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giovedì 29 giugno 2023

IL COINVOLGIMENTO DI DUE IMPRENDITORI DI VIGGIANO (PZ) NELL’OPERAZIONE GLICINE CONDOTTA DALLA DDA DI CATANZARO GUIDATA DA NICOLA GRATTERI

LIBERA BASILICATA: “IL TERRITORIO MANTENGA ALTA L’ASTICELLA”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE




FONTE  

PRESIDIO LIBERA VAL D’AGRI “OTTAVIA DE LUISE”

COORDINAMENTO LIBERA BASILICATA

SUL COINVOLGIMENTO DELLA BASILICATA NELL’OPERAZIONE GLICINE

La criminalità organizzata è una piovra i cui mille tentacoli, seppur spesso invisibili, toccano contesti e territori apparentemente liberi da certe dinamiche. Apparentemente. Perché sono anni che la Basilicata, e in particolare, in questo caso, la Val D’Agri, compaiono e non in maniera marginale nelle informative delle Procure nell’ambito di ordinanze per indagini che servono contro le mafie.

Anche l’ultimo blitz del capo della DDA di Catanzaro Nicola Gratteri vede, tra le persone finite in carcere, due imprenditori di Viggiano, Enrico Moscogiuri e Antonio Corbisieri, accusati di far parte di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, in vicende che risalgono al 2015 e 2016, con presunti contatti con il clan Megna in Emilia Romagna. All’epoca i due lucani gestivano un ristorante che, secondo l’accusa, era riconducibile al boss che, secondo la DDA, era il centro di un pesante traffico di droga.

Questo il contesto. Libera Val d’Agri e Libera Basilicata chiedono al territorio di mantenere alta l’asticella dell’attenzione, perché, come dice don Luigi Ciotti, La mafia che uccide o esercita forme di violenza diretta è oggi residuale: prevale quella “imprenditoriale” che fa soldi con i soldi, che usa il denaro per corrompere e aprirsi le strade, insieme alla minaccia e all’intimidazione’’. E, soprattutto, perché non dobbiamo mai arrenderci all’illusione che una mera appartenenza geografica non rappresenti un pericolo per il contesto a cui tali soggetti appartengono.

Perché, per tornare a don Luigi, quello delle mafie in Italia è l’esempio di un problema affrontato in maniera frammentaria, discontinua, affidandosi alle grandi intuizioni e al grande impegno di pochi e coraggiosi delle istituzioni lasciati troppo soli, mentre altri tendevano a minimizzare o rimuovere o dare letture di comodo. Noi siamo con quegli uomini coraggiosi che troppo spesso vengono lasciati soli. Siamo con chi non si illude che esistano territori in cui l’ossigeno della lealtà non sia minacciato dal puzzo insopportabile del malaffare.

PRESIDIO LIBERA VAL D’AGRI “OTTAVIA DE LUISE”

COORDINAMENTO LIBERA BASILICATA

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