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martedì 20 giugno 2023

LA BIBLIOTECA TOMMASO STIGLIANI E’ A RISCHIO CHIUSURA. ALTRO FRONTE DI SCONTRO TRA MATERA E LA REGIONE BASILICATA

TUTTI AL “CAPEZZALE” DEL POLO CULTURALE DELLA CITTÀ DEI SASSI. CGIL, CISL, UIL E ANPI CON L’ASSOCIAZIONE AMICI DELLA BIBLIOTECA IN PIAZZA IL 27 GIUGNO 2023. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE, CON LE POSIZIONI DEI SINDACATI E DELL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI D’ITALIA 


MATERA 30 GENNAIO 2022: MANIFESTAZIONE PRO BIBLIOTECA STIGLIANI

MATERA 30 GENNAIO 2022: MANIFESTAZIONE PRO BIBLIOTECA STIGLIANI

FONTE CGIL, CISL, UIL, MATERA

BIBLIOTECA STIGLIANI A MATERA: A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA FONDI, CHE INTENZIONE HA LA REGIONE BASILICATA?

Si è tenuto giovedì scorso 15 giugno un incontro organizzato dall’ Associazione Amici della Biblioteca, cui hanno preso parte le istituzioni, i partiti politici, le associazioni culturali e le scriventi Organizzazioni Sindacali CGIL CISL e UIL della Provincia di Matera per discutere della grave situazione in cui versa la Biblioteca Stigliani di Matera.

Purtroppo è un déjà-vu, nell’arco degli anni, abbiamo assistito ad un progressivo depauperamento della Biblioteca provinciale Tommaso Stigliani e del grande patrimonio culturale ivi contenuto.

Infatti, dal 2014, l’entrata in vigore della legge Delrio ha di fatto trasferito la competenza delle materie afferenti la cultura, dalla Provincia alla Regione.

Dunque, come denunciato in primis dall’Associazione Amici della Biblioteca, le risorse economiche resteranno insufficienti fintanto che la Regione Basilicata non deciderà di procedere a una revisione dell’impegno di spesa del Fondo Unico Autonomie Locali (F.U.A.L.), risorse destinate alla Provincia e necessari per garantire l’ordinaria attività della Biblioteca, attualmente fortemente a rischio.

Allo stato l’Ente presenta una forte carenza di personale dovuta principalmente alle numerose uscite per pensionamenti, a cui si dovrebbe sopperire indicendo concorsi pubblici, esigenza rappresentata da tempo anche dalle scriventi Organizzazioni Sindacali e mai ottemperata dalle istituzioni.

Non solo, lo stesso edificio che ospita la Biblioteca, necessita di urgenti interventi di ristrutturazione.

Le biblioteche rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo del welfare socio-culturale di una città, inoltre le stesse rappresentano veri e propri presidi culturali esterni alla scuola, che possono favorire il percorso educativo di bambini e ragazzi. Sarebbe molto grave se Matera perdesse la Biblioteca Stigliani, perché equivarrebbe a perdere parte del patrimonio culturale della città.

CGIL CISL e UIL intendono impegnarsi attivamente, unitamente alle associazioni culturali e le istituzioni politiche provinciali di Matera al fine di preservare nel tempo la Biblioteca Stigliani, e per riuscirvi occorrono risorse finanziarie che la Regione Basilicata deve necessariamente stanziare.

Per tutte queste ragioni, CGIL CISL e UIL decidono di aderire unitamente all’Associazione Amici della Biblioteca, alla manifestazione che si terrà il 27 giugno 2023 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto, accanto all’ingresso del Cinema Comunale.

CGIL FERNANDO MEGA. CISL GIUSEPPE BOLLETTINO. UIL BRUNO DI CUIA

 

FONTE COMITATO PROVINCIALE ANPI DI MATERA

ANPI: DIFENDERE LA BIBLIOTECA È DIFENDERE I DIRITTI COSTITUZIONALI

Anche il Comitato Provinciale dell’ANPI esprime preoccupazione per il destino di quel grande patrimonio culturale costituito dalla Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani di Matera, accoglie l'appello rivolto alla comunità dall’Associazione Amici della Biblioteca e si unirà alle azioni tese ad opporsi alla deriva culturale del territorio.

In questa vicenda, infatti, si annida un altro dei tanti (troppi) segnali di mancata applicazione della Carta costituzionale che, non a caso, tra i suoi primi dodici articoli, quelli che contengono i cosiddetti “principi fondamentali” comprende l’articolo nove. Quello che, testualmente, recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” Da esso è evidente che i Costituenti scelsero di investire su cultura e progresso scientifico, quali potenti strumenti di emancipazione per i cittadini che dovevano superare quel livello di appiattimento culturale in cui la dittatura fascista aveva relegato l’Italia, oltre che validi motori di crescita per la rinascita del Paese. Una norma estremamente moderna, considerato che venne dettata all’indomani di ben due conflitti mondiali e con un livello di analfabetismo che coinvolgeva oltre sei milioni di cittadini. Emblematiche le parole pronunciate durante i lavori della Costituente da Concetto Marchesi : “Bisogna diffondere il libro sotto qualunque forma, non importa se catechismo o libro di novelle. Bisogna educare il popolo, e l’alfabeto è lo strumento fondamentale non solo agli effetti della elevazione spirituale e politica della gente, ma anche nei riguardi della produzione economica del Paese. Con biblioteche circolanti in tutti i villaggi, con insegnanti volanti nelle campagne, si potrà ottenere l'invocata diffusione della cultura popolare.” Era ben chiara, dunque, la consapevolezza (oggi forse un poco affievolita) che l’ignoranza delle masse è una delle condizioni primarie per la nascita di regimi dittatoriali, poiché è facilmente manipolabile quel popolo che è privo di cultura, di senso critico e di strumenti per analizzare la realtà per conto proprio. Ed è per questo fondamentale motivo, oltre a tutte le altre ragioni riproposte ancora in queste ore dal Comitato Amici della Biblioteca che occorre battersi affinché a questo presidio culturale venga una volta per tutte garantita la piena agibilità. Bloccando questa continua spoliazione di risorse economiche ed umane che lede l’ulteriore dettato Costituzionale a tutela del diritto allo studio. Un arretramento inconcepibile per una città Unesco e già Capitale della cultura. Si invita tutti, dunque, a cogliere l’importanza di questa battaglia in difesa della continuità di un servizio necessario e per la tutela di un prestigioso patrimonio pubblico da difendere e rilanciare, consapevoli che il futuro ci appartiene, proprio così come appartiene a quanti credono nei saperi e nella bellezza dei propri sogni. Per tutto ciò, martedì 27 giugno -alle 19,00- anche l'ANPI sarà con i cittadini in piazza Vittorio Veneto.

LA PRESIDENTE

CARMELA LA PADULA

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