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lunedì 15 maggio 2023

BASILICATA. AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE: “NON SEI IN CASA SE ARRIVA UNA RACCOMANDATA DELL’UFFICIO TRIBUTI DELLA REGIONE? CHE GUAIO! PER RITIRARLA DEVI ANDATE A POTENZA O MONTESCAGLIOSO!” LA DENUNCIA DEL CENTRO STUDI DRUS DI MONTALBANO JONICO

“IL FATTO È CHE LA REGIONE HA AFFIDATO IL SERVIZIO DI CONSEGNA DELLE RACCOMANDATE AD UNA SOCIETÀ PRIVATA CHE IN TUTTA LA BASILICATA HA SOLO DUE SPORTELLI: POTENZA E MONTESCAGLIOSO”. CHE FARE DI FRONTE ALLA INDIGNAZIONE DEI CITTADINI? CHI RISOLVERÀ IL PROBLEMA? LE RISPOSTE SONO NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE 


FOTO SAILPOST.IT

FOTO MARKETMOVERS.IT

FONTE VINCENZO MAIDA (CENTRO STUDI JONICO DRUS)

 AL PEGGIO IN BASILICATA NON C’ MAI FINE

PER RITIRARE UNA RACCOMANDATA DELL’UFFICIO TRIBUTI DELLA REGIONE, DAI PAESI DELLA PROVINCIA DI POTENZA BISOGNA ANDARE A POTENZA CITTÀ, DA QUELLI DELLA PROVINCIA DI MATERA A MONTESCAGLIOSO

Fino a qualche tempo il servizio di consegna delle raccomandate dell’ufficio tributi della Regione Basilicata per gli accertamenti sui bolli auto segnalati dall’ACI e altri provvedimenti onerosi a carico dei cittadini, veniva a assicurato da Poste Italiane.

Se il postino per la consegna della raccomandata, non trovava in casa il cittadino interessato o un suo familiare (soprattutto di mattina può capitare spesso perché tranne qualche anziano o qualche percettore del reddito di cittadinanza, gli altri sono fuori casa per lavoro), lasciava un avviso nella cassetta della posta e l’interessato dopo un paio di giorni poteva recarsi all’ufficio postale per il ritiro oppure poteva delegare qualcuno di sua fiducia.

Dal momento che Poste Italiane ha da sempre un’ottima ramificazione sul territorio, il servizio funzionava bene e non si sono mai registrate lamentele.

Ma come spesso accade in questa regione, quando qualcosa funziona c’è sempre qualcuno che si ad opera per peggiorarla.

Da poco tempo, la Regione Basilicata ha affidato il servizio di consegna delle raccomandate ad una società di poste private: la SAILPOST che è presente a livello nazionale. Quest’ultima dispone soltanto di due sportelli uno a Potenza per la provincia del capoluogo di regione e l’altro a Montescaglioso. Anzi da una ricerca sul web risulta uno sportello a Matera con tanto di indirizzo, mentre non è presente quello di Montescaglioso, il cui indirizzo è invece quello segnalato sulle raccomandate per la giacenza delle stesse.

Motivo per cui se al momento della consegna il cittadino o un suo familiare sono fuori casa, gli viene lasciato un avviso e, udite udite, per ritirare la raccomandata egli dovrà recarsi a Potenza se residente in uno dei comune di quella provincia o a Montescaglioso se residente in provincia di Matera.

Anche una persona con una intelligenza molto al di sotto della media, avrebbe capito che il servizio organizzato in questo modo avrebbe sollevato un vespaio di polemiche e di proteste. E infatti il primo a porre il problema, raccogliendo le urla indignate degli interessati della provincia di Potenza, è stato il Movimento Difesa del Cittadino di Basilicata. L’organismo rappresentativo ha chiesto alla Regione di rivedere immediatamente il provvedimento.

Non conosciamo nello specifico i termini esatti dell’affidamento del servizio da parte della Regione alle poste private SAILPOST, ma quello che è certo è l’assurdità di pretendere che, giusto per fare un esempio, da Terranova del Pollino o da Cirigliano oppure da qualsiasi altro comune di una regione a scarsa densità demografica ma molto estesa territorialmente, si percorrano oltre due ore di auto per andare a ritirare una raccomandata in giacenza.

Nonostante ripetuti tentativi è stato impossibile interloquire, per avere delucidazioni in merito, con la responsabile dell’Ufficio Tributi della Regione, la dr.ssa Galella. Una dipendente di quell’Ufficio ci ha risposto che era preferibile inviare una mail, perché lei raramente risponde al telefono.

Una nota sull’argomento, che abbiamo pubblicato sul web, ha raccolto decine di testimonianze indignate.

Sbaglia chi pensa di non andare a ritirare la raccomandata per così ritorna all’ufficio della regione che l’ha spedita, perché questo, secondo la normativa vigente, non ferma il procedimento, anzi esso va avanti, dando per consegnato il provvedimento, senza alcuna possibilità di contestarlo nei termini previsti in caso di errore.

Ci auguriamo che qualche consigliere regionale di maggioranza o di opposizione non importa, molto presenzialista sui social, spesso solo per promuoversi su questioni di scarsa rilevanza, ascolti le voci indignate dei lucani che sono destinate a crescere nelle prossime settimane.

Vincenzo Maida

Centro Studi Jonico DRUS

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