LUNGO IL FIUME PER RISCOPRIRE
UN ANGOLO INCONTAMINATO DELLA BASILICATA. INSTALLATE BACHECHE INFORMATIVE. DI SEGUITO LA
NOTIZIA INTEGRALE
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BRINDISI DI MONTAGNA
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ALBANO DI LUCANIA
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CAMPOMAGGIORE |
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OLIVETO LUCANO
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TRIVIGNO |
FONTE COMUNE DI OLIVETO
LUCANO
Da Oliveto Lucano a Brindisi
Montagna: 53 km per “camminatori lenti” in un paesaggio incontaminato con tappe
a Campomaggiore, Albano di Lucania e Trivigno. Grazie al sostegno finanziario
della Regione Basilicata con il bando “Piani Integrati della Cultura” (PIC) –
Anno 2022 ed alla partecipazione come soggetti attuatori del Dipartimento delle
Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) dell’Università degli Studi della
Basilicata con sede a Matera presso il Campus Universitario in Via Lanera e
della società Digimat S.p.A.,è nata la prima rete di Comuni della Basilicata
per la valorizzazione e fruizione turistica del patrimonio culturale con il
progetto “Il cammino del Basento. Un percorso partecipato tra miti, religione e
cultura” che vede coinvolti Oliveto Lucano (Comune Capofila), Albano di
Lucania, Brindisi Montagna, Campomaggiore, e Trivigno.
“Da soli non si fa molta
strada. Troppi gli ostacoli da superare. Occorre fare squadra e superare
pregiudizi e campanilismi. Con il Progetto il Cammino del Basento abbiamo
voluto dare avvio a una sinergia tra Comuni che nasce dal basso e non per
accorpamenti imposti dall’alto” afferma Nicola Terranova Sindaco di Oliveto
Lucano. Il fiume Basento che attraversa la Provincia di Potenza e la Provincia
di Matera, dalla sorgente sul Monte Arioso nell’Appenino Lucano fino alla foce
nei pressi di Metaponto nel Mar Ionio, è stato il motivo ispiratore del
progetto come riportato nel logo ideato dal gruppo di lavoro dell’Università
della Basilicata. L’acqua del fiume è una risorsa del territorio. Anche il
patrimonio naturale e costruito e i paesaggi naturali dei comuni della
Basilicata sono delle risorse che devono entrare a far parte di un circuito
virtuoso di conoscenza, divulgazione e fruizione. “L’Università della
Basilicata ha tra i suoi obiettivi prioritari la divulgazione di studi e
ricerche condotti sul territorio regionale a beneficio dell’intera
collettività. Il patrimonio culturale della Basilicata, particolarmente ricco
di poliedriche testimonianze di modi di vivere, di abitare e costruire in
luoghi che un tempo erano di facile accesso grazie anche alla presenza del
fiume Basento - una infrastruttura naturale di collegamento tra i centri
abitati arroccati su alture per scopi difensivi - merita un ruolo di rinnovato
protagonismo nella fruizione turistica dei territori” afferma la Prof.
Antonella Guida, coordinatore del Dottorato di ricerca in Cities and Landscapes
e vicedirettore del DiCEM. “I luoghi devono essere ospitali prima di tutto per
chi li abita! Questo è stata la vera sfida del progetto. La nostra attenzione è
stata rivolta alle nostre collettività e, in particolare, ai bambini e ai
giovani che sono la linfa vitale dei nostri territori, alle fasce sociali più
deboli e agli anziani, custodi di usi, costumi e tradizioni locali”, affermano
i sindaci Bruno Santamaria di Albano di Lucania, Gerardo Larocca di Brindisi
Montagna, Nicola Blasi di Campomaggiore e Marco Guarini di Trivigno. “Primo
compito, dunque, rimuovere dall’Inerzia uomini e cose. La frase è tratta dal
libro di Andrea Pisani Dall’Albania a Brindisi di Montagna. Credo che ancora
oggi a distanza di quasi cento anni dalla scrittura del libro sia una frase di
grande attualità. Noi Lucani restiamo sospesi tra rassegnazione e insana
speranza in un tempo che è già passato e che puntualmente si ripete mutatis mutandis.
Occorre muoversi e andare. Nel nostro mestiere di docenti e ricercatori
universitari applichiamo il principio del learning by doing, applichiamo
principi teorici a casi studio che diventano occasione di nuove visioni e nuovi
fondamenti teorici. Abbiamo raccolto la sfida lanciata dai sindaci dell’andare
oltre i propri confini comunali con l’obiettivo di rendere più ospitali i
luoghi innanzitutto per chi vi abita. Abbiamo provato a rimuovere l’inerzia che
avvolge uomini e cose di cui parlava Andrea Pisani ideando un cammino fisico e
virtuale tra i cinque comuni che sono diventati i nostri casi studio” afferma
la Prof. Graziella Bernardo responsabile scientifico del progetto.
Grazie alla consulenza
scientifica e tecnica del DiCEM dell’Università della Basilicata sono state
progettate e installate nei cinque comuni delle bacheche informative
prototipali e la segnaletica con il logo del cammino del Basento. Le bacheche
in legno di pino laminato con una intelaiatura metallica che evoca la sagoma di
una casa con tetto a doppia falda sono dotate di una seduta per “camminatori
lenti” e abitanti resilienti, sono illuminate da un pannello fotovoltaico e
hanno un pannello informativo che indica da un lato le tappe del cammino e
dall’altro lato immagini rappresentative del patrimonio culturale dei cinque
comuni. Il pannello informativo riporta anche il QR code del sito internet “Il
cammino del Basento” da cui sarà possibile accedere all’app progettata dalla
Digimat S.p.A. a servizio delle collettività dei cinque comuni e di quanti
vorranno diventare “camminatori lenti” lungo un percorso fisico e virtuale tra
paesaggi naturali e costruiti con punti di interesse che comprendono luoghi di
culto e siti di interesse culturale.
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