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venerdì 13 dicembre 2024

ULTIMORA! LA CASSAZIONE SUL PRESUNTO CLAN SCHETTINO DI SCANZANO JONICO. NIENTE ASSOCIAZIONE MAFIOSA PER TUTTI GLI IMPUTATI. CONFERMATA LA SENTENZA DI APPELLO

RIGETTATO IL RICORSO DELLA PROCURA GENERALE DI POTENZA. NESSUNA RIDUZIONE DI PENA. SESSANTATRE ANNI IN TOTALE, RISPETTO AI 143 DELLA SENTENZA DI PRIMO GRADO

NOSTRA NOTIZIA ESCLUSIVA. RIPRODUZIONE RISERVATA © COPYRIGHT FILIPPO MELE

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di appello per tutte le persone coinvolte nella Operazione Rusca, scattata il 4 ottobre del 2018 e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Basilicata. Sono state rigettate sia le richieste delle difese tendenti ad ottenere riduzione di pene sia il ricorso della Procura generale di Potenza per un nuovo processo di appello. Per tutti gli imputati, quindi, non è stata riconosciuta l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Anche l’entità delle pene comminate in appello, 63 anni in totale, è stata confermata. Pene più che dimezzate rispetto ai 143 anni della sentenza di primo grado. Solo per Piero di Domenico è stato annullato un capo di imputazione per mancanza di querela con rideterminazione della pena, pertanto, da parte del tribunale di Salerno. Ma ecco l’entità delle pene comminate nella sentenza di appello confermata, per singoli reati, di droga ed estorsioni, come da noi riportate il 20 novembre 2023: Gerardo Schettino, difeso dagli avvocati Maria Lourdes Anna Delfino e Livia Lauria, 15 anni; Domenico Porcelli, anche lui difeso dai cassazionisti Delfino e Lauria, 12;

Dieci anni a testa per Nicola Lofranco e Piero di Domenico, difesi dall’avvocato Roberto Cataldo. Sette anni per Mario Lopatriello e Maurizio Poci, difeso dall’avv. Rosanna Florio;

Due anni la pena per Giuseppe Schettino, difeso dagli avvocati Delfino e Lauria;

In appello, lo ricordiamo, erano stati assolti Michele Puce, Maria Montano, Pavel FederKiewicz e Massimo Calò.

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