NELL’ESPLOSIONE SONO MORTI
DUE LAVORATORI LUCANI, GERARDO PEPE E FRANCO CIRELLI. UN TERZO, LUIGI MURNO, È
RICOVERATO A PISA. LEGGI LA NOTIZIA, CON IL LINK PER LA VISIONE INTEGRALE DEL
SERVIZIO DEL TG1
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FOTO TG1
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Prosegue senza sosta l’inchiesta
della magistratura di Prato sulla strage nel deposito Eni di Calenzano, in
provincia di Firenze, avvenuta il 9 dicembre scorso. Si indaga per omicidio
colposo plurimo e lesioni colpose, reati entrambi aggravati dalla violazione
delle norme per la sicurezza sul lavoro; rimozione od omissione dolosa di
cautele contro infortuni sul lavoro; disastro colposo. L’ultima novità sulle
indagini è la trasmissione in esclusiva, al Tg1, ieri, delle immagini del
momento che precede l'esplosione, riprese dalle telecamere sulle pensiline:
morirono 5 lavoratori, tra cui i due lucani. E’ stato il procuratore di Prato,
Luca Tescaroli, ha disporre la pubblicazione di parte del video, proveniente
dalle telecamere interne al deposito, ritraente le pensiline di carico del sito
Eni di Calenzano, con specifico riferimento al corridoio interposto tra la baia
7 e la baia 6. Le immagini, spiega il magistrato che coordina le indagini sull’esplosione
al Tg1 nel servizio firmato da Maria Grazia Mazzola "rivelano l'abbondante
fuoriuscita di liquido e la formazione di una densa nube a ridosso
dell'esplosione, avvenuta lunedì 9 dicembre, intorno alle ore 10,20, nel mentre
dei lavoratori, che indossano una tuta bianca, sono impegnati in una
lavorazione su un carrello elevatore in prossimità del luogo nel quale esiste
una tubazione riposta sulla struttura pensile, che, in corrispondenza di due
flange, risulta essere priva dei bulloni di sicurezza, come ha appurato
quest'ufficio, a seguito di sopralluogo effettuato sull'area teatro del
disastro nel pomeriggio della giornata odierna".
Si attendono i nomi dei primi
indagati.
IL LINK PER LA VISIONE
INTEGRALE DEL VIDEO DIFFUSO DAL TG1
https://fb.watch/wE1PZ4SaMk/ .
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