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domenica 22 dicembre 2024

ULTIMORA! SANITOPOLI DI BASILICATA. CONFERMATA DALLA CASSAZIONE LA SENTENZA DI APPELLO. L’EX PRESIDENTE MARCELLO PITTELLA, ORA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE, ERA GIÀ USCITO DAL PROCESSO, ASSOLTO, DOPO I PRIMI 2 GRADI DI GIUDIZIO

RESPINTI I RICORSI DELLEX DIRETTRICE AMMINISTRATIVA, MARIA BENEDETTO, E DELL’EX DG PIETRO QUINTO. TUTTE LE POSIZIONI DEGLI ALTRI IMPUTATI CON I NOMI E L’ENTITÀ DELLA PENA. DUE RINVII PER VIZI PROCEDURALI ALLA CORTE DI APPELLO DI SALERNO

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La Cassazione ha confermato la sentenza della corte di appello di Potenza resa nota il 1 marzo scorso sulla cosiddetta Sanitopoli di Basilicata. Rigettati tutti i ricorsi presentati dalle persone condannate. Tranne che per due posizioni. Ma ecco nel dettaglio i nomi e le relative decisioni della Suprema corte.

Condanne confermate, nei confronti dell’ex direttrice amministrativa dell’Asm, Maria Benedetto, cinque anni di reclusione per falso materiale; dell’ex direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto, due anni e sei mesi di reclusione per concorso morale in falso ideologico (per Quinto la Cassazione ha confermato anche le assoluzioni della corte di appello di Potenza per altri sette capi di imputazione); dell’ex dirigente dell’Asp, Giovanni Berardino Chiarelli, due anni e sei mesi di reclusione per falso materiale; dell’ex dirigente amministrativo del Crob di Rionero in Vulture, Gianvito Amendola, due anni e sei mesi di reclusione per falso materiale; del funzionario Crob, Angela Capuano, un anno e quattro mesi di reclusione per falso materiale.

Per la funzionaria Asm, Anna Rita Di Taranto, la Cassazione ha annullato la sentenza di appello di Potenza, due anni di reclusione, rimandando gli atti alla Corte di appello di Salerno per assenza della motivazione.

Rinvio a Salerno per un errore procedurale anche per la ex dirigente Asm, Maria Evangelista Taccardi, condannata in appello ad un anno di reclusione.

Ricordiamo che la vicenda giudiziaria esplose, fragorosa, all’inizio del 2019 e portò alle dimissioni di Marcello Pittella, allora presidente della Regione. L’inchiesta, coordinata dalla Guardia di Finanza, risaliva al 2018 e sconvolse la politica lucana, portando alla luce concorsi «taroccati» e nomine «pilotate».

La Corte d’Appello di Potenza, altresì, confermò la sentenza di primo grado del tribunale di Matera del 22 dicembre del 2021 anche per quel che riguardava il capitolo assoluzioni compresa quella dell’allora presidente della Regione, Marcello Pittella, ora presidente del consiglio regionale. Le altre assoluzioni riguardarono Vito Montanaro, direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia; l’ex direttore amministrativo del San Carlo di Potenza, Maddalena Berardi; Giovanni Battista Bochicchio, ex direttore generale del Crob Rionero; Vito D’Alessandro; Davide Falasca; Graziantonio Lascaro, imprenditore; Cristoforo Di Cuia, medico; Gaetano Appio, imprenditore; Carmela e Claudio Lascaro, imprenditori; e Roberto Lascaro.

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