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mercoledì 27 giugno 2018

POLICORO. TRIALOMETANI ANCORA OLTRE LA SOGLIA SECONDO GLI ESAMI DI COVA CONTRO IN DUE UTENZE DOMESTICHE. LE INDAGINI ESEGUITE IN UN LABORATORIO PRIVATO. CHIESTI ESAMI INCROCIATI CON LE ISTITUZIONI


IL RAPPORTO DI PROVA DEL CAMPIONE DI VIA FELLINI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.6.18
POLICORO - I trialometani (TMHs), "famigerati" sottoprodotti del cloro usato come disinfettante dell'acqua potabile, tossici e nocivi per la salute umana al di sopra delle concentrazioni di legge, ancora oltre soglia. Almeno a leggere i risultati degli esami commissionati da due utenze domestiche ad un laboratorio privato in due campioni prelevati il 20 giugno scorso. Tanto si evince, infatti, dalla pubblicazione dei due rapporti di prova sul sito dell'associazione ambientalista Cova Contro http://analizebasilicata.altervista.org/blog/. "Un campione – si legge nel testo - è stato preso in via Fellini, il secondo in via Lido. Nel primo caso i TMHs sono a 38,7 mcg/l (limite a 30) con il dibromoclorometano a 17,7. Quest’ultimo presenta tossicità acuta per diverse vie, epatotossico e cancerogeno per i ratti. Nel secondo caso il valore è a 41,3 mcg/l, con il dibromoclorometano che primeggia per quantità”. Cosa suggeriscono gli ambientalisti? “Urge proseguire con analisi incrociate tra noi e le istituzioni perchè non è possibile far diventare la prevenzione sanitaria una continua disputa: Arpab ha misurato nel prelievo del 15 giugno 26,9 mcg/l prelevando il campione nella vasca di contrada Acinapura, in punto con alta diluizione e bassa latenza rispetto alle abitazioni. Noi invece nelle utenze domestiche è dal 5 giugno che troviamo non conformità, che nel tempo aumentano”. Poi, alcune domande: “Perchè Arpab ha conservato il campione per tre giorni prima di analizzarlo? Come ha prelevato e conservato il campione? Noi, con i soldi dei cittadini, tra prelievo e comunicazione ufficiale abbiamo impiegato 5 giorni con l’esito ufficioso comunicato entro 48 ore agli interessati. Le istituzioni, con bilanci di oltre 13 milioni di euro, hanno messo il doppio per analisi forse pianificate peggio delle nostre e falsando probabilmente il dato finale rispetto la reale criticità d’area. Avessimo noi il bilancio di Arpab forse ad oggi avremmo trovato non conformità in tutto il territorio policorese, e non solo. Ovviamente caldeggiamo il non utilizzo dell’acqua a scopi potabili e sanitari e di procedere con analisi autonome”. Ed ecco le conclusioni di Cova Contro: “Le istituzioni non sono affidabili, ai cittadini tocca l’autotutela a tutti i livelli, tecnico e legale. Manutenzione, macchinari e personale di altissima qualità sono stati impiegati per le nostre analisi, standard di professionalità che Arpab ed altri non sappiamo se possano garantire. Proponiamo agli enti analisi incrociate con prelievo contemporaneo”.

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