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domenica 16 ottobre 2022

POLICORO. CARISSIME BOLLETTE. COSÌ, ANTONIO COSA, TITOLARE DEL PINGUINO, IL SUO BAR GELATERIA NEL CENTRALISSIMO CORSO SIRIS, LE HA ESPOSTE IN VETRINA

DA 1.008 EURO DEL GENNAIO SCORSO A 4.385 DI AGOSTO. MA TONIO NON DEMORDE: “LE ISTITUZIONI PARLANO MA, SINORA, NON HANNO FATTO NULLA. E COME IMPRENDITORI NON RIUSCIAMO A FARCI SENTIRE. MA IO NON MI ARRENDO. ANDRÒ AVANTI, A TUTTI I COSTI”. DI SEGUITO LA NOSTRA INTERVISTA INTEGRALE  

ANTONIO COSA

POLICORO – Maledette bollette! Ormai sono diventate un incubo. Per famiglie e imprenditori. Non si vive che nella loro attesa. Quanto sarà il “salasso” di questo mese? Ma c’è chi protesta. E lo fa in maniera originale. Così, tra i salassati, ecco che Antonio Cosa, detto Tonio dagli amici, spirito battagliero da sempre, protagonista in tanti nostri articoli di “lotta” sociale e civile, ha pensato bene di esporre in vetrina le copie del… misfatto. “Qui – ci ha detto nel suo bar – gelateria “Il pinguino”, nel centralissimo corso Siris – ho, da gennaio ad agosto, una spesa, solo per l’energia elettrica, di 19.700 euro. A Gennaio 1.008 euro, ad agosto 4.385! E neanche mi hanno concesso la rateizzazione”. Agli avventori non serve molto tempo per capire le difficoltà di questo imprenditore.

Ecco ancora le sue dichiarazioni: “Siamo alla frutta. Non si possono sostenere 4.000 euro al mese solo di energia elettrica. Come si può fare? Ci vogliono 150 euro al giorno solo di corrente! E’ difficile. Poi, ci sono le altre spese. La macchina del caffè deve essere sempre accesa. Così i frigoriferi del gelato o del bar. Non è che posso staccare una lampadina e risparmio. Siamo penalizzati in questo. Ma nessuno ci viene incontro. Nessuno”.

Così, Tonio si è rivolto al Movimento difesa del cittadino: “E gli dico grazie. Mi hanno consigliato di pagare solo un acconto del 20%. Così non mi possono staccare la luce. Poi, c’è il Decreto aiuti bis a cui potremo far ricorso. Ma possiamo andare avanti in questa precarietà?” Già, cosa dicono i suoi colleghi imprenditori? “Si lamentano ma non fanno nulla. Io, invece, se c’è da lottare lotto. Così, per protesta ho rese note al pubblico le mie bollette”. E al nostro interlocutore, quantomeno, arrivano gli attestati di stima e solidarietà dei suoi affezionati clienti.

Ma se va avanti così la chiusura è dietro l’angolo? “No. Non mi arrenderò mai. Ho fatto tante battaglie. E grazie a lei che le ha seguite tutte con la sua attività giornalistica. Troverò qualsiasi soluzione ma non la darò vinta a nessuno. Questo è il mio lavoro”.

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