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sabato 29 ottobre 2022

NOVA SIRI. IL DISASTRO FERROVIARIO DEL 12 LUGLIO 2016, IN PUGLIA, IN CUI MORÌ GIULIA FAVALE E RIMASE FERITA LA FIGLIA ANTONELLA PASTORE, ENTRAMBE RESIDENTI NEL CENTRO JONICO. LE RICHIESTE DEL PUBBLICO MINISTERO AL PROCESSO IN CORSO A BARI

 IL TERRIFICANTE SCONTRO FRA 2 TRENI, 23 VITTIME E 50 FERITI, PROVOCÒ UNA FORTE EMOZIONE IN TUTTA ITALIA ED ANCHE IN BASILICATA PROPRIO PER IL COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA LUCANA. TUTTI CHIESERO GIUSTIZIA. UNA GIUSTIZIA CHE TARDA, COME SEMPRE IN ITALIA, AD ARRIVARE. DI SEGUITO LA NOTIZIA SULLE RICHIESTE DELLA PUBBLICA ACCUSA PER IL DISASTRO FERROVIARIO E DUE NOSTRI ARTICOLI DEL 14 LUGLIO 2016 E DEL 17 LUGLIO SUCCESSIVO SULLA VICENDA TRATTI DA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO  

GIULIA FAVALE

LO SCHIANTO FRA I DUE TRENI

NOVA SIRI. I FUNERALI DI GIULIA FAVALE IL 19 LUGLIO 2016

FONTE LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO.IT

27 OTTOBRE 2022

IL CASO

SCONTRO TRENI IN PUGLIA NEL 2016: CHIESTE 15 CONDANNE E LA REVOCA DELLA CONCESSIONE

MORIRONO 23 PERSONE E ALTRE 50 RIMASERO FERITE. IL PM MARCELLO CATALANO HA CHIESTO ANCHE UN’ASSOLUZIONE. PER FERROTRAMVIARIA È STATA CHIESTA LA SANZIONE AMMINISTRATIVA DI 1,1 MILIONI, OLTRE ALLA REVOCA DELLE AUTORIZZAZIONI

La condanna a pene comprese tra i 12 anni e i 6 anni di reclusione sono state chieste dalla pubblica accusa al termine del processo per il disastro ferroviario del 12 luglio 2016, avvenuto lungo la tratta della Bari Nord, gestita da Ferrotramviaria, fra Andria e Corato. Morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite. Il pm Marcello Catalano ha chiesto anche un’assoluzione. Per Ferrotramviaria è stata chiesta la sanzione amministrativa di 1,1 milioni, oltre alla revoca delle autorizzazioni, licenze e concessioni per l’esercizio dell’attività (fra cui il certificato per la sicurezza) per un anno.

Per Ferrotramviaria è stata chiesta anche la confisca di 664.000 euro, somma che - secondo l’accusa - la società avrebbe dovuto investire per mettere in sicurezza la tratta con la realizzazione e l’uso del blocco conta assi. Nel processo erano contestati a vario titolo i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e falso. Nello specifico sono stati chiesti 12 anni per Enrico Maria Pasquini, all’epoca dei fatti al vertice di Ferrotramviaria; stessa pena per Massimo Nitti, direttore generale di Ferrotramviaria, e per Michele Ronchi, direttore di esercizio della società. Sono stati chiesti nove anni per Giulio Roselli, dirigente a capo della divisione infrastruttura; sei anni per Nicola Lorizzo, capotreno sopravvissuto allo scontro, per Francesco Pistolato, dirigente coordinatore centrale, Vito Mastrodonato, dirigente della divisione passeggeri, macchinisti e capitreno, Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, a capo unità organizzativa tecnica, Tommaso Zonno, della divisione passeggeri, Giandonato Cassano, ferroviere e istruttore, Virginio Di Gianbattista, all’epoca dirigente del Ministero delle Infrastrutture, Alessandro De Paola, direttore Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi), Pietro Marturano anch’egli direttore Ustif. Infine sette anni per omicidio colposo e falso in atti pubblici per Vito Piccarreta, capostazione in servizio ad Andria, e per Alessio Porcelli il capostazione di Corato. Il pm ha inoltre chiesto, per non avere commesso il fatto, l’assoluzione di Antonio Galesi. La prossima udienza è fissata al 10 novembre per ascoltare le parti civili e le difese.

