FRANCESCO PIRO, EX CAPOGRUPPO DI FI IN CONSIGLIO REGIONALE, HA RISPOSTO ALLE DOMANDE DEL GIP ANTONELLO AMODEO: “SOLO RACCOMANDAZIONI”. ED IL SUO
LEGALE, SERGIO LAPENNA, HA CHIESTO L’ATTENUAZIONE DELLA MISURA CAUTELARE IN
CARCERE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FRANCESCO PIRO CON SILVIO BERLUSCONI (FOTO FRANCESCO PIRO FACEBOOK) |
FONTE ANSA.IT
SANITÀ LUCANA: PIRO RISPONDE AL GIP, CHIESTA REVOCA ARRESTOù
IL SUO LEGALE: "ATTI CORRUTTIVI? NO, SOLO RACCOMANDAZIONI"
(ANSA) - POTENZA, 10 OTT - Ha risposto alle domande del gip, stamani, a Potenza, durante l'interrogatorio di garanzia, Francesco Piro, ex capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Basilicata, in carcere da venerdì scorso nell'ambito di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano su induzione indebita, corruzione, tentata concussione e altri reati contro la pubblica amministrazione.
Lo ha confermato ai giornalisti, all'uscita dal carcere, il suo avvocato, Sergio Lapenna, che ha chiesto al gip, Antonello Amodeo, l'attenuazione della misura cautelare della detenzione in carcere: "Se la nostra richiesta sarà accolta - ha spiegato Lapenna - non ricorreremo al Tribunale del riesame".La decisione del gip - sempre secondo Lapenna - arriverà entro mercoledì, dopo l'acquisizione del parere del pm, Vincenzo Montemurro, e della sentenza a carico di un accusatore di Piro.
Davanti al gip, Piro ha respinto le accuse e ha spiegato i
suoi atti, definendo "solo raccomandazioni" quelli che nell'ordinanza
di custodia cautelare sono considerati "atti corruttivi". Secondo
Lapenna, Piro - che "sta benissimo anche se è preoccupato per i suoi
familiari", ha precisato l'avvocato - aveva fatto una "raccomandazione
politica" a favore di un dirigente di Acquedotto Lucano che voleva essere
promosso e non ha avuto un ruolo nel tentativo di allontanare dall'incarico
l'allora direttore generale dell'azienda ospedaliera "San Carlo" di
Potenza. Infine, lo stesso legale ha spiegato che, in un altro caso, una
persona poi vicina al presidente della Regione Basilicata aveva chiesto a Piro
una tangente per evitare una verifica fiscale.
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