“SONO TRA I PROMOTORI DI
QUESTO DOCUMENTO POLITICO, GIÀ SOTTOSCRITTO DA NUMEROSI ATTIVISTI, SINDACI,
AMMINISTRATORI COMUNALI, SINDACALISTI E DIRIGENTI POLITICI DEL PD E DEL
CENTROSINISTRA LUCANO”. DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE
GIOVANNI PETRUZZI |
FONTE GIOVANNI PETRUZZI FACEBOOK
SONO TRA I PROMOTORI DI QUESTO DOCUMENTO POLITICO, GIÀ SOTTOSCRITTO DA NUMEROSI ATTIVISTI, SINDACI, AMMINISTRATORI COMUNALI, SINDACALISTI E DIRIGENTI POLITICI DEL PD E DEL CENTROSINISTRA LUCANO
Ritengo, altresì, più che mai opportuno ed urgentissimo che il Presidente Carlo Rutigliano, d'intesa con il segretario regionale dee Partito democratico Basilicata Giovanni Lettieri, convochi ad horas la Direzione Regionale del Pd, che non ha MAI discusso né deliberato la candidatura a Presidente del dr. Domenico Lacerenza.
Di seguito, il testo integrale del documento.
Chi volesse sottoscriverlo può comunicarlo nei commenti a questo post o inviandomi una mail a gpetruzzi65@gmail.com
RITIRARE LA CANDIDATURA DI LACERENZA O PROMUOVIAMO IL POLO DELL’ORGOGLIO LUCANO
L’oligarchica indicazione di uno stimato professionista completamente a digiuno di politica a candidato Presidente per sottostare agli incomprensibili veti del M5S, mortifica le energie popolari che, con entusiasmo e passione, si erano aggregate attorno all’innovativo progetto politico messo in campo da Angelo Chiorazzo e svilisce il ruolo del massimo organismo di direzione politica del Pd di Basilicata, che con ben due formali pronunciamenti aveva ritenuto Chiorazzo il miglior candidato possibile e che, all’atto della formulazione della nuova proposta nominativa, non è stato consultato.
La politica, se vuole riconnettersi sentimentalmente con le reali esigenze popolari, deve cambiare pelle, fisionomia e dimensione, non può continuare ad essere interpretata da decisioni dirigistiche e centralistiche, che umiliano l’attiva partecipazione di donne ed uomini alla vita pubblica.
Il percorso di partecipazione, di dialogo e di ascolto, messo in atto sul territorio lucano, in questi ultimi mesi, da Basilicata Casa Comune e dal Pd, hanno avuto il merito di riavvicinare all’impegno politico attivo tantissime persone deluse e/o che non si recavano neanche più alle urna, ricevendo linfa vitale da coloro che s’impegnano nel mondo dell’associazionismo, del volontariato e delle variegate forme di civismo.
La notevole mole di persone che hanno partecipato alle diverse iniziative e l’interesse suscitato in tutte le aree geografiche della Basilicata hanno concretamente indicato la possibilità che il vasto arco di forze progressiste, democratiche, cattoliche ed ambientaliste, che si riconoscono nei valori fondanti della Repubblica e della sempre più attuale Costituzione Italiana, potessero nuovamente esprimere un orientamento maggioritario nella popolazione lucana, archiviando l’infelice stagione del malgoverno Bardi.
L’individuazione verticistica del candidato Presidente della Regione, senza alcuna forma di confronto e di condivisione con chi quotidianamente vive nelle trincee del territorio lucano, offende la dignità e l’autonomia del popolo lucano che si riconosce nel centrosinistra e rischia di regalare, senza neanche l’onore delle armi, altri 5 anni di non governo Bardi ai nostri avversari politici del centrodestra.
