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mercoledì 29 novembre 2023

BASILICATA. AD ARMENTO, QUASI 600 ABITANTI, NELLA VALLE DELL’AGRI, LA LOTTA ALLO SPOPOLAMENTO SI FA COSI’

LA CULTURA FIORE ALL’OCCHIELLO. A PIENO RITMO L’ATTIVITA’ DELLA GALLERIA CIVICA “ORI ED ORAZIONI”, INAUGURATA UN ANNO FA. DOMANI 30 NOVEMBRE 2023, “PERFORMARE LUOGHI”, OSPITE IL PROFESSOR FRANCESCO SCARINGI. DOMENICA 3 DICEMBRE VERNISSAGE DELLA MOSTRA DI 9 ARTISTI LUCANI




FONTE ORI E ORAZIONI. GALLERIA CIVICA DI ARMENTO 

Un anno fa, il 27 novembre 2022, inaugurava Ori e orazioni. Galleria civica di Armento alla presenza di padre Ignatios Stavropoulos del Monastero della Trasfigurazione di Nafpaktos (Ιερά Μονή Μεταμορφώσεως Σωτήρος Ναυπάκτου)!

Facciamoci gli auguri con un pieno di attività e novità ad Armento. Gli appuntamenti di questa settimana sono:

• giovedì 30 novembre 2023 Talk / Performare luoghi. Francesco Scaringi in sala consiliare alle 17.30;

• domenica 3 dicembre 2023 404.05 / Loro. Persistenza dell’oro nel contemporaneo / vernissage, con apertura in sala consiliare alle 17.30, tour delle opere diffuse nel borgo e approdo in galleria civica.

Si ricorda che nella settimana corrente la galleria rimane chiusa per i lavori di allestimento della mostra.


FONTE PORTA COELI FOUNDATION  

Giovedì 30 novembre 2023 si terrà il secondo appuntamento del format “Il pane e le rose” ad Armento, momenti di conversazione intorno ai temi dell’arte e della contemporaneità nei contesti della progettazione culturale.

Ospite il professor Francesco Scaringi, co-fondatore e co-direttore di Città delle 100 Scale Festival.

Il talk si svolgerà nella Sala consiliare (largo Regina Margherita) di #Armento, dalle ore 17.30, e sarà successivamente pubblicato sul nostro canale YouTube e sulla pagina Ori e orazioni. Galleria civica di Armento

partecipa 👉🏻https://fb.me/e/10OkXawz

 

FONTE ORI E ORAZIONI. GALLERIA CIVICA DI ARMENTO 

Inaugura domenica 3 dicembre 2023, alle 17.30, presso la Sala consiliare del Comune di Armento (Potenza) la quinta tappa di “404, Programma per l’arte contemporanea di Porta Coeli Foundation a cura di Donato Faruolo. La mostra sarà visitabile fino al 17 marzo 2024 presso “Ori e orazioni. Galleria civica di Armento”, palazzo comunale, piazza Umberto I, con orari 15.00 — 18.00, tutti i giorni tranne domenica e mercoledì.

404.05 / Loro. Persistenza dell’oro nel contemporaneo / vernissage

“Loro. Persistenze dell’oro nel contemporaneo” è una collettiva di nove artisti lucani: Dario Carmentano, Salvatore Comminiello, Maria Ditaranto, Pino Lauria, Felice Lovisco, Massimo Lovisco, Marcello Mantegazza, Saverio Palladino, Jessica Salvia.

“Loro. Persistenze dell’oro nel contemporaneo” è un progetto di ricognizione su un fenomeno artistico forse radicato nelle specificità di un senso dell’abitate i luoghi: dalla generazione dei maestri – i “pittori del mito” – fino agli esordienti, dalle tecniche più radicalmente tradizionali fino alla smaterializzazione del processuale, l’oro rimane elemento presente e protagonista nell’opera di artiste e artisti lucani. Un fatto palese, quotidianamente sotto gli occhi di tutti, e quindi generalmente restato sottotraccia, in stato di illeggibilità: come ciò che è scontato o irrilevante. O meglio, come ciò che da accadimento puntuale diviene ambiente, temperie, atmosfera, e quindi, per paradosso, meno lampante.

Non ci sono state precedenti occasioni in cui un evento espositivo o una pubblicazione si sia posta il problema, non di analizzare, ma anche solo di rilevare che gli artisti contemporanei lucani ricorrano all’oro in modo sistematico, corrente, multiforme, in una maniera che niente ha a che fare con l’ottundimento dei sensi del barocco, ma piuttosto con un senso della vertigine per il presentimento di dimensioni al di là del guado. L’oro è recuperato come – o forse non ha mai smesso di essere – una materia semantica a sé, che non è possibile adoperare per rappresentare, fingere, somigliare, ma solo per avocare l’opera a una dimensione di liminarità che si spinga ai confini dell’insondabile, del paradosso, della negazione della materia. Com’è sempre stato nel paradigma del bizantino, e nel paradigma dell’icona come entità semiotica: icona è ciò che stabilisce col referente un rapporto di sostituzione simbolica che tuttavia non ha bisogno di passare per la somiglianza, la convenzione linguistica o l’evidenza di una traccia fisica (Charles Peirce).

Un fenomeno, quindi, che necessita di letture trasversali ed esplorative, che la Fondazione, nella sua vocazione al presidio del contemporaneo in Basilicata, aveva in mente da tempo. Un progetto che ha trovato la puntualità e la necessarietà per esplicitarsi nel percorso armentese per il recupero delle matrici culturali italo-greche del paese, lì dove si riconosce l’estraneo in se stesso, e “loro” diviene “noi”. Con la galleria civica “Ori e orazioni” da oggi – speriamo – diventi punto di avvistamento privilegiato per una fenomenologia dell’arte sorprendentemente inedita.

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