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sabato 8 ottobre 2022

POLICORO. UNA PASSEGGIATA PER LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DEL TUMORE AL SENO METASTATICO

 L’EVENTO, IN PROGRAMMA PER DOMANI, DALLE ORE 11, CON RADUNO IN PIAZZA ERACLEA, È ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE ABRCADABRA E DAL COMUNE CON LO SCOPO DI INFORMARE L’OPINIONE PUBBLICA SULLE MUTAZIONI GENETICHE BRCA 1 E BRCA 2. QUELLE PER CUI L’ATTRICE ANGELINA JOLIE SI SOTTOPOSE NEL 2013 ALL’ASPORTAZIONE PROFILATTICA DEI SENI. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

POLICORO – Una passeggiata per sensibilizzare l’opinione pubblica a definire percorsi dedicati alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura dei tumori eredo-familiari, in particolare del Tumore al seno metastatico. L’evento è organizzato dall’associazione onlus aBRCAdabra e dal comune jonico in occasione della “TSM- Seconda giornata nazionale di sensibilizzazione” di questa patologia oncologica. In programma, il raduno, dalle ore 11, in piazza Eraclea e poi la passeggiata per le principali vie della città. In piazza anche un banchetto informativo della aBRCAdabra. Ma cos’è il Tumore al seno metastatico? Si tratta di una malattia che presenta caratteristiche molto differenti dal tumore al seno in stadio iniziale. Da qui la dedica di una “Giornata” a questa patologia, come già fatto da altri Paesi, in data 13 ottobre. Oltre 37 mila pazienti donne e, anche se in percentuale minima, uomini, vivono questa condizione. Così, l’associazione Europa Donne: “Grazie alle terapie moderne, il tumore al seno metastatico è divenuto in molti casi una malattia cronica. Alle pazienti deve essere garantita una qualità di vita tale da consentire lo svolgimento delle principali attività quotidiane. Tuttavia, è necessaria una maggiore attenzione da parte delle istituzioni”. Di fatto, il TMS colpisce i portatori di mutazioni genetiche BRCA 1 e BRCA 2. E l’associazione aBRCAdabra è la prima nata su scala nazionale, con referenti anche in Basilicata, per sostenere tutti i portatori di tali mutazioni e le loro famiglie. Ma quali scopi si prefigge? Ecco la risposta tratta dal sito internet della onlus: “L’associazione collabora con sanitari ed istituzioni per promuovere la corretta informazione sui tumori BRCA associati.
Si prefigge quindi lo scopo di:
– individuare e supportare la popolazione a più alto rischio oncogenetico;
– definire percorsi dedicati alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura dei tumori eredo-familiari, in centri altamente specializzati per le malattie ereditarie, le Breast Unit e i centri dedicati al carcinoma ovarico, in cui venga favorita la completa presa in carico delle famiglie ad alto rischio, mettendo al centro del percorso la persona portatrice di mutazione BRCA;
– sostenere la ricerca scientifica.

Alcune mutazioni genetiche, infatti, predispongono ad un’elevata percentuale di sviluppo del cancro al seno e all’ovaio, generalmente in età molto giovane e con forme particolarmente aggressive e sono responsabili della maggior parte dei tumori eredo-familiari. Le percentuali di cui parliamo vanno dal 50 ad oltre l’80%, contro il 10% circa della popolazione femminile non mutata.

Tra le mutazioni note troviamo quelle dei geni BRCA1 e BRCA2, scoperte la prima volta negli anni ’90, mentre molte altre sono probabilmente ancora da individuare.
La popolarità del gene BRCA si ha soprattutto nel 2013 in seguito alla scelta dell’attrice Angelina Jolie, di sottoporsi ad una mastectomia profilattica, per ridurre il più possibile il rischio di malattia, seguita 2 anni dopo dall‘asportazione di tube ed ovaie”.

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