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mercoledì 7 maggio 2025

NUCLEARE. CLAMOROSO! IL GOVERNO NON VUOLE PIÙ COSTRUIRE UN DEPOSITO UNICO NAZIONALE DELLE SCORIE. DOPO 22 ANNI DALLA BATTAGLIA DI SCANZANO JONICO (MT) SI CAMBIA. IL MINISTRO PICHETTO FRATIN: “MEGLIO TRASFORMARE I 22 SITI TEMPORANEI (TRA CUI L’ITREC DI ROTONDELLA) IN DEFINITIVI”. LA REGIONE BASILICATA, I COMUNI, LE FORZE POLITICHE E SOCIALI LUCANE COSA NE PENSANO? E VOI LETTORI? COMMENTATE!

 

L'ITREC DI ROTONDELLA (FOTO COVA CONTRO)

LA MARCIA DEI CENTOMILA 24 GENNAIO 2003

LA TABELLA CON LE AREE POTENZIALMENTE IDONEE AL DEPOSITO UNICO NAZIONALE DI BASILICATA E PUGLIA

I SITI CON DEPOSITI TEMPORANEI DI RIFIUTI RADIOATTIVI IN ITALIA

GILBERTO PICHETTO FRATIN

Clamoroso. Dopo 22 anni si cambia. Dalla protesta vincente di Scanzano Jonico (MT) contro il cimitero atomico d’Italia a 500 metri dal mar Jonio, si abbandona la linea del contestatissimo deposito unico nazionale e si va verso diversi siti nei quali far confluire le scorie nucleari sprse nel Belpaese. "Stiamo ragionando su nuovi depositi di rifiuti radioattivi a bassa intensità piuttosto che sul deposito unico nazionale, tutti con i massimi requisiti di sicurezza", ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, in un video messaggio trasmesso nella tarda mattinata di ieri, a conclusione della prima parte dei lavori del convegno “Isin, dall'esperienza pregressa ai nuovi scenari per garantire efficienza e sicurezza”, in corso a Torino. La dichiarazione dell’esponente del Governo Meloni è stata riportata dall’Ansa. A tal proposito occorre ricordare che tra i siti che erano stati individuati come potenzialmente idonei per il cimitero nazionale dei rifiuti radioattivi 10 sono in Basilicata, 1 nella vicina Puglia (vedi tabelle). Va anche evidenziato che tra i centri nucleari possibili di trasformazione da deposito temporaneo a definitivo vi è quello della Trisaia di Rotondella (MT), dove insiste l’impianto Itrec in fase di dismissione. La Basilicata, dunque, verrebbe interessata da questa ipotesi formulata non si sa se a titolo personale da Pichetto Fratin o a nome dell’intero esecutivo.
Il ministro dell’ambiente ha spiegato che si può quindi andare avanti con più depositi fra quelli esistenti rilevando che a suo avviso "gli italiani pretendano di poter avere nell'ospedale della propria città certi medicinali e cure" nucleari ma "sarebbe poco logico e forse poco sicuro far viaggiare questi rifiuti radioattivi per tutta Italia".

Cosa pensano delle tesi governative la Regione Basilicata, gli enti locali, le forze politiche e sociali della Regione? Il dibattito è aperto.

1 commento:

  1. I politici soprattutto del metapontino se ne fregano , i cittadini pensano a sollazzarsi su internet, al Grande fratello o L’isola dei famosi, si vanno a comprare l’acqua in bottiglia come pecoroni tutti in fila nonostante la pagano già con la bolletta, si vedono una partita di calcio e tutti allegramente si sollazzano nelle proprie miserie.
    Nel frattempo sotto l’Itrec in Trisaia c’è la radioattività e la contaminazione chimica diffusa e a nessuno pare importare , perché dobbiamo pagare inutilmente le Istituzioni che devono sorvegliare e bonificare questo SCHIFO !!!!!???
    Gian Paolo Farina

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