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venerdì 17 ottobre 2025

FERRANDINA (MT). TUTTI I NOMI DELLE PERSONE RAGGIUNTE DALLE MISURE CAUTELARI ESEGUITE DAI CARABINIERI NELLA NOTTE DI IERI. IL GIORNO DOPO IL MAXI BLITZ ANTI DROGA DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA



FERRANDINA (MT) – Il giorno dopo la maxi operazione anti droga condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Basilicata è su tutti i quotidiani. In particolare, La nuova di Basilicata ha pubblicato, nel corpo dell’articolo di Fabrizio Di Vito, “Droga, il “clan” dei ventenni. Spaccio di cocaina e hashish sull’asse Cava Dei Tirreni – Ferrandina: 32 arresti, e 7 minorenni indagati. Alla guida del sodalizio, secondo la Dda, di Potenza, il 20enne Antonio Bisogno, accusato anche di tentato omicidio”, una tabella con tutti i nomi delle persone raggiunte dalle misure cautelari eseguite dai carabinieri della Compagnia di Pisticci e del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Matera. Una Tabella che vi proponiamo integrale.

FONTE LA NUOVA BASILICATA

Il blitz, lo ricordiamo, ha interessato le province di Matera, Potenza, Lecce, Salerno, Siracusa e Trani. A condurlo i militari del Comando provinciale materano con il supporto dei reparti competenti per territorio, del Nucleo Elicotteri di Bari e delle unità cinofile di Potenza, Bari e Salerno.

Alla guida del clan locale, secondo l’accusa, vi sarebbe stato Antonio Bisogno, nato in Campania, a Cava Dei Tirreni. Sarebbe stato lui, secondo quanto riferito in conferenza stampa tenuta dal procuratore facente funzioni Maurizio Cardea e dal procuratore del tribunale dei minori Anna Gloria Piccininni, a curare i collegamenti con il nucleo campano guidato da Vincenzo Zullo, detto O Cavallaro, attivo nel salernitano. Zullo è in carcere ma da lì, secondo l’accusa, dirigeva il traffico di droga definito dagli inquirenti imponente. Nell’inchiesta anche un tentato omicidio avvenuto a Pasqua 2024 proprio a Ferrandina. Alla base del fatto di cronaca, di cui è accusato lo stesso Antonio Bisogno, vi sarebbe stato proprio il controllo della piazza di spaccio.

Le accuse alla base della maxi inchiesta nei confronti degli indagati, a vario titolo fra loro, sono quelle di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, dalla disponibilità di armi, dal numero dei partecipanti e dal coinvolgimento di minori nelle attività criminali, concorso esterno in associazione mafiosa, detenzione e porto abusivi di anni e munizioni.

Gli indagati saranno sottoposti nei prossimi giorni agli l'interrogatorio di garanzia.




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