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lunedì 1 giugno 2015

“SALVATORE SCARCIA SI COSTITUIRÀ. NON FUGGIVA, NON ERA IN CASA”

POLICORO. LO HA ANNUNCIATO L'AVVOCATO CHE LO DIFENDE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 1.6.15
 

POLICORO - “Salvatore Scarcia si costituirà. Oggi, primo giorno utile dopo la notifica degli atti dell'Operazione Walker della Guardia di finanza, chiederò di parlare con i magistrati per vedere cosa sta accadendo e gli estremi delle accuse nei confronti del mio assistito. Che non è scappato o fuggito o si sottratto alla notifica. Nella notte tra venerdì e sabato, semplicemente, egli non era in casa”. Lo ha dichiarato alla Gazzetta del mezzogiorno l'avvocato Maria Rosaria Malvinni, difensore dell'unica persona coinvolta nell'operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nel Metapontino che risulta ancora irreperibile. “Scarcia – ha continuato il legale - attende di parlare coi giudici. Io stessa lo farò oggi. Sarò a Matera, in tribunale, per chiedere di conferire con il gip che disposto l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il mio assistito, Rosa Bia, e con il pm incaricato dell'inchiesta, Annunziata Cazzetta. Scarcia, lo ripeto, non era in casa quella notte ma si trovata in tutt'altra zona. E non ha aizzato i cani contro nessuno. I cani si sa si avventano contro chi entra di notte in casa. Purtroppo si vogliono sempre enfatizzare i fatti perchè si tratta di Salvatore Scarcia. Lui, oltretutto, mi ha riferito di ritenersi assolutamente estraneo ai fatti che gli vengono addebitati. Quanto alla definizione di “Boss” che ancora gli viene affibbiata dico che, magari, lo è stato, vista una sentenza di condanna nei suoi confronti che è stata fin troppo scontata. Ora, però, egli si ritiene un semplice pescatore”. Sull'Operazione Walker, infine, ci corre l'obbligo di una precisazione. Emanuele Scarcia, di 27 anni, raggiunto anche lui da una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, non è il figlio di Salvatore ma un nipote residente a Livigno (Sondrio).

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