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lunedì 31 ottobre 2022

LA COMUNITY BASILICATA NEXT GENERATION SU TELEGRAM: “SAPETE CHE L'EX ILVA DI TARANTO DEVE DECINE DI MILIONI DI ACQUA ALLA REGIONE BASILICATA?”

 ED ANCORA: “OGGI ENI TAGLIA IL GAS ALL'ACCIAIERIA. UN DOMANI TOCCHERÀ ALL'ACQUA?”. E VOI COSA PENSATE DI QUESTA ASSURDA SITUAZIONE CON LA PIÙ GRANDE ACCIAIERIA D’ITALIA CHE NON PAGA LE… BOLLETTE DELL’ACQUA ALLA REGIONE BASILICATA? FATECI SAPERE LA VOSTRA OPINIONE. INTANTO, DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE  

FOTO CORRIERE.IT

FONTE CANALE BASILICATA NEXT GENERATION TELEGRAM

ENI STACCA IL GAS ALL'EX ILVA. CHE DA TROPPI ANNI NON PAGA NEMMENO L'ACQUA ALLA BASILICATA

Eni stacca il gas all'ex Ilva. Che da troppi anni non paga nemmeno l'acqua alla Basilicata.

Sapete che l'ex ILVA di Taranto deve decine di milioni di acqua alla Regione Basilicata? Oggi ENI taglia il gas all'acciaieria. Un domani toccherà all'acqua?

 

DI SEGUITO L’ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA

FONTE CORRIERE.IT

SIDERURGIA

ENI TAGLIA IL GAS ALL’EX ILVA: NON PAGATE BOLLETTE PER 300 MILIONI DA ACCIAIERIE D’ITALIA

DI FABIO SAVELLI 28 OTT 2022

Corsa contro il tempo per trovare un fornitore di gas. Se non fosse la più grande acciaieria del Paese che, con la sua materia prima alimenta gli impianti del Nord a forno elettrico, non ci sarebbe da preoccuparsi. Se, però, persino l’Eni, il fornitore che ha storicamente sempre venduto metano all’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, ha smesso di dare energia alla più grande fabbrica d’Italia, per circa 300 milioni di bollette non pagate, allora forse è necessario interrogarsi. Al momento, comunque, l’acciaieria non è priva di gas.

Il «paracadute» Snam

È, infatti, subentrata Snam, altra controllata di Stato tramite Cassa depositi e prestiti, per rifornire Acciaierie d’Italia tramite il «servizio di default», disciplinato da una delibera Arera che concede 90 giorni di tempo per trovare un fornitore che faccia un contratto a chi si trova in questa situazione. Il periodo di default vero e proprio scatterebbe, quindi, il 1° gennaio, visto che l’Eni, ritenendo morosa e inadempiente l’ex Ilva, ha terminato l’erogazione il 30 settembre scorso. In realtà una delibera successiva dell’Arera, del 12 ottobre, consentirebbe all’Eni di firmare contratti mese per mese con Acciaierie d’Italia ma a condizioni molto peggiorative per l’acquirente col pagamento anticipato.

Eni: concessa la possibilità di proroga a ottobre

«Alla luce della forte incertezza e instabilità che da molti mesi caratterizzano lo scenario dei mercati energetici, Eni ha dovuto valutare con la massima prudenza il proprio impegno sulle forniture di gas per l’anno termico 2022/23. Ciò nonostante— sottolineano dall’Eni — a valle della pubblicazione della delibera 440/22 di Arera abbiamo comunque offerto la possibilità di prolungare la fornitura di gas per il mese di ottobre a tutti i nostri clienti che avessero contratti in scadenza a fine settembre e che non avessero potuto concludere nuovi accordi con altri fornitori (come da comunicazione ricevuta dal trasportatore) ivi espressamente inclusa Acciaierie d’Italia». Ma evidentemente Acciaierie d’Italia non ha accettato.

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