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venerdì 20 dicembre 2024

CARCERI. IL DRAMMA. DI GIACOMO (SPP): “NEL 2024 BEN 88 SUICIDI DIETRO LE SBARRE, UN MIGLIAIO DI PERSONE ARRESTATE DA INNOCENTI. A POTENZA SI E' UCCISO IL DETENUTO PIU' ANZIANO, 81 ANNI”

“ERRORI GIUDIZIARI E SUICIDI, DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA DI INCIVILTÀ INDEGNA IN UN PAESE OCCIDENTALE”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE



FOTO ANSA.IT

FONTE ALDO DI GIACOMO (SINDACATO POLIZIA PENITENZIARIA, SPP)

“Un migliaio di cittadini in un anno finiti in carcere da innocenti, nel giro di due anni il doppio dei “casi di ingiusta detenzione” – che secondo il rapporto diffuso dall’ Associazione Errorigiudziari.com nel 2022 sono stati 539, per una spesa complessiva in indennizzi di cui è stata disposta la liquidazione pari a 27 milioni 378 mila euro – è il segno che il nostro sistema giudiziario-penitenziario versa in uno stato comatoso”.

Così Aldo Di Giacomo, segretario generale S.PP., che aggiunge: “sempre quest’anno si registra il più alto numero di morti in carcere – 246 – di cui 88 suicidi che superano il tetto massimo raggiunto due anni fa (84) e 155 per altre cause. Non dimentichiamo che il carcere di Potenza ha il primato negativo per suicidio di detenuto più anziano, l’81enne di Maschito che ha ucciso la moglie. Persone innocenti e suicidi sono due facce della stessa medaglia di inciviltà indegna di un Paese occidentale.

Se si muore di più e sono più numerosi i casi di ingiusta detenzione il sovraffollamento nei nostri penitenziari diventa per questo una doppia emergenza sociale. Nella “speciale” classifica degli errori giudiziari tra le città con il maggior numero di casi indennizzati – secondo i dati diffusi dall’Associazione che se ne occupa da anni - ci sono sette città (Reggio Calabria, Palermo, Napoli, Catania, Lecce, Salerno e Catanzaro) del Sud: Reggio Calabria, con oltre 10 milioni e 300 mila euro; Palermo: 3 milioni 557 mila euro. Segue Roma, con poco più di 1 milione e 900 mila euro.

Risorse finanziarie ingenti che si sottraggono alle tante azioni urgenti da fare ad opera dell’Amministrazione Penitenziaria. Basterebbe prendere esempio dal Belgio dove lo Stato spende in risarcimento circa 20 volte in meno dell’Italia. Tutto questo accade – commenta Di Giacomo – mentre nessuno risponde degli “errori giudiziari” e sulle riforme si succedono Ministri e Governi e quando sembra siamo ad un passo dalla conclusione, si torna, come nel gioco dell’oca, alla casella di partenza scaricando ogni peso sul personale di polizia penitenziaria”.

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