva annunciato la pubblicazione della Cnapi prima delle “politiche” di cui, al momento, non era stata fissata la data. Ora, a 4 marzo alle porte, il ministro ha riconfermato: “L'ultimo passaggio della Carta, il parere del ministero dei Beni culturali, arriverà in settimana. Poi, il documento sarà pubblicato”. Ma ecco Pasquale Stigliani, responsabile comunicazione di ScanZiamo le scorie: “Abbiamo più volte denunciato che la Cnapi coinvolgerà parte della collina ionica lucana e della Murgia, nei pressi di Matera, capitale della cultura europea. All’annuncio del ministro Calenda rispondiamo che siamo pronti per riorganizzare una nuova pacifica protesta contro l’ipotesi di realizzare il deposito in Basilicata”. Insomma, per gli antinucleari nati il 13 novembre 2003, lo stesso giorno in cui il Governo Berlusconi terzo decretò di ubicare il cimitero atomico d'Italia nei depositi di sale di Terzo Cavone, l'autorevole esponente della maggioranza ha dimenticato un passaggio. Stigliani: “Ricordiamo al ministro che, prima della pubblicazione della Cnapi, deve rispondere, col Governo, alle osservazioni che sono state presentate dalla Basilicata al Programma nazionale dei rifiuti radioattivi nella procedure di Valutazione ambientale strategica. Risposte attese dal 15 dicembre scorso. Se cosi non sarà, si interromperà a priori il dialogo tra il Governo, le popolazioni e le istituzioni locali, che si rifiutano di accogliere una struttura che non genera ricchezza ma impoverisce il territorio”.


CNAPI PRIMA DELLE ELEZIONI? IL RISIKO DI CALENDA-GENTILONI


ROTONDELLA – Sarà pubblicata davvero prima delle prossime elezioni politiche la Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito nazionale unico (Dnu) delle scorie del Belpaese? Se così fosse il Governo Gentiloni dimostrerebbe di avere grande coraggio. Nella Carta, infatti, sono contenuti almeno cento siti di quasi tutte le regioni. E sinora nessuna voce favorevole ad accettare il Dnu si è levata da tutta Italia. Tranne quella, nei giorni scorsi, di esponenti del mondo industriale della provincia di Vercelli. Provincia che, con Trino e Saluggia, già detiene l'80% circa dei rifiuti nucleari italiani. Non sarà che qualcosa si stia muovendo nel mondo delle autonomie locali nazionali a favore del Deposito? Non resta che attendere.

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