POTENZA. UNA PANCHINA ROSSA PER ELISA CLAPS E GIULIA CECCHETTIN

L’INIZIATIVA DI LIBERA NEL PRESIDIO DELLA LEGALITÀ. HA PARTECIPATO GILDO CLAPS

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Una panchina rossa per Elisa Claps e Giulia Cecchettin con le foto delle due ragazze poste sul manufatto artigianale. Al centro un paio di scarpette come quelle che Elisa indossava il giorno del suo omicidio. Scarpette divenute il simbolo del suo ritrovamento nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza, il 17 marzo 2010, a 17 anni dalla scomparsa, avvenuta il 12 settembre 1993. Sullo schienale della panchina è stata proposta, anche in Braille per essere leggibile agli ipovedenti e ai non vedenti, una frase scritta da Elisa nel suo diario: “Voglio essere libera come i delfini e assaporare ogni istante della mia vita. La vita è bella e mi appartiene”.

La panchina è stata posizionata in mattinata nel salone del Presidio della legalità di Libera, in via Sinni, sul palco dedicato alle vittime innocenti della mafia. All’iniziativa hanno partecipato numerosi giovani. Presente Gildo Claps, il fratello di Elisa, e Marianna Tamburrino, referente regionale di Libera.

Il corteo per portare la Panchina Rossa di Elisa fino dinanzi alla Chiesa della Trinità di Potenza, è stato rinviato a causa delle condizioni meteorologiche.