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sabato 22 ottobre 2022

ALIANO. PARCHI LETTERARI DI BASILICATA. INVITO ALLA VISITA DEL PARCO DEDICATO A CARLO LEVI. IL MEDICO, PITTORE E SCRITTORE CHE HA LEGATO LA SUA ARTE E LA SUA VITA ALLA CITTADINA LUCANA

OGGI E DOMANI POTRETE TRASCORRERE UNA GIORNATA NEI LUOGHI, NEI PAESAGGI, CON LE PERSONE E I SAPORI DEL CRISTO SI È FERMATO A EBOLI E DEL SUO AUTORE. DI SEGUITO LA PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA, GLI ORARI, LE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE  

FONTE PARCHILETTERARI.COM

 


VIII GIORNATA EUROPEA DE I PARCHI LETTERARI CON CARLO LEVI

22 E 23 OTTOBRE, ALIANO. IN OCCASIONE DELLA VIII GIORNATA EUROPEA DE I PARCHI LETTERARI, IL PARCO LETTERARIO CARLO LEVI VI INVITA A UNA GIORNATA DEDICATA AI LUOGHI, ALLE PERSONE, AI PAESAGGI E AI SAPORI DEL CRISTO SI È FERMATO A EBOLI 

Spalancai una porta-finestra, mi affacciai a un balcone, dalla pericolante ringhiera settecentesca di ferro e, venendo dall'ombra dell'interno, rimasi quasi accecato dall'improvviso biancore abbagliante. Carlo Levi

Il Comune di Aliano e il Parco Letterario Carlo Levi Vi invitano per una giornata dedicata ai luoghi del Cristo si è fermato a Eboli e ai tesori di Aliano

22 e 23 ottobre. Mattino ore 10.00 - 13.00 Pomeriggio ore 15.30 - 19.00

Il Parco Letterario Carlo Levi
Nel rivivere emotivamente luoghi ed eventi descritti nel Cristo si è fermato a Eboli si coglie nell’opera di Levi il sentimento poetico e il suo profondo amore per la terra lucana e la sua gente. Aliano, con le sue case dalle magiche facciate dalle cui piccole finestre, occhi stregati che sormontano archi immensi come bocche, si spazia sull’infinita distesa delle argille aride, ondulanti nel sole a perdita d’occhio, è un esempio di recupero e conservazione ambientale. Il silenzio delle montagne, la solitudine dei paesi arroccati sui monti, le infinite distese di argilla, i fiumi lenti e sornioni della valle dell’Agri e del Sauro e ancora le leggende dei briganti, delle fate, dei lupi mannari e delle streghe sono tutti elementi che raccontano e suscitano nel visitatore le stesse emozioni di meraviglia e stupore provate da Levi all’inizio del suo confino.

Il percorso prevede la visita della Casa Museo di Carlo Levi, la Pinacoteca Carlo Levi, il Museo della Civiltà contadina, il Museo Paul Russotto e la Tomba di Carlo Levi.

La casa del confino di Carlo Levi
È la casa dove visse Carlo Levi durante il periodo di confino, restaurata con discrezione e con un approccio tecnologico: un impianto multivisione costituito da proiettori di diapositive programmati e sintonizzati da un computer, posti sui soffitti dei locali e che, seguendo un percorso determinato, fanno rivivere sui muri bianchi le immagini tratte dai documenti fotografici dell’epoca, la casa, l’orto, il cane Barone, il ritratto di Giulia, i camini, i calanchi; immagini intervallate dalle sagome di un cavalletto, dall’ombra dei pennelli, dalla traccia di un letto di ferro, di un tavolo da cucina, a guisa di simboli astratti, ombre cinesi che si animano nella velocità della proiezione multivisiva; e ancora immagini dei quadri, dei tetti, dei fanciulli, delle strade, delle nuvole e degli orizzonti che si osservano dalla terrazza. Sono presenti anche microfilm sulla storia contadina. Il percorso emozionale si completa sul terrazzo della casa, dove sono stati sistemati tre angoli di pittura che si ispirano al paesaggio circostante.

