IN GIALLO L'AREA DEL POZZO CON IL CROMO ESAVALENTE ED IN ROSA IL PERIMETRO ENEA (FONTE COVA CONTRO) LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 4.1.18
ROTONDELLA -
Analisi dell'associazione ambientalista Cova contro sulle acque di
falda di tre pozzi circostanti il sito Enea-Sogin. Sito in cui sono
state denunciate il
4 giugno 2015
concentrazioni superiori ai limiti di legge di inquinanti chimici
come trielina e cromo esavalente. Le sostanze che Cova contro ha
chiesto di ricercare ad un laboratorio accreditato di Pisticci.
Ebbene, i dati, pubblicati sul blog Punto e basta, hanno dimostrato
che il cromo esavalente è in falda anche a Nord dell'area, e questa
è una novità, in un pozzo a ridosso del fiume Sinni, sia pure in
concentrazione di 4,4 microgrammi per litro al di sotto ai limiti di
legge di 5. Ma Enea: “Le nostre analisi sui due pozzi di fianco al
fiume per l'acqua antincendio sono negative tanto che abbiamo chiesto
il ritiro dell'ordinanza di divieto d'uso al sindaco Vito Agresti”.
Per gli ambientalisti, però, “il valore rinvenuto della sostanza
cancerogena imporrebbe un'allerta serio ed esteso più indagini e
barriere idrauliche che vanno oltre lo stato attuale delle cose”.
Stato in fase di stallo poiché si attendono gli esiti della
conferenza di servizio in Comune che dovrebbe dare il via alla
realizzazione di pozzi esterni a valle del sito ed alla rimozione
delle tubature e del serbatoio dell'ex impianto atomico Magnox
ritenuto probabile fonte dell'inquinamento. L'analisi del laboratorio
di Pisticci, però, capovolge il “percorso” degli inquinanti.
Sinora, dai dati Arpab diffusi all'inizio del settembre scorso dal
consigliere regionale del M5s Gianni Perrino, “il cromo esavalente
è in concentrazione più che doppia rispetto al limite nel
piezometro interno più a valle idrogeologica del sito”. Il pozzo
Sp 35. Se l'acqua di falda fatta analizzare dagli ambientalisti, poi,
è nei pressi del Sinni sorge la domanda sulla possibile migrazione
della sostanza cancerogena nel corso d'acqua. Ma Enea ha asserito che
le sue analisi nei due pozzi antincendio sono risultate negative.
“Nessuna traccia di cromo esavalente e di trielina – ha detto
Marco
Citterio, della
Direzione centrale infrastrutture dell'ente -
tanto che abbiamo chiesto al Comune di revocare l'ordinanza di
divieto di emungimento. Ordinanza non revocata solo perchè alla
scorsa conferenza di servizio svoltasi a Rotondella il 19 dicembre
scorso mancavano Arpab e Regione Basilicata. Contiamo nel ritiro
nella riunione del 16 gennaio prossimo”.
IL SINDACO AGRESTI:
“ARPAB STA MONITORANDO L'ARIA CON TRE NUOVE CENTRALINE. E L'ASL STA
EFFETTUANDO I CAMPIONI DI FRUTTA, VERDURA, ACQUA DI FALDA”
ROTONDELLA - “L'Arpab sta monitorando la qualità
dell'aria nella zona circostante il sito Enea-Sogin alla ricerca di
eventuali radionuclidi con tre nuove centraline mentre i tecnici
dell'Asm, accompagnati da nostri vigili urbani, continuano a
prelevare campioni di frutta, verdura ed acqua dei pozzi per
verificare contaminati sia chimici sia radioattivi. Sinora non
abbiamo avuto alcuna segnalazione di sforamenti né da Arpab né
dall'Asm”. Lo ha detto alla Gazzetta il sindaco del centro jonico,
Vito Agresti, parlando dello stato del monitoraggio del territorio
attorno al centro di ricerche dell'Enea ed all'impianto atomico
dismesso Itrec. Ricordiamo che i campioni prelevati dall'Asm sono
analizzati per la parte chimica all'Istituto zooprofilattico di
Matera e per quella sui radionuclidi dalla stessa Arpab. I relativi
verbali di esame saranno pubblicati sui siti internet degli enti
interessati. | | | |
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