ROBERTO
CIFARELLI (PD): “UN’OFFESA NEI CONFRONTI DEI PRODUTTORI CHE HANNO SUBITO
PERDITE INGENTI DALLE PIOGGE DELLE SCORSE SETTIMANE MA ANCHE PER GLI OPERATORI
TURISTICI DI MARATEA E PER I MATERANI IN ATTESA DEI FUOCHI D’ARTIFICIO DELLA
FESTIVITA’ DELLA BRUNA”. MA CHI ERANO I PRESENTI? E, QUINDI, GLI ASSENTI? LE
RISPOSTE SONO NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE
CONSIGLIO REGIONALE VUOTO PER LA DISCUSSIONE SUI RISTORI AGLI AGRICOLTORI DANNEGGIATI DALLE AVVERSITA' ATMOSFERICHE |
FONTE UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE
27 GIUGNO 2023
DANNI AGRICOLTURA, AVVIATO DIBATTITO IN CONSIGLIO REGIONALE
DOPO GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI LEGGIERI, CIFARELLI E DELL’ASSESSORE GALELLA, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CICALA HA SCIOLTO LA SEDUTA PER MANCANZA DEL NUMERO LEGALE
Le precipitazioni dei mesi di maggio e giugno scorsi che hanno interessato la Basilicata, provocando danni alla costa metapontina e a quella marateota, all’agricoltura lucana in generale e, in maniera particolare, ai vigneti, al centro dei lavori del Consiglio regionale di oggi. L’Assemblea, su richiesta del consigliere regionale Leggieri (M5s) e sottoscritta anche dai consiglieri Cifarelli (Pd), Braia e Polese (Iv-Re), Giorgetti (Gm), Trerotola e Pittella (Pl) e Perrino (M5s), si è riunita, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto regionale, in seduta straordinaria per discutere delle possibili azioni da mettere in campo così da venire incontro alle esigenze degli agricoltori.
Il consigliere Leggieri (M5s) ha motivato la scelta alla base della richiesta di un Consiglio regionale straordinario, quella di “Mettere in atto uno sforzo corale da lanciare al Governo nazionale e all’Unione Europea, affinché vengano messe in campo le risorse necessarie a ristorare gli agricoltori”. “Il Decreto Legislativo 102/2004 che disciplina l’utilizzo del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali - ha ricordato - presenta delle difficoltà di attuazione immediata, dato che, nella lettera del 4 ottobre 2004 le autorità italiane hanno precisato che i tipi di eventi che rientrano nella definizione di ‘calamità naturali o eventi eccezionali’ sono stati precisati dalla circolare n. 102.204, trasmessa dal ministero delle Politiche agricole e forestali alle Regioni, alle organizzazioni professionali e alle associazioni nazionali delle cooperative e consistono in grandinate, gelate, piogge persistenti, siccità, eccesso di neve, piogge alluvionali, venti sciroccali, terremoto, tromba d’aria, brinate, venti impetuosi e mareggiate. Sicuramente le piogge persistenti rappresentano la causa-madre dell’infezione e tuttavia non rappresentano la causa diretta del danno, essendo invece la peronospora ad aver poi compromesso i raccolti. Al di là delle soluzioni tecnicamente esperibili, tuttavia - ha evidenziato Leggieri - la questione va affrontata con un serio impegno politico”.
Dopo una comunicazione dell’assessore all’Agricoltura Galella che ha espresso la vicinanza della Regione e dell’Assessorato agli agricoltori, rendendo conto dello stato dei sopralluoghi avviati ad oggi dai tecnici della Regione, è intervenuto il consigliere Cifarelli (Pd), il quale ha rappresentato l’esigenza di pensare ad un piano B rispetto all’istanza di riconoscimento di calamità naturale nel caso in cui non venisse accolta. “Gli operatori vitivinicoli - ha sottolineato - devono fronteggiare diverse problematiche, dal calo di produzione del 50 per cento, ai ripetuti interventi per combattere la malattia fungina causata dalla peronospora, all’aumento di spesa del gasolio e della manodopera. Non possiamo lasciare nessuno indietro e, quindi, come fatto nel passato, occorre pensare ad una manovra finanziaria”.
Al tavolo della presidenza la richiesta del consigliere Braia (Iv-Re) di sospendere i lavori per consentire all’assessore Galella di partecipare ad un incontro istituzionale. Alla ripresa, su richiesta del consigliere Giorgetti (Gm) di verificare il numero legale, il presidente del Consiglio Cicala, constatatane la mancanza ha dichiarato sciolta la seduta. Erano presenti i consiglieri Bellettieri, Braia, Cicala, Cifarelli, Coviello, Giorgetti, Leggieri, Perrino e Quarto. TUTTI GLI ALTRI ASSENTI.
CIFARELLI: UN’OFFESA LA MANCANZA DEL NUMERO LEGALE DEL CONSIGLIO
27 GIUGNO 2023
Per il consigliere regionale del Pd “o i consiglieri sono contro i ristori per gli agricoltori danneggiati dalle piogge di maggio e giugno e per gli operatori economici marateoti, e sono contro le tradizioni, oppure vi è una sottovalutazione dei problemi”
“La mancanza del numero legale non ha consentito al Consiglio regionale di poter deliberare sui danni in agricoltura dovuti alle abbondanti piogge delle settimane scorse e per i danni che sta subendo il settore turistico della costa marateota, nonché la modifica della Legge 28/1994 che avrebbe potuto consentire di autorizzare in deroga i fuochi d’artificio in aree protetta e farli svolgere come storicamente in occasione della festa della Madonna delle Bruna a Matera”.
E’ quanto dichiara il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
“Lo diciamo da tempo – continua Cifarelli - che il Consiglio regionale è diventato un fastidio democratico di cui il centrodestra ne farebbe volentieri a meno. I casi sono due: o i Consiglieri sono contro i ristori per gli agricoltori danneggiati dalle piogge di maggio e giugno e per gli operatori economici marateoti, e sono contro le tradizioni, oppure vi è una sottovalutazione dei problemi. In un caso e nell’altro sarebbe un comportamento gravissimo che consegna la cifra di quanto bene si vuole alla Basilicata ed ai suoi cittadini. E’ una pagliacciata, una questione politica di cui rendere conto alla comunità”.
“Mi auguro che gli uffici regionali – continua Cifarelli - possano trovare le legittime ragioni per consentire di effettuare i fuochi pirotecnici in occasione della prossima Festa della Madonna della Bruna a Matera, altrimenti i consiglieri regionali oggi assenti dovranno farsi carico anche dell’offesa ad un'intera città. Viviamo il paradosso, infatti, di una Regione che consente (giustamente) di far sfrecciare le Frecce tricolore su un’area Rete Natura 2000 e di far fare i fuochi pirotecnici in tutte le aree protette della Basilicata tranne in quella di Matera”.
“Con la modifica della Legge regionale n.28/1994 di ‘Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree naturali protette in Basilicata’ proponiamo – spiega Cifarelli - in coerenza con la Direttiva ‘Habitat’, di demandare alla Giunta regionale la possibilità di concedere deroghe per iniziative di interesse pubblico, per un tempo limitato e in aree ben circoscritte e, quindi, autorizzare attività che fanno parte della storia, della cultura e della tradizione delle comunità interessate, finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del territorio lucano”.
“Auspico - conclude Roberto Cifarelli - che il Presidente del Consiglio, la Giunta regionale e tutto il Consiglio comprendano la gravità di quanto accaduto oggi e lavorino per risolvere la questione; diversamente non dovranno lamentarsi se riceveranno sonori fischi per la loro presenza a Matera”.
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