La Pinacoteca Carlo Levi
Il piccolo museo raccoglie lettere, documenti, disegni riguardanti il confino ad Aliano, tra il 1935 e il 1936, al quale fu condannato dal regime fascista il medico, scrittore e pittore Carlo Levi (1902-1975). Particolarmente interessanti sono le litografie originali, donate dallo stesso Levi, del Cristo si è fermato a Eboli. Il volume, che fu pubblicato nel 1945, riassume la sua esperienza nel piccolo centro lucano, dove visse a contatto con la popolazione, testimoniando la suggestiva scoperta dell’estrema miseria della civiltà contadina del Sud.

La mostra fotografica di Mario Carbone a Palazzo De Leo.
Una ricca rassegna di scatti di Mario Carbone, il noto fotografo che accompagnò Levi nel 1960 durante il suo viaggio in Basilicata, organizzato in vista della realizzazione del famoso Telero, ideato per la celebrazione del centenario dell’Unità d’Italia e da alcuni anni esposto in Palazzo Lanfranchi a Matera.

Il museo della Civiltà contadina
"Il padrone di casa mi aveva avvertito che sarei stato spesso disturbato dal rumore del trappeto, il frantoio che era sotto alle mie stanze; ci si entrava dall'orto, per una porticina di fianco agli scalini che portavano in casa. Avrebbe lavorato anche di notte, il trappeto mi aveva detto. Quando girava la vecchia mola di pietra, trascinata in tondo da un asino bendato, la casa tremava, e un rombo continuo saliva dal pavimento..." Situato al piano terra della casa di Levi ospita tutto ciò che riguarda le antiche procedure di produzione dell’olio, gli oggetti legati alla coltivazione dei campi, alla mungitura del latte, alla produzione del formaggio, le suppellettili. Una casa contadina originale, con letto, culla, stalla, e tanto altro ancora. Attraverso la visita a questo museo ci si ritrova immersi nel periodo del Confino di Levi in Aliano.

La tomba di Carlo Levi
Restaurata nel suo aspetto architettonico, con un belvedere retrostante che denota il rapporto tra vita e morte, poiché l’affaccio è verso la casa in cui Levi ha vissuto. Un basolato su cui sorgono due file di mattoni in cotto e una balconata aperta sul Pollino e sui tetti del paese. Con poche varianti rispetto a ciò che c’era prima del restauro. Un intervento che non disturba. Al centro, una lastra di pietra bianca ricorda che lì è sepolto il torinese del sud, per usare una felice espressione di Gigliola De Donato.

Il Museo Paul Russotto
Di origini alianesi da parte di madre, Paul Russotto, esponente dell’espressionismo astratto americano, nasce a New York nel 1944. Si appassiona alla pittura iscrivendosi all’Art Students League di New York. Nel ’63 apre il suo studio e comincia una proficua attività che lo vedrà esporre in tanti paesi nel mondo, tra cui l’Italia. Nella sua espressione artistica, Paul Russotto trae ispirazione dal passato, guardando alla pittura di Rubens, Courbet, Cézanne, Picasso, Matisse, Mondrian, Miró, Gorky, De Kooning (di cui diventa allievo), Pollock e ai suoi contemporanei. Ha contatti anche con molti artisti italiani come Carla Accardi, Pietro Consagra, Giacinto Cerone, Marino Marini e tanti altri.
Nella restaurata vecchia caserma di Aliano, dal tetto con grossi travi di legno, le 72 opere di Russotto donate dalla famiglia sembrano nuove finestre aperte su una modernità in contrasto con i calanchi e i tetti spioventi dell’antico borgo celebrato da Carlo Levi che si intravedono dalle grandi porte finestre verdi.

Info e prenotazioni
Tel. 0835 568529 0835 568038 (Comune di Aliano)
Cell. 320 2745706
E-Mail info@parcolevi.it.

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