Ritenendo che sussistano le condizioni politiche per un ravvedimento operoso, ci appelliamo a tutte le forze, politiche e civiche, del centrosinistra affinché si azzeri la situazione e si converga sull’indicazione della migliore candidatura possibile per sconfiggere il Centrodestra, che per noi continua ad essere quella di Angelo Chiorazzo, o in alternativa su una candidatura effettivamente espressione del territorio, magari forgiatasi nell’impegnativa funzione quotidiana di guidare uno dei nostri meravigliosi Comuni.
Se questo appello non fosse accolto in tempi rapidi, valuteremo le condizioni per promuovere autonomamente un innovativo polo dell’orgoglio lucano, che tenti di contrastare direttamente alle elezioni regionali del 21 e 22 aprile prossimi sia il Centrodestra che il formato bonsai, romanocentrico, di Centrosinistra, che- forse- si realizzerà a sostegno di Lacerenza.
RITIRARE LA CANDIDATURA DI LACERENZA O PROMUOVIAMO IL POLO DELL’ORGOGLIO LUCANO
L’oligarchica indicazione di uno stimato professionista completamente a digiuno di politica a candidato Presidente per sottostare agli incomprensibili veti del M5S, mortifica le energie popolari che, con entusiasmo e passione, si erano aggregate attorno all’innovativo progetto politico messo in campo da Angelo Chiorazzo e svilisce il ruolo del massimo organismo di direzione politica del Pd di Basilicata, che con ben due formali pronunciamenti aveva ritenuto Chiorazzo il miglior candidato possibile e che, all’atto della formulazione della nuova proposta nominativa, non è stato consultato.
La politica, se vuole riconnettersi sentimentalmente con le reali esigenze popolari, deve cambiare pelle, fisionomia e dimensione, non può continuare ad essere interpretata da decisioni dirigistiche e centralistiche, che umiliano l’attiva partecipazione di donne ed uomini alla vita pubblica.
Il percorso di partecipazione, di dialogo e di ascolto, messo in atto sul territorio lucano, in questi ultimi mesi, da Basilicata Casa Comune e dal Pd, hanno avuto il merito di riavvicinare all’impegno politico attivo tantissime persone deluse e/o che non si recavano neanche più alle urne, ricevendo linfa vitale da coloro che s’impegnano nel mondo dell’associazionismo, del volontariato e delle variegate forme di civismo.
La notevole mole di persone che hanno partecipato alle diverse iniziative e l’interesse suscitato in tutte le aree geografiche della Basilicata hanno concretamente indicato la possibilità che il vasto arco di forze progressiste, democratiche, cattoliche ed ambientaliste, che si riconoscono nei valori fondanti della Repubblica e della sempre più attuale Costituzione Italiana, potessero nuovamente esprimere un orientamento maggioritario nella popolazione lucana, archiviando l’infelice stagione del malgoverno Bardi.
L’individuazione verticistica del candidato Presidente della Regione, senza alcuna forma di confronto e di condivisione con chi quotidianamente vive nelle trincee del territorio lucano, offende la dignità e l’autonomia del popolo lucano che si riconosce nel centrosinistra e rischia di regalare, senza neanche l’onore delle armi, altri 5 anni di non governo Bardi ai nostri avversari politici del centrodestra.
Ritenendo che sussistano le condizioni politiche per un ravvedimento operoso, ci appelliamo a tutte le forze, politiche e civiche, del centrosinistra affinché si azzeri la situazione e si converga sull’indicazione della migliore candidatura possibile per sconfiggere il Centrodestra, che per noi continua ad essere quella di Angelo Chiorazzo, o in alternativa su una candidatura effettivamente espressione del territorio, magari forgiatasi nell’impegnativa funzione quotidiana di guidare uno dei nostri meravigliosi Comuni.
Se questo appello non fosse accolto in tempi rapidi, valuteremo le condizioni per promuovere autonomamente un innovativo polo dell’orgoglio lucano, che tenti di contrastare direttamente alle elezioni regionali del 21 e 22 aprile prossimi sia il Centrodestra che il formato bonsai, romanocentrico, di Centrosinistra, che- forse- si realizzerà a sostegno di Lacerenza.
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