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domenica 23 ottobre 2022

IL GIALLO DI METAPONTO SEMPRE PIU' INTRICATO. IL PUNTO SULLE INDAGINI. DOMENICA DI LAVORO PER GLI INVESTIGATORI. IL TGR BASILICATA: "IL 59ENNE TROVATO CADAVERE NELLO JONIO SI CHIAMA GIUSEPPE MOTTOLA"

 SI INDAGA A 360 GRADI PER SCOPRIRE LE CAUSE DELLA MORTE DELL’UOMO DI 59 ANNI, DI PALAGIANELLO. L’IPOTESI OMICIDIO E’ SOLO UNA DI QUELLE POSSIBILI. SARANNO IMPORTANTI I RISULTATI DELL’AUTOPSIA E DEGLI INTERROGATORI DEGLI AMICI CHE AVEVANO DENUNCIATO LA SCOMPARSA DELL’UOMO TRE GIORNI FA. UN UOMO CHE PARE NON AVERE PARENTI STRETTI. DI SEGUITO IL NOSTRO ARTICOLO CON TUTTE LE NOTIZIE RACCOLTE SUL CASO  



FOTO TGR BASILICATA, ORE 14, 23.10.22

Domenica di lavoro per gli investigatori che dovranno risolvere quello che ormai è noto alle cronache come “il giallo di Metaponto”, vale a dire dell’uomo rinvenuto cadavere nelle acque dello Jonio antistanti la spiaggia degli dei. Intanto, evidenziamo che il TGR Basilicata delle ore 19.30 ha dato il nome e cognome del 59enne originario di Palagianello (TA): "Giuseppe Mottola". Ma ecco il punto delle indagini. Da quanto abbiamo potuto verificare l’ipotesi omicidio è solo una di quelle in campo. Significa che si indaga, come suol dirsi, a 360 gradi. E ciò poiché l’ispezione cadaverica non avrebbe riscontrato lesioni compatibili con la morte del 59enne pugliese. Sarà l’autopsia a chiarire le esatte cause del decesso. L’esame sarà effettuato nell’obitorio del cimitero di Pisticci, dove è stata trasportata la salma dopo il recupero in mare avvenuto attorno alle ore 12 di ieri. Non risulta al momento, tuttavia, che l’esame autoptico sia già stato disposto né che sia stato nominato un medico legale da parte del pm incaricato, Maria Christina De Tommasi. Importanti, altresì, saranno le dichiarazioni degli amici che tre giorni fa hanno denunciato la scomparsa del loro amico. Gli interrogatori, tuttavia, saranno effettuati dagli uomini della Compagnia di Castellaneta, che ha la circoscrizione su Palagianello. Nessuno, intanto, si è fatto vivo come parente stretto della persona deceduta. Pare che egli non avesse familiari stretti. E la loro ricerca è un’altra delle incombenze a cui stanno lavorando i carabinieri del Nucleo operativo di Matera e quelli della Compagnia di Pisticci. Si indaga, altresì, anche sul fronte del cellulare privo di sim card. Gli specialisti della Capitaneria di porto di Taranto, invece, stanno studiando il moto delle correnti dei giorni scorsi per tentare di capire dove il corpo possa essere finito in mare. Gettato nello Jonio mentre era ancora vivo? O dopo che egli era già deceduto? O si è trattato di un infortunio? O di un suicidio? Le risposte nelle prossime ore. “Il giallo di Metaponto”, nel frattempo, diventa sempre più intricato.

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