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martedì 13 dicembre 2022

REGIONE BASILICATA. LA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DELLA GIUNTA GUIDATA DA VITO BARDI PRESENTATA DALLE OPPOSIZIONI È STATA RESPINTA

SERVIVANO 11 VOTI FAVOREVOLI, NE SONO ARRIVATI NOVE. DIECI QUELLI CONTRARI. BARDI, QUINDI, RIMANE IN SELLA. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE  

L'INTERVENTO DI VITO BARDI IN CONSIGLIO REGIONALE

POTENZA- La mozione di sfiducia presentata dalla minoranza (IV, Azione, Pd, M5s, più gli ex leghisti Massimo Zullino e Giovanni Vizziello) in Consiglio regionale nei confronti della Giunta presieduta da Vito Bardi (centrodestra) è stata respinta. Il documento, al termine di oltre 6 ore di dibattito, con scontri accesi e “testa a testa” tra le parti, in cui sono intervenuti quasi tutti i Consiglieri regionali, ha ottenuto 9 voti favorevoli e 10 contrari (assente Gino Giorgietti, gruppo misto). Occorrevano 11 sì per l’approvazione.

Attorno alle 18 le conclusioni di Bardi: “Dibattito inutile. Mi sarebbe piaciuto un confronto sulle cose da fare. Sorrido quando il centrosinistra che ci ha preceduti ci chiede in 3 anni e mezzo, con 2 di pandemia, di risolvere tutti i