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| L'ITREC DI ROTONDELLA (FOTO COVA CONTRO) |
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| LA MARCIA DEI CENTOMILA 24 GENNAIO 2003 |
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| LA TABELLA CON LE AREE POTENZIALMENTE IDONEE AL DEPOSITO UNICO NAZIONALE DI BASILICATA E PUGLIA |
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| I SITI CON DEPOSITI TEMPORANEI DI RIFIUTI RADIOATTIVI IN ITALIA |
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| GILBERTO PICHETTO FRATIN |
Clamoroso. Dopo 22 anni si
cambia. Dalla protesta vincente di Scanzano Jonico (MT) contro il cimitero
atomico d’Italia a 500 metri dal mar Jonio, si abbandona la linea del
contestatissimo deposito unico nazionale e si va verso diversi siti nei quali
far confluire le scorie nucleari sprse nel Belpaese. "Stiamo ragionando su
nuovi depositi di rifiuti radioattivi a bassa intensità piuttosto che sul
deposito unico nazionale, tutti con i massimi requisiti di sicurezza", ha
detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto
Fratin, in un video messaggio trasmesso nella tarda mattinata di ieri, a
conclusione della prima parte dei lavori del convegno “Isin, dall'esperienza
pregressa ai nuovi scenari per garantire efficienza e sicurezza”, in corso a
Torino. La dichiarazione dell’esponente del Governo Meloni è stata riportata
dall’Ansa. A tal proposito occorre ricordare che tra i siti che erano stati
individuati come potenzialmente idonei per il cimitero nazionale dei rifiuti
radioattivi 10 sono in Basilicata, 1 nella vicina Puglia (vedi tabelle). Va
anche evidenziato che tra i centri nucleari possibili di trasformazione da
deposito temporaneo a definitivo vi è quello della Trisaia di Rotondella (MT),
dove insiste l’impianto Itrec in fase di dismissione. La Basilicata, dunque, verrebbe
interessata da questa ipotesi formulata non si sa se a titolo personale da Pichetto
Fratin o a nome dell’intero esecutivo.
Il ministro dell’ambiente ha spiegato che si può quindi andare avanti con più
depositi fra quelli esistenti rilevando che a suo avviso "gli italiani
pretendano di poter avere nell'ospedale della propria città certi medicinali e
cure" nucleari ma "sarebbe poco logico e forse poco sicuro far
viaggiare questi rifiuti radioattivi per tutta Italia".
Cosa pensano delle tesi
governative la Regione Basilicata, gli enti locali, le forze politiche e sociali
della Regione? Il dibattito è aperto.
I politici soprattutto del metapontino se ne fregano , i cittadini pensano a sollazzarsi su internet, al Grande fratello o L’isola dei famosi, si vanno a comprare l’acqua in bottiglia come pecoroni tutti in fila nonostante la pagano già con la bolletta, si vedono una partita di calcio e tutti allegramente si sollazzano nelle proprie miserie.
RispondiEliminaNel frattempo sotto l’Itrec in Trisaia c’è la radioattività e la contaminazione chimica diffusa e a nessuno pare importare , perché dobbiamo pagare inutilmente le Istituzioni che devono sorvegliare e bonificare questo SCHIFO !!!!!???
Gian Paolo Farina