OGGI E DOMANI POTRETE TRASCORRERE UNA GIORNATA NEI LUOGHI, NEI PAESAGGI, CON LE PERSONE E I SAPORI DEL CRISTO SI È FERMATO A EBOLI E DEL SUO AUTORE. DI SEGUITO LA PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA, GLI ORARI, LE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
FONTE PARCHILETTERARI.COM
VIII GIORNATA EUROPEA DE I PARCHI LETTERARI CON CARLO LEVI
22 E 23 OTTOBRE, ALIANO. IN OCCASIONE DELLA VIII GIORNATA EUROPEA DE I PARCHI LETTERARI, IL PARCO LETTERARIO CARLO LEVI VI INVITA A UNA GIORNATA DEDICATA AI LUOGHI, ALLE PERSONE, AI PAESAGGI E AI SAPORI DEL CRISTO SI È FERMATO A EBOLI
Spalancai una porta-finestra, mi affacciai a un balcone, dalla pericolante ringhiera settecentesca di ferro e, venendo dall'ombra dell'interno, rimasi quasi accecato dall'improvviso biancore abbagliante. Carlo Levi
Il Comune di Aliano e il Parco Letterario Carlo Levi Vi invitano per una giornata dedicata ai luoghi del Cristo si è fermato a Eboli e ai tesori di Aliano
22 e 23 ottobre. Mattino ore 10.00 - 13.00 Pomeriggio ore 15.30 - 19.00
Il Parco Letterario Carlo Levi
Nel rivivere emotivamente luoghi ed eventi descritti nel Cristo si è fermato a
Eboli si coglie nell’opera di Levi il sentimento poetico e il suo profondo
amore per la terra lucana e la sua gente. Aliano, con le sue case dalle
magiche facciate dalle cui piccole finestre, occhi stregati che sormontano
archi immensi come bocche, si spazia sull’infinita distesa delle argille aride,
ondulanti nel sole a perdita d’occhio, è un esempio di recupero e
conservazione ambientale. Il silenzio delle montagne, la solitudine dei paesi
arroccati sui monti, le infinite distese di argilla, i fiumi lenti e sornioni
della valle dell’Agri e del Sauro e ancora le leggende dei briganti, delle
fate, dei lupi mannari e delle streghe sono tutti elementi che raccontano e
suscitano nel visitatore le stesse emozioni di meraviglia e stupore provate da
Levi all’inizio del suo confino.
Il percorso prevede la visita della Casa Museo di Carlo Levi, la Pinacoteca Carlo Levi, il Museo della Civiltà contadina, il Museo Paul Russotto e la Tomba di Carlo Levi.
La casa del confino di Carlo Levi
È la casa dove visse Carlo Levi durante il periodo di confino, restaurata con
discrezione e con un approccio tecnologico: un impianto multivisione costituito
da proiettori di diapositive programmati e sintonizzati da un computer, posti
sui soffitti dei locali e che, seguendo un percorso determinato, fanno rivivere
sui muri bianchi le immagini tratte dai documenti fotografici dell’epoca, la
casa, l’orto, il cane Barone, il ritratto di Giulia, i camini, i calanchi;
immagini intervallate dalle sagome di un cavalletto, dall’ombra dei pennelli,
dalla traccia di un letto di ferro, di un tavolo da cucina, a guisa di simboli
astratti, ombre cinesi che si animano nella velocità della proiezione
multivisiva; e ancora immagini dei quadri, dei tetti, dei fanciulli, delle
strade, delle nuvole e degli orizzonti che si osservano dalla terrazza. Sono
presenti anche microfilm sulla storia contadina. Il percorso emozionale si
completa sul terrazzo della casa, dove sono stati sistemati tre angoli di
pittura che si ispirano al paesaggio circostante.
La Pinacoteca Carlo Levi
Il piccolo museo raccoglie lettere, documenti, disegni riguardanti il confino
ad Aliano, tra il 1935 e il 1936, al quale fu condannato dal regime fascista il
medico, scrittore e pittore Carlo Levi (1902-1975). Particolarmente
interessanti sono le litografie originali, donate dallo stesso Levi, del Cristo
si è fermato a Eboli. Il volume, che fu pubblicato nel 1945, riassume la sua
esperienza nel piccolo centro lucano, dove visse a contatto con la popolazione,
testimoniando la suggestiva scoperta dell’estrema miseria della civiltà
contadina del Sud.
La mostra fotografica di Mario Carbone a Palazzo De
Leo.
Una ricca rassegna di scatti di Mario Carbone, il noto fotografo che accompagnò
Levi nel 1960 durante il suo viaggio in Basilicata, organizzato in vista della
realizzazione del famoso Telero, ideato per la celebrazione del centenario
dell’Unità d’Italia e da alcuni anni esposto in Palazzo Lanfranchi a Matera.
Il museo della Civiltà contadina
"Il padrone di casa mi aveva avvertito che sarei stato spesso disturbato
dal rumore del trappeto, il frantoio che era sotto alle mie stanze; ci si
entrava dall'orto, per una porticina di fianco agli scalini che portavano in
casa. Avrebbe lavorato anche di notte, il trappeto mi aveva detto. Quando
girava la vecchia mola di pietra, trascinata in tondo da un asino bendato, la
casa tremava, e un rombo continuo saliva dal pavimento..." Situato al
piano terra della casa di Levi ospita tutto ciò che riguarda le antiche
procedure di produzione dell’olio, gli oggetti legati alla coltivazione dei
campi, alla mungitura del latte, alla produzione del formaggio, le
suppellettili. Una casa contadina originale, con letto, culla, stalla, e tanto
altro ancora. Attraverso la visita a questo museo ci si ritrova immersi nel
periodo del Confino di Levi in Aliano.
La tomba di Carlo Levi
Restaurata nel suo aspetto architettonico, con un belvedere retrostante che
denota il rapporto tra vita e morte, poiché l’affaccio è verso la casa in cui
Levi ha vissuto. Un basolato su cui sorgono due file di mattoni in cotto e una
balconata aperta sul Pollino e sui tetti del paese. Con poche varianti rispetto
a ciò che c’era prima del restauro. Un intervento che non disturba. Al centro,
una lastra di pietra bianca ricorda che lì è sepolto il torinese del sud, per
usare una felice espressione di Gigliola De Donato.
Il Museo Paul Russotto
Di origini alianesi da parte di madre, Paul Russotto, esponente
dell’espressionismo astratto americano, nasce a New York nel 1944. Si
appassiona alla pittura iscrivendosi all’Art Students League di New York. Nel
’63 apre il suo studio e comincia una proficua attività che lo vedrà esporre in
tanti paesi nel mondo, tra cui l’Italia. Nella sua espressione artistica, Paul
Russotto trae ispirazione dal passato, guardando alla pittura di Rubens,
Courbet, Cézanne, Picasso, Matisse, Mondrian, Miró, Gorky, De Kooning (di cui
diventa allievo), Pollock e ai suoi contemporanei. Ha contatti anche con molti
artisti italiani come Carla Accardi, Pietro Consagra, Giacinto Cerone, Marino
Marini e tanti altri.
Nella restaurata vecchia caserma di Aliano, dal tetto con grossi travi di
legno, le 72 opere di Russotto donate dalla famiglia sembrano nuove finestre
aperte su una modernità in contrasto con i calanchi e i tetti spioventi
dell’antico borgo celebrato da Carlo Levi che si intravedono dalle grandi porte
finestre verdi.
Info e prenotazioni
Tel. 0835 568529 0835 568038 (Comune di Aliano)
Cell. 320 2745706
E-Mail info@parcolevi.it.
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