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domenica 19 novembre 2023

IL CAMMINO DEL BASENTO. DA OLIVETO LUCANO A BRINDISI DI MONTAGNA CON TAPPE A CAMPOMAGGIORE, ALBANO DI LUCANIA E TRIVIGNO: UN PERCORSO PARTECIPATO TRA RELIGIONE, MITI E CULTURE

LUNGO IL FIUME PER RISCOPRIRE UN ANGOLO INCONTAMINATO DELLA BASILICATA. INSTALLATE BACHECHE INFORMATIVE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE



BRINDISI DI MONTAGNA

ALBANO DI LUCANIA

CAMPOMAGGIORE

OLIVETO LUCANO

TRIVIGNO
FONTE COMUNE DI OLIVETO LUCANO

Da Oliveto Lucano a Brindisi Montagna: 53 km per “camminatori lenti” in un paesaggio incontaminato con tappe a Campomaggiore, Albano di Lucania e Trivigno. Grazie al sostegno finanziario della Regione Basilicata con il bando “Piani Integrati della Cultura” (PIC) – Anno 2022 ed alla partecipazione come soggetti attuatori del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) dell’Università degli Studi della Basilicata con sede a Matera presso il Campus Universitario in Via Lanera e della società Digimat S.p.A.,è nata la prima rete di Comuni della Basilicata per la valorizzazione e fruizione turistica del patrimonio culturale con il progetto “Il cammino del Basento. Un percorso partecipato tra miti, religione e cultura” che vede coinvolti Oliveto Lucano (Comune Capofila), Albano di Lucania, Brindisi Montagna, Campomaggiore, e Trivigno.

“Da soli non si fa molta strada. Troppi gli ostacoli da superare. Occorre fare squadra e superare pregiudizi e campanilismi. Con il Progetto il Cammino del Basento abbiamo voluto dare avvio a una sinergia tra Comuni che nasce dal basso e non per accorpamenti imposti dall’alto” afferma Nicola Terranova Sindaco di Oliveto Lucano. Il fiume Basento che attraversa la Provincia di Potenza e la Provincia di Matera, dalla sorgente sul Monte Arioso nell’Appenino Lucano fino alla foce nei pressi di Metaponto nel Mar Ionio, è stato il motivo ispiratore del progetto come riportato nel logo ideato dal gruppo di lavoro dell’Università della Basilicata. L’acqua del fiume è una risorsa del territorio. Anche il patrimonio naturale e costruito e i paesaggi naturali dei comuni della Basilicata sono delle risorse che devono entrare a far parte di un circuito virtuoso di conoscenza, divulgazione e fruizione. “L’Università della Basilicata ha tra i suoi obiettivi prioritari la divulgazione di studi e ricerche condotti sul territorio regionale a beneficio dell’intera collettività. Il patrimonio culturale della Basilicata, particolarmente ricco di poliedriche testimonianze di modi di vivere, di abitare e costruire in luoghi che un tempo erano di facile accesso grazie anche alla presenza del fiume Basento - una infrastruttura naturale di collegamento tra i centri abitati arroccati su alture per scopi difensivi - merita un ruolo di rinnovato protagonismo nella fruizione turistica dei territori” afferma la Prof. Antonella Guida, coordinatore del Dottorato di ricerca in Cities and Landscapes e vicedirettore del DiCEM. “I luoghi devono essere ospitali prima di tutto per chi li abita! Questo è stata la vera sfida del progetto. La nostra attenzione è stata rivolta alle nostre collettività e, in particolare, ai bambini e ai giovani che sono la linfa vitale dei nostri territori, alle fasce sociali più deboli e agli anziani, custodi di usi, costumi e tradizioni locali”, affermano i sindaci Bruno Santamaria di Albano di Lucania, Gerardo Larocca di Brindisi Montagna, Nicola Blasi di Campomaggiore e Marco Guarini di Trivigno. “Primo compito, dunque, rimuovere dall’Inerzia uomini e cose. La frase è tratta dal libro di Andrea Pisani Dall’Albania a Brindisi di Montagna. Credo che ancora oggi a distanza di quasi cento anni dalla scrittura del libro sia una frase di grande attualità. Noi Lucani restiamo sospesi tra rassegnazione e insana speranza in un tempo che è già passato e che puntualmente si ripete mutatis mutandis. Occorre muoversi e andare. Nel nostro mestiere di docenti e ricercatori universitari applichiamo il principio del learning by doing, applichiamo principi teorici a casi studio che diventano occasione di nuove visioni e nuovi fondamenti teorici. Abbiamo raccolto la sfida lanciata dai sindaci dell’andare oltre i propri confini comunali con l’obiettivo di rendere più ospitali i luoghi innanzitutto per chi vi abita. Abbiamo provato a rimuovere l’inerzia che avvolge uomini e cose di cui parlava Andrea Pisani ideando un cammino fisico e virtuale tra i cinque comuni che sono diventati i nostri casi studio” afferma la Prof. Graziella Bernardo responsabile scientifico del progetto.

Grazie alla consulenza scientifica e tecnica del DiCEM dell’Università della Basilicata sono state progettate e installate nei cinque comuni delle bacheche informative prototipali e la segnaletica con il logo del cammino del Basento. Le bacheche in legno di pino laminato con una intelaiatura metallica che evoca la sagoma di una casa con tetto a doppia falda sono dotate di una seduta per “camminatori lenti” e abitanti resilienti, sono illuminate da un pannello fotovoltaico e hanno un pannello informativo che indica da un lato le tappe del cammino e dall’altro lato immagini rappresentative del patrimonio culturale dei cinque comuni. Il pannello informativo riporta anche il QR code del sito internet “Il cammino del Basento” da cui sarà possibile accedere all’app progettata dalla Digimat S.p.A. a servizio delle collettività dei cinque comuni e di quanti vorranno diventare “camminatori lenti” lungo un percorso fisico e virtuale tra paesaggi naturali e costruiti con punti di interesse che comprendono luoghi di culto e siti di interesse culturale.

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