LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.1.18
“Aggiornamento” della
Questura di Matera sulle truffe agli anziani, sempre dietro l'angolo.
Addirittura, nella città dei Sassi, in meno di un mese, sono state
già denunciate sei truffe consumate e due tentate. Il 2018, dunque,
pare si sia aperto con una recrudescenza che ha fatto lanciare alla
Polizia di Stato un appello agli esponenti della terza età:
“Chiamateci. Noi ci siamo sempre”. E, ad esempio, su Facebook, è
stato citato il comportamento di nonna Ninetta, materana doc di 81
anni: “Quando è stata contattata a casa per ritirare un pacco del
nipote e sborsare 500 euro, ha chiamato con il cellulare il nipote
stesso chiedendo conferma e scoprendo che non era vero. Da qui la sua
telefonata al 113! Seguite il suo esempio: non vi fate prendere dal
panico e accertate la veridicità della notizia. Ormai con i
cellulari, sono tutti raggiungibili. Ma dovete chiamare con il vostro
telefono e non con quello che vi porge il truffatore. E, cosa più
importante, chiamate subito i numeri di emergenza 112 e 113. Noi
lavoriamo per voi! Per #essercisempre!” Ma quali sono le
“tipologie” di raggiri più adoperate dai truffatori? “Sono
quelle ormai note – ha spiegato la Polstato -. Ecco la chiamata per
un inventato incidente stradale avvenuto ad un nipote, con richiesta
immediata di danaro per pagare le spese dell'avvocato o la richiesta
di pagare 2000 euro per un pezzo di ricambio di un computer, sempre
del “famoso” nipote. O il funzionario di banca che chiede 1.500
euro per saldare la tassa sugli interessi. In tutti questi casi, alla
porta ci sono uomini o donne ben vestiti, con accenti non marcati”.
La conclusione della Questura? “È inutile ribadire ai nostri amici
avanti in età che non bisogna mai aprire a nessuno. Che nessun
funzionario di banca viene a riscuotere a casa alcun importo. Che non
esistono avvocati che a domicilio vengono a prendere soldi per
risarcire incidenti stradali. Dovete fare come nonna Ninetta.
Chiamate per ogni sospetto subito i numeri 112 e 113”.
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