DOPO LA MANIFESTAZIONE DI SOCI E DIPENDENTI DELLA COOP DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE, MA QUALI I MOTIVI DEL CONTENDERE? LA RISPOSTA È LEGGIBILE NELLA SEGUENTE NOTIZIA
FONTE UFFICIO STAMPA GIUNTA REGIONALE
BARDI E FANELLI: “SU ADI NOI DALLA PARTE DELLA LEGALITÀ”
“SU LEGITTIMITÀ DELLA PROCEDURA CI SONO DUE SENTENZE DI TAR E CONSIGLIO DI STATO, CHE DANNO RAGIONE ALLA REGIONE BASILICATA E CONDANNANO L’OPERATORE ECONOMICO”
“Sorprende la manifestazione “politica” contro la
Regione di un soggetto economico che presta il servizio di assistenza
domiciliare da tempo in regime di proroga, in attesa dell’espletamento di una
gara che è stata dichiarata legittima sia dal TAR Basilicata – in data in data
03/05/2022 - che dal Consiglio di Stato, in data 21/10/2022, nella quale
sentenza - che condanna il soggetto economico ricorrente - si statuisce che “Il
ricorso alla gara ponte non solo è legittimo, ma è l’unico allo stato possibile
per garantire la prestazione del servizio”. Più di questo davvero non si può
aggiungere. Sorprende anche il sostegno dei sindacati a tale manifestazione,
loro sempre attenti ai principi di legalità e alla correttezza delle procedure,
che in questo caso sono state “certificate” da due giudici amministrativi di
diverso grado. Sempre il Consiglio di Stato ha statuito che “Il ricorso in
appello è pertanto infondato e come tale deve essere respinto”. Infatti, “non
vi è spazio per sindacare le valutazioni discrezionali dell’Amministrazione in
relazione alla scelta delle modalità per assicurare il servizio nelle more del
recepimento del nuovo sistema fondato sull’accreditamento e l’autorizzazione”.
La gara pertanto deve giungere al suo completamento e poi, come hanno scritto
anche i giudici, con il percorso dell’accreditamento – che a breve sarà oggetto
di apposita DGR – si giungerà al recepimento del nuovo sistema. Noi siamo
sempre dalla parte della legalità”, afferma in una nota il Presidente della
Regione Basilicata, Vito Bardi.
Secondo il Vicepresidente della giunta regionale e assessore alla salute della
Regione Basilicata, Francesco Fanelli, “L'allarmismo rispetto alle sorti dei
lavoratori è infondato: i loro diritti saranno garantiti dalla cd. clausola di
salvaguardia che vincolerà le ditte aggiudicatrici della gara. In una delle
prossime sedute di giunta ci sarà il recepimento della delibera (già in fase di
discussione) per l’accreditamento del servizio ADI, come richiesto anche dal
Presidente Bardi. Prioritario è adesso uscire dal regime delle proroghe, creare
un mercato libero e trasparente dell’ADI, per uscire dall’opacità. Le procedure
seguite dalla Regione Basilicata sono corrette. E non lo diciamo noi, ma il TAR
Basilicata e il Consiglio di Stato”.
FONTE AUXILIUM
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA DELLA BASILICATA: BARDI E FANELLI PIU' ATTENTI AGLI APPALTI CHE ALLE LEGGI
La Giunta Regionale della Basilicata mostra un interesse per la gara d’appalto dell'ADI che non è il nostro.
Con le nostre azioni dei mesi passati e con la manifestazione che oggi ci ha visto in piazza con Cgil, Cisl, Uil e Fials, abbiamo rivendicato e continuiamo a rivendicare (anche essendo primi nella graduatoria di aggiudicazione della gara) l’applicazione delle leggi nazionali e regionali.
Abbiamo denunciato, e continuiamo a denunciare, la perdita dei 14 milioni del PNRR che la mancata applicazione delle norme comporta per la Regione;
Ribadiamo, come abbiamo già detto, che solo il sistema di autorizzazione e accreditamento:
• È la legittima modalità di erogazione delle cure;
• Garantisce libertà di scelta ai pazienti;
• Dà sicurezza a TUTTI i lavoratori.
Temi che nelle loro dichiarazioni li presidente Bardi e l’assessore Fanelli continuano a ignorare, come fanno da 2 anni, tentando di spostare l’attenzione su una procedura di gara che, anche se ci vede primi in graduatoria, non risolve i problemi, non supera i ritardi, non restituisce ai lucani le risorse perse.
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