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mercoledì 4 gennaio 2023

BASILICATA. SANITA’ IN CRISI. SALE DI TONO LA PROTESTA PER LA SOSPENSIONE DELLE PRESTAZIONI DELLE STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE

E L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE, FRANCESCO FANELLI, FA SENTIRE LA SUA VOCE: “EROGATI PIÙ FONDI A STRUTTURE PRIVATE, SOSPENDERE PROTESTA”. LA SUA RICHIESTA SARÀ ACCOLTA? DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE UFFICIO STAMPA GIUNTA REGIONALE

FANELLI: EROGATI PIÙ FONDI A STRUTTURE PRIVATE, SOSPENDERE PROTESTA

In riferimento alle questioni sollevate dalle strutture sanitarie private regionali accreditate istituzionalmente ai sensi della LR n.28/2000 e s.m.i. si precisa che la necessità di assicurare i Livelli Essenziali uniformi di Assistenza (LEA) e il diritto di libera scelta dell’utente nella scelta del luogo di cura deve trovare un equo bilanciamento nell’azione amministrativa di governo del settore che tenga conto della pretesa degli assistiti alle prestazioni sanitarie, con la connessa salvaguardia del diritto alla salute sancito dall’art.32, comma 1, della Costituzione e del mantenimento degli equilibri finanziari, della razionalizzazione e del controllo della spesa sanitaria, che – come noto – non può contare su risorse illimitate.
A tal riguardo, si precisa che nell’anno 2019, ai sensi dell’art.15 comma 14 del DL n.95/2012, il Tetto di spesa complessivo regionale annuo per le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture private accreditate, era pari a circa 28,5 milioni di euro e di ulteriori risorse di cui alla LR n.18/2018.
Negli anni 2020 e 2021, ai sensi dell’art.45 comma 1 ter del DL n.124/2019, tale importo era incrementato di un ulteriore 2% per effetto della certificazione positiva dell’equilibrio economico finanziario del SSR rilasciata dal MEF (circa 29 milioni di euro) e di ulteriori risorse per garantire il pagamento delle prestazioni erogate negli anni 2020 e 2021.
Per l’anno 2022, con la LR n.29/2022, la Regione Basilicata, prevedeva risorse aggiuntive per il privato accreditato pari a 5 milioni di euro, con la finalità di ridurre le liste di attesa che inevitabilmente nel biennio 2020-2021 si sono allungate in maniera significativa a causa dell’emergenza pandemica Covid.
Pertanto, le risorse messe a disposizione nell’anno 2022 per le Strutture private accreditate ammontavano complessivamente a circa 34 ml di euro.
Tale importo sarà confermato anche per l’anno 2023, previa modifica della LR n.29/2022.
Non esiste, dunque, alcun ostacolo, di origine economico-finanziario, alla erogazione, a partire dal mese di gennaio 2023, con oneri a carico del SSR, delle prestazioni di specialistica ambulatoriale erogabili da parte delle Strutture private accreditate.
Pertanto, si invitano le stesse a sospendere la protesta al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini.
Per quanto attiene all’anno 2022, è importante sottolineare che ad oggi i dati degli ultimi mesi dell’anno non sono ancora disponibili in Regione, in considerazione delle scadenze naturali dei flussi informativi che – anche a livello Nazionale – prevedono la chiusura delle rendicontazioni alla fine del primo trimestre dell’anno successivo, compresa la rendicontazione della mobilità sanitaria interregionale.
Infatti, al fine di risolvere le questioni sollevate dalle strutture private accreditate per le prestazioni erogate nell’anno 2022, la Direzione Generale per la Salute e le Politiche della Persona ha convocato un incontro con i rappresentanti delle citate Strutture in data 11 gennaio 2023, avente oggetto “aggiornamento remunerazione 2022 e programmazione 2023”.

 Si sottolinea, infine, con i dati di seguito riportati, l’impegno della Regione Basilicata in merito a tale tematica, considerato che sono stati erogati, dall’anno 2014 all’anno 2018 circa 28,5 milioni di euro annui; nell’anno 2019 circa 28,9 milioni di euro, nell’anno 2020 circa 32 milioni di euro complessivi, incluse le risorse aggiuntive, nell’anno 2021 circa 37,2 milioni di euro complessivi, incluse le risorse aggiuntive e nell’anno 2022 circa 34 milioni di euro, incluse le risorse aggiuntive.
Lo afferma in una nota il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla salute e alle politiche della persona, Francesco Fanelli.

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