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domenica 11 giugno 2023

SCANZANO JONICO. SOSPESI I LAVORI DEL MASSICCIO SBANCAMENTO DI TERRENO NEI PRESSI DELLA LINEA FERROVIARIA METAPONTO - SIBARI

LA DECISIONE CON ORDINANZA DEL SETTORE TECNICO DEL COMUNE DOPO IL NOSTRO ARTICOLO DEL 29 MAGGIO SCORSO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE CON ALLEGATA LA CITATA ORDINANZA



SCANZANO JONICO – Lavori sospesi. Si tratta di quelli da noi denunciati in un articolo del 29 maggio scorso, “Scanzano Jonico. Massiccio sbancamento di terreno in corso nei pressi della linea ferroviaria Metaponto-Sibari. Telefonata, con domanda, al cronista: “Interessatevi. Si tratta di lavori autorizzati?”, leggibile cliccando sul link https://filippomele.blogspot.com/2023/05/scanzano-jonico-massiccio-sbancamento.html. In particolare, dopo la telefonata di un nostro follower, segnalammo che erano in corso importanti opere di sbancamento degli ultimi terrazzi appenninici, lato Nord, della ferrovia Metaponto-Sibari od anche Taranto-Reggio Calabria. Lavori che, di fatto, hanno annullato la situazione naturale e geomorfologica esistente da anni per livellare i terreni relativi. All’opera vi erano 4 grossi escavatori, una ruspa, camion. Per la lunghezza di circa 1 chilometro, sono stati spianati i terrazzi esistenti. Gli sbalzi naturali non esistono più. Dopo il nostro articolo la sospensione dei lavori da parte delle autorità competenti. In attesa di altri provvedimenti. Si trattava di lavori non autorizzati. Anzi, come si evince dalla ordinanza n. 31 del 9 giugno scorso del settore tecnico del Comune di Scanzano Jonico “si stavano realizzando lavorazioni in difformità da quanto previsto dalla conclusione positiva della conferenza decisoria, progressivo interno <omissis>, proposta da <omissis>; si realizzavano, infatti, lavori di movimento terra vietati dal parere favorevole con prescrizioni rilasciato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, parere richiamato nella chiusura positiva della sopracitata conferenza dei servizi”. Già. Ma chi riparerà al danno causato all’ambiente? Chi ripristinerà l’assetto geomorfologico esistente prima dei citati lavori? Chi rimetterà in sicurezza l’area interessata, appunto dalla linea ferroviaria Taranto-Reggio Calabria? E se arriveranno, facciamo gli scongiuri, le ormai imprevedibili “bombe d’acqua” dovute al cambiamento climatico e al disboscamento, cosa accadrà? Domande che giriamo, come facemmo per il primo articolo sulla vicenda, alle autorità interessate: Comune, Compagnia carabinieri Policoro, Stazione carabinieri Forestale Scanzano, Regione Basilicata. Attese ulteriori risposte.

 

ORDINANZA N. 31 DEL 9 GIUGNO 2023 COMUNE DI SCANZANO JONICO-SETTORE TECNICO




 

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