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venerdì 22 giugno 2018

SCANZANO JONICO. VIA L'AMIANTO DAL RUDERE DELLA VECCHIA CENTRALE DEL LATTE. POI, FORSE, LA REGIONE BASILICATA RIUSCIRA' A VENDERE IL MANUFATTO CADENTE

MEZZI E TECNICI AL LAVORO ALLA VECCHIA CENTRALE DELLA lATTE RUGIADA SPA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.6.18
 
SCANZANO JONICO – Lavori in corso al rudere che è diventata, nella frazione di Terzo Cavone, l'ex centrale del latte della Latte rugiada spa. Alcuni mezzi ed operai con speciali maschere e tute hanno cominciato a rimuovere i quintali di cemento-amianto che rappresentano la copertura del vecchio manufatto. Lavori commissionati, come si legge sulla tabella della licenza edilizia, dalla Regione Basilicata, proprietaria della ex fabbrica, alla ditta Pellicano verde spa. Sulla tabella anche i nomi dei tecnici incaricati dell'effettuazione di un progetto atteso da tempo dalla gente che vive nei pressi per motivi di sicurezza sanitaria. Anche se, per la precisione, lo stesso massimo ente locale regionale era intervenuto negli anni scorsi con un'opera di stabilizzazione delle coperture costituite dalla fibra killer che già tante vittime ha fatto in Italia e nel mondo. Oltre a quello sanitario, tuttavia, forse c'è un altro motivo alla base dell'intervento dell'Ufficio provveditorato e patrimonio del Dipartimento della Giunta regionale: quello di porre le basi per la cessione a privati di uno dei cimiteri industriali del Metapontino. Carica d'amianto, l'ex centrale del latte, nonostante numerosi bandi a trattativa privata per la vendita, non ha mai trovato acquirenti. Pure con l'immobile ben posizionato a ridosso della Statale Jonica 106, importante direttrice dell'asse Tirreno-Adriatico. Così, abbiamo chiesto lumi al sindaco in carica, Raffaello Ripoli, su quanto sta avvenendo a Terzo Cavone. “Il lavoro – è stata la sua spiegazione - è della Regione Basilicata. L'ex centrale, infatti, non è stata ancora venduta. Al 99%, tuttavia, mi risulta che l'area su cui essa insiste sia stata inserita, unica zona di Scanzano Jonico, nella Zes (Zona economica speciale) Jonica Taranto-Basilicata. L'idea è quella di vendere il manufatto per crearci un'attività produttiva. La rimozione dell'amianto e l'inserimento nella Zes potrebbero rendere appetibile agli investitori l'eventuale acquisto. Io credo che la Regione abbia già in mente cosa farci”. Già cosa diventerà l'ex centrale della Latte rugiada spa? Per ora, dopo essere stata una postazione essenziale, ma fallimentare, del settore lattiero-caseario pubblico lucano, è solo una serie di capannoni cadenti, circondati da erbacce, con ingresso vietato ai non addetti perchè, si legge in un cartello, “zona ad alto rischio. Possibile la presenza di polveri di amianto in concentrazione superiore ai valori limite di esposizione”.

IL VECCHIO CASEIFICIO: ZONA AD ALTO RISCHIO

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