“CARO PRESIDENTE E CARO ASSESSORE, SAPETE CHE CI SONO MIGLIAIA DI
FAMIGLIE LUCANE LE CUI RESIDENZE NON SONO SERVITE DALLA RETE DEL GAS METANO?
ESSE VIVONO NELLE CAMPAGNE DEL METAPONTINO E DELLA REGIONE. PENALIZZATE DUE
VOLTE: SENZA RETE E SENZA BONUS GAS. OCCORRE RIMEDIARE ALLA DISEGUAGLIANZA:
COME? SI VARI IL BONUS ENERGETICO COME HANNO FATTO I COMUNI DELLA VALD’AGRI”.
RISPONDERANNO BARDI E LATRONICO? INTANTO CHI E’ IN QUESTA SITUAZIONE SCRIVA QUI
UN COMMENTO. LO INVIEREMO A CHI DI DOVERE. DI SEGUITO LA NOSTRA LETTERA DI NATALE A BARDI E LATRONICO
Caro presidente Vito Bardi e caro assessore alle attività produttive Cosimo Latronico,
vi scrivo queste poche righe in occasione del santo Natale sperando che le festività portino buoni risultati. Per chi? Per le persone che mi hanno scritto su Facebook o Wathsapp o Messanger o chiamato al telefono in merito al bonus gas. Vedete, i lucani hanno molto apprezzato quella che voi avete chiamato “la rivoluzione dell’autosufficienza energetica” tra gas a zero euro e bando per i non metanizzati. Ed anch’io pensavo che la vostra iniziativa fosse esaustiva per tutti.
Invece, non è così. Una signora di Tinchi di Pisticci mi ha spiegato che lei vive in campagna, in affitto, e che il padrone di casa non vuole sentir parlare di domanda per impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili. Un caso isolato? “No – ha continuato la mia interlocutrice – le assicuro che la questione interessa migliaia e migliaia di famiglie che vivono nelle campagne e che cucinano e riscaldano la loro casa, spesso in fitto, con legna, pellet, bomboloni e bombole di gpl”. Ed in effetti, caro presidente e caro assessore, è proprio così. Sono migliaia quelli che vivono in case rurali in affitto o, spesso, da ristrutturare che, pertanto, non possono o non vogliono per tante ragioni accedere al bando per i non metanizzati. Ed anche se vi accedessero: quanto tempo ci vorrà per la realizzazione degli impianti? E basterà il fondo perduto da voi assicurato?
Senza novità per questi cittadini che spendono cifre folli per pellet e bombole di gas l’inverno sarà un dramma. Ancora la signora di Tinchi: “Una busta di pellet da 15 kg costava a febbraio scorso 5 euro, ora costa 15. E la bombola di gpl da 25 kg usata per cucina e acqua calda costa 62 euro. Poco tempo fa costava 52. Come fare? Perché noi non dobbiamo ricevere alcun aiuto dalla Regione? Non siamo anche noi cittadini lucani?”
Già. Caro presidente e caro assessore, la vostra “rivoluzione” non si fa escludendo chi, a questo punto, è penalizzato due volte: la prima perché non ha la rete del metano, la seconda perché non ha il bonus gas. E nelle campagne vive la parte meno facoltosa della società, agricoltori già gravati dalla crisi del comparto, braccianti, extracomunitari. E voi avete scelto di dare il gas gratis a tutti i lucani, a prescindere dal loro reddito. Perché non far partecipare, allora, tutti? Come?
Trasformando il bonus gas in bonus energia. Come hanno fatto il Comune di Viggiano e gli altri della Vald’Agri varando il loro 𝗕𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗘𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼. Bonus energetico, non bonus gas. A Viggiano e dintorni tutti saranno interessati dagli incentivi. Pur se non collegati alla rete metano. Perché in quegli 11 Comuni sì e nel resto della regione no? I “soloni” che avete negli uffici sapranno calcolare la spesa per riscaldamento, acqua calda, cucina, di una casa, ad esempio, di 60 metri quadrati? Da qui il calcolo del contributo. Ma basterebbe informarsi delle procedure, umilmente, dal sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala. Così, veramente, tutti i lucani potranno usufruire dei proventi del bene petrolio estratto dalle viscere della nostra terra. La Basilicata, infatti, è di tutti.
In attesa di una vostra positiva risposta invio cortesi saluti con auguri di
Buon Natale e Buon 2023.
Sono Centonze Nicola di Scanzano Jonico ed anche io quando ci fu il bando bonus gas avevo capito che i nostri governanti avevano preso un abbaglio e quindi per i residenti in campagna hanno optato per il fotovoltaico, ma io quando mi riscaldo nel 2030 finché non viene approvata la domanda è con tutta la burocrazia che c’è forse nel 2050? Non ci voleva un genio per capire che era una gran “sola”!
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