CAMMINARE ALL’ARIA APERTA PER ALMENO 30 MINUTI AL GIORNO E’ LA MIGLIORE FORMA DI PREVENZIONE. E NON COSTA NIENTE. COSÌ, IL 19 OTTOBRE SCORSO, HO RICEVUTO LA MIA 15ESIMA MEDAGLIA DALLA MIA APP, HEALTH, PER AVER EFFETTUATO 15 MILIONI DI PASSI! BELLISSIMO! TANTO BELLO CHE HO DECISO DI CONDIVIDERE CON VOI FOLLOWER LE INDICAZIONI, BENEFICHE, DEL CAMMINARE ALL’ARIA APERTA. COME? DI SEGUITO UN ARTICOLO TRATTO DAL SITO DELL’ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO HUMANITAS. LEGGETELO, VI FARÀ BENE!
LA MIA MEDAGLIA D'ORO!!! |
FOTO PROVAARIFLETTERE.COM |
FONTE HUMANITAS.IT
CAMMINARE: TUTTI I BENEFICI
UNA VITA
ATTIVA, IN CUI L’ATTIVITÀ FISICA VIENE PRATICATA IN MODO REGOLARE, È IMPORTANTE
SIA PER QUANTO RIGUARDA LA PREVENZIONE DI SVARIATE PATOLOGIE, SIA PER MANTENERE
UNA BUONA SALUTE PSICHICA.
LA CAMMINATA È, TRA LE ATTIVITÀ SPORTIVE, QUELLA PIÙ IMMEDIATA, CHE QUASI TUTTI
POSSONO SVOLGERE QUOTIDIANAMENTE SENZA DIFFICOLTÀ.
APPROFONDIAMO L’ARGOMENTO CON IL DOTTORE STEFANO RESPIZZI, RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE ORTOPEDICA DI HUMANITAS.
· CAMMINARE: UN’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE
Camminare con regolarità è utile sia in termini di prevenzione primaria sia di prevenzione secondaria, sia per le malattie dell’apparato cardiocircolatorio (come icturs cerebrale, infarto del miocardio, arteriopatie periferiche degli arti inferiori), sia per le patologie che possono svilupparsi come conseguenza di uno stile di vita poco sano, che comprende una dieta ricca di grassi saturi, il vizio del fumo e l’assenza di attività sportiva.
La prevenzione primaria, infatti, è quella che si effettua per evitare di incorrere in patologie i cui sintomi non si sono ancora manifestati; la prevenzione secondaria è invece quella messa in atto da chi è già stato interessato da una determinata malattia e che vuole evitare di incorrere in recidive.
La
camminata è un’attività che aiuta il potenziamento dei muscoli e la resistenza
cardiovascolare, nonché l’elasticità e il rapporto tra tessuto muscolare e
grassi.
Camminare è utile anche per attenuare i fattori di rischio delle
malattie cardiovascolari, come il peso, la pressione sanguigna e il
colesterolo, proteggendo il cuore da eventuali danni.
Inoltre camminare è utile anche per mantenere il benessere della sfera psichica e il tono dell’umore. Infatti la camminata ha un effetto “antistress” che migliora la qualità della vita, aiuta a rafforzare autocontrollo e autostima ed è uno stimolo psicologico alla positività.
· CHI PUÒ PRATICARE LA CAMMINATA?
Tutti
possono camminare, sia per prevenire i disturbi
cardiovascolari sia per prevenire quelli oncologici, ma anche il diabete,
l’obesità, le patologie cerebrovascolari e le ipertensioni.
È un’attività che non comporta costi ed è utile per il benessere di tutti gli
apparati del nostro corpo, in particolare quello muscolo-scheletrico.
Tuttavia per assicurarsi che camminare abbia solamente benefici bisogna ricordarsi di prestare attenzione a delle semplici regole, quali:
- Camminare continuativamente, almeno 5 giorni a settimana e per 30 minuti al giorno, mantenendo un ritmo sostenuto e senza effettuare pause.
- Scegliere l’ora adatta per camminare in base alla stagione in cui ci si trova e alle condizioni climatiche. Per esempio in estate è meglio scegliere le ore del mattino presto o quelle serali, prima di cena. Inoltre evitare gli orari di punta, soprattutto se ci si trova in una grande città, aiuta a diminuire l’assorbimento di smog.
- Praticare un breve riscaldamento prima di iniziare a camminare.
- Scegliere delle scarpe adatte, evitando calzature con una suola particolarmente rigida o sottile. È bene, inoltre, che il tallone sia leggermente rialzato rispetto alla punta del piede.
Per non
annullare i benefici di una camminata regolare è necessario non praticare
allenamenti troppo distanziati e non interrompere per periodi troppo lunghi
l’attività.
In ogni caso, prima di intraprendere qualsiasi attività fisica, bisogna sempre
discuterne con il medico di medicina generale che, in base alle condizioni
cliniche di ciascun paziente, saprà indicare il ritmo e la sostenibilità
dell’attività.
Specialista in Medicina Medicina dello Sport; Terapia Fisica e Riabilitazione
Dott. Stefano Respizzi
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