DA 1.008 EURO DEL GENNAIO SCORSO A 4.385 DI AGOSTO. MA
TONIO NON DEMORDE: “LE ISTITUZIONI PARLANO MA, SINORA, NON HANNO FATTO NULLA. E
COME IMPRENDITORI NON RIUSCIAMO A FARCI SENTIRE. MA IO NON MI ARRENDO. ANDRÒ
AVANTI, A TUTTI I COSTI”. DI SEGUITO LA NOSTRA INTERVISTA INTEGRALE
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ANTONIO COSA
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POLICORO – Maledette bollette! Ormai sono diventate un
incubo. Per famiglie e imprenditori. Non si vive che nella loro attesa. Quanto
sarà il “salasso” di questo mese? Ma c’è chi protesta. E lo fa in maniera
originale. Così, tra i salassati, ecco che Antonio Cosa, detto Tonio dagli
amici, spirito battagliero da sempre, protagonista in tanti nostri articoli di “lotta”
sociale e civile, ha pensato bene di esporre in vetrina le copie del… misfatto.
“Qui – ci ha detto nel suo bar – gelateria “Il pinguino”, nel centralissimo
corso Siris – ho, da gennaio ad agosto, una spesa, solo per l’energia elettrica,
di 19.700 euro. A Gennaio 1.008 euro, ad agosto 4.385! E neanche mi hanno
concesso la rateizzazione”. Agli avventori non serve molto tempo per capire le
difficoltà di questo imprenditore.
Ecco ancora le sue dichiarazioni: “Siamo alla frutta. Non si possono sostenere 4.000 euro al mese solo di
energia elettrica. Come si può fare? Ci vogliono 150 euro al giorno solo di
corrente! E’ difficile. Poi, ci sono le altre spese. La macchina del caffè deve
essere sempre accesa. Così i frigoriferi del gelato o del bar. Non è che posso
staccare una lampadina e risparmio. Siamo penalizzati in questo. Ma nessuno ci
viene incontro. Nessuno”.
Così, Tonio si è rivolto al Movimento difesa del cittadino:
“E gli dico grazie. Mi hanno consigliato di pagare solo un acconto del 20%. Così
non mi possono staccare la luce. Poi, c’è il Decreto aiuti bis a cui potremo
far ricorso. Ma possiamo andare avanti in questa precarietà?” Già, cosa dicono
i suoi colleghi imprenditori? “Si lamentano ma non fanno nulla. Io, invece, se
c’è da lottare lotto. Così, per protesta ho rese note al pubblico le mie
bollette”. E al nostro interlocutore, quantomeno, arrivano gli attestati di
stima e solidarietà dei suoi affezionati clienti.
Ma se va avanti così la chiusura è dietro l’angolo? “No.
Non mi arrenderò mai. Ho fatto tante battaglie. E grazie a lei che le ha
seguite tutte con la sua attività giornalistica. Troverò qualsiasi soluzione ma
non la darò vinta a nessuno. Questo è il mio lavoro”.
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