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domenica 18 dicembre 2022

SANITA’ DI BASILICATA. NUOVA INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA

NOMINE NEL REPARTO DI NEONATALOGIA ALL’OSPEDALE SAN CARLO DI POTENZA. IN OTTO A PROCESSO TRA CUI GLI EX DIRETTORI GENERALI MASSIMO BARRESI E ROCCO MAGLIETTA E L'EX E L’ATTUALE PRIMARIO DEL REPARTO, CAMILLA GIZZI E SIMONA PESCE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE RAINEWS.IT

NOMINE NEONATOLOGIA, IN 8 A PROCESSO

RINVIATI A GIUDIZIO GLI EX VERTICI DELL'AOR "SAN CARLO", MEDICI E UNA EX DIRIGENTE DELL'UFFICIO DEL PERSONALE

LINDA DORIGO

Otto rinvii a giudizio per presunti favoritismi nelle carriere di alcuni medici del reparto di Neonatologia dell'ospedale “San Carlo” di Potenza, a discapito di altri. Nel mirino sono finiti, tra gli altri, gli ex direttori generali Massimo Barresi e Rocco Maglietta, e l'ex e l'attuale primario del reparto, Camilla Gizzi e Simona Pesce.

Alla base delle accuse a vario titolo di abuso d'ufficio e falso, c'è la denuncia del medico Giulio Strangio, in servizio nel reparto fino al 2020. Le nomine sarebbero avvenute in violazione delle procedure previste dalla legge. L'ex primario Gizzi avrebbe, infatti, indicato la Pesce come vicaria nel 2017 e 2018, "in assenza di una valutazione comparativa" con Strangio, che originariamente era già stato nominato vicario.

Manovre che avrebbero compromesso le aspirazioni del medico, il quale sostiene di essere stato estromesso, nel 2017, anche dalla corsa all'incarico di direttore facente funzioni nel reparto di Pediatria di Melfi, a favore del collega Saverio De Marca. Di qui le accuse allo stesso De Marca, all'ex direttore generale Rocco Maglietta, all'ex direttore sanitario Antonio Picerno, e all'ex direttore amministrativo dell'ospedale Maddalena Berardi.

Sotto accusa anche l'assegnazione della direzione della Neonatologia del “San Carlo”, a febbraio 2019, a Nicola Di Lascio, primario di Pediatria dell'ospedale di Lagonegro.

Anche in questo caso, dopo le dimissioni della Gizzi e la revoca della nomina a vicario della Pesce, le aspirazioni di Strangio sarebbero state ignorate. E l'aver negato che Strangio avesse segnalato il suo interesse alle nomine, ha portato alle accuse di falso per Barresi, Picerno, Berardi, e l'ex dirigente dell'ufficio del personale Patrizia Vinci. L'inizio del dibattimento è stato fissato al 2 marzo.

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