IL SALUTO E I BACI DELLA FIGLIA OLGA RENATA. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE OLGA RENATA COLLETTA FACEBOOK
Ciao papà, adesso libero da
dolori e martirii. Non meritavi tutto questo... Tante lacrime ti accompagnano
in questo viaggio, indicative di quanto amore hai dato a tanti. Nonostante la
tua vita non proprio facile, mai ti ho sentito inveire contro qualcuno che ti
avesse fatto un torto... Sei cresciuto nelle scuole salesiane e la tua
educazione e cristianità non ti permettevano certe cadute di stile. Anche nella
professione hai lasciato ricordi bellissimi: ingegnere del comune di Policoro,
quando Policoro era poco più che poche case in fila. L'assetto di Policoro è
merito tuo e del sindaco del tempo Montesano. Ricordo che andavate in giro
insieme per il territorio e immaginavate grandi strade, piazze e alberi. Ed
ecco da dove nascono i segni urbani distintivi di Policoro.
Amavi tanto la tua famiglia, mamma, con cui hai passato i tuoi ultimi 62 anni
insieme, me e Gaetano, sua moglie Maria Antonietta e soprattutto i nipotini
Leonardo e Mirella, per i quali provavi un amore sconfinato. Per te erano il
senso della tua vita.
Ti ho amato infinitamente, sei sempre stato il mio riferimento. Avevo tre anni
quando decisi di diventare come te: un ingegnere. Ma non uno normale, dovevo
essere come te, un ingegnere di quelli che tutti guardano con rispetto e
sincero affetto. Una persona umile e sempre pronta ad aiutare anche
sacrificando se stesso. In tal senso ho ancora da lavorare per migliorarmi a
tuo esempio.
Ci mancherai come l'aria che respiriamo, ed è già così... Ci dicono che ti
sentiremo con noi come un Angelo protettore, ma ora sentiamo solo un vuoto
incolmabile. Ti voglio ricordare così, alla mia festa dei cinquant'anni,
bellissimo con uno dei tuoi tanti papillon che sfoggiavi nelle feste. Ed è con
uno di loro che ti presenterai al Signore.
Papà il mio cuore si è spezzato e un pezzo è venuto via con te.
TUOI TUTTI I BACI MIEI
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