PROTOCOLLO DI INTESA TRA AZIENDA DI PROMOZIONE TURISTICA E CONFERENZA EPISCOPALE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE
ACERENZA, LA CITTA' CATTEDRALE IRSINA. LA STATUA DI SANT'EUFEMIA
TURSI. IL SANTUARIO DI ANGLONA |
GIUBILEO: LA BASILICATA 'TERRA DI FEDE E DI DEVOZIONE'
UN PROGETTO DELL'APT E DELLA CONFERENZA EPISCOPALE LUCANA
Basilicata, terra di fede e devozione": è il titolo di un progetto "frutto del protocollo d'Intesa tra l'Agenzia di promozione territoriale (Apt) e la Conferenza episcopale della Basilicata".
Il progetto - secondo quanto
reso noto dalla stessa Apt - è "supportato da un sito - online dal 24
dicembre - all'indirizzo www.basilicatasacra.it, dove i pellegrini e i turisti
possono trovare tutte le informazioni utili sui più interessanti “luoghi dello
Spirito” in Basilicata".
Il direttore generale dell'Apt, Antonio Nicoletti, ha
evidenziato che "il Giubileo 2025 sarà un motivo di viaggio per milioni di
turisti dall'Italia e dal mondo intero.
Con le Diocesi lucane abbiamo
lavorato, in questi mesi, per proporre un'offerta che ovviamente non andasse in
competizione con la grande meta che è Roma, dove sono attesi 30 milioni di
pellegrini e dove pure l'Apt sarà presente con una mostra e un'installazione
multimediale, ma ci siamo concentrati sui punti di forza del nostro territorio:
una regione dove il senso del sacro è presente in tanti luoghi e parla nel
silenzio delle nostre realtà".
Consulente scientifico del progetto è don Antonio Laurita,
secondo il quale, "il progetto vuole focalizzare l'attenzione su quei
tanti luoghi di pellegrinaggio che abbiamo a portata di 'gita fuori porta',
anziché pensare solo a luoghi come Santiago de Compostela, Lourdes, Fatima,
Medjugorje o San Giovanni Rotondo. Per carità, non si vuole certo sminuire
l'eco degli eventi miracolosi ivi registrati; vogliamo solo porre l'accento sul
fatto che dal punto di vista della fede un pellegrinaggio a Tolve piuttosto che
ad Acerenza non riveste certamente una valenza minore; anzi, può essere anche
l'occasione per conoscere almeno parte del patrimonio artistico della regione,
spesso misconosciuto. I nostri sono santuari a volte risalenti all'epoca delle
crociate, oggi spesso dimenticati dai più, ma che nel passato sono stati meta
di un considerevole transito di pellegrini; e alcuni, pur avendo subito
l'ingiuria dei secoli, sono ancora in grado di testimoniare l'impegno e la fede
di uomini e donne d'ogni estrazione".
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