 

FONTE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

14 LUGLIO 2016

NOVA SIRI. LA MORTE DI GIULIA FAVALE TRA LE LAMIERE DEI DUE TRENI SCONTRATISI AD ANDRIA. DOMANI I FUNERALI PUBBLICI AD ANDRIA. POI ALTRA FUNZIONE RELIGIOSA ALLA MARINA PRIMA DELLA TUMULAZIONE NEL CIMITERO DI ROTONDELLA. ALTRE DICHIARAZIONI DEL MONDO POLITICO E SINDACALE

FILIPPO MELE

NOVA SIRI - Si terranno domani, alle 11, nel palazzetto dello sport di Andria, in forma pubblica, i funerali delle vittime dell’incidente ferroviario avvenuto martedì scorso. Poi, il mesto ritorno verso i luoghi di residenza per la sepoltura definitiva delle salme. Così, accadrà anche per la vittima lucana del disastroso incidente ferroviario, Giulia Favale, 50 anni. Attorno alle 16 il feretro sarà accolto nella chiesa della Marina per una nuova funzione religiosa. Poi, il viaggio verso il cimitero di Rotondella dove avverrà la tumulazione. Nello stesso cimitero, cioè, dove è sepolta la madre della sfortunata insegnante di francese, nata in Francia, a Chalon sur Saone (Borgogna) da genitori rotondellesi. Nel centro collinare lucano, quindi, ci sono le radici di Giulia che, dopo alcuni anni vissuti nel Paese transaplino, fece ritorno a Rotondella e sposò Vincenzo Pastore prima del trasferimento a Nova Siri Marina. Poi, la carriera scolastica che l'ha portata prima a Matera ed infine ad Andria. Ricordiamo, altresì, che anche la figlia Antonella, di 28 anni, era con la madre su uno dei due treni della morte. Da allora è ricoverata con una lesione alla milza ed una frattura al bacino. Intanto, è ritornato da Rimini, dove lavorava, l'altro figlio, Giuseppe. E sulla vicenda continuano le prese di posizione. “Il mio primo pensiero da assessore regionale alle infrastrutture – ha detto Nicola Benedetto – l'ho rivolto alla famiglia Favale. Dopo il lutto verrà il tempo dell’impegno per garantire la massima sicurezza dei servizi ferroviari tenuto conto che il 90% delle nostre linee è a binario unico e che è necessario monitorare i sistemi che permettono di controllare automaticamente i treni in caso di errore umano”. Anche il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, ha espresso cordoglio: “E’ una tragedia immane sulla quale si farà chiarezza per accertarne la dinamica ed eventuali responsabilità”. Ed il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano, ha chiesto a Benedetto “di intervenire subito per non far sentire i lucani cittadini di un’altra Italia.

 

FONTE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

19 LUGLIO 2016

NOVA SIRI. L'ULTIMO SALUTO A GIULIA FAVALE, LA VITTIMA LUCANA DELLA STRAGE DEI TRENI AD ANDRIA

FILIPPO MELE

NOVA SIRI – “Il sacrificio di Giulia deve servire a dare più sicurezza a chi viaggia. Il Signore permette la morte per trasformarla in vita, in una gioia più grande”. Lo ha detto il parroco don Mario La Colla, citando Alessandro Manzoni, nell'omelia della cerimonia funebre con cui due città, Nova Siri e Rotondella, hanno dato l'ultimo saluto a Giulia Favale, la vittima lucana del disastroso scontro tra due treni martedì scorso ad Andria. A Nova Siri la docente di madrelingua di francese, poiché era nata in Francia, risiedeva ma di Rotondella era originaria la sua famiglia. Così, i vigili delle due cittadine si sono messi sull'attenti all'entrata ed all'uscita della bara di noce dalla chiesa di Sant'Antonio di Padova con i gonfaloni dei due Comuni ai lati dell'ingresso. Nel primo, poi, ieri è stato dichiarato il lutto cittadino con i negozi chiusi e le attività degli eventi estivi sospese. Così, Giulia, 50 anni, madre di due figli, Antonella, rimasta coinvolta con lei nella sciagura ferroviaria e tutt'ora ricoverata per una lesione alla milza ed una frattura al bacino nell'ospedale di Andria, e Giuseppe, studente a Rimini all'istituto alberghiero, ha avuto, suo malgrado, due funerali pubblici. In mattinata, ad Andria, con la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della camera Laura Boldrini, il ministro Graziano Delrio, e nel pomeriggio nella sua Basilicata, con i sindaci di Rotondella, Vito Agresti, e Nova Siri, Eugenio Stigliano, più il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, e, in rappresentanza della Regione, l'assessora Flavia Franconi. Un'attenzione istituzionale per esprimere il cordoglio alla famiglia ma anche il bisogno di fare in modo che tali incidenti non abbiano più a verificarsi, soprattutto al Sud. Un'attenzione anche mediatica che ha fatto da contrasto alla semplicità della cerimonia di Nova Siri, sia pur solenne, con la chiesa gremita come mai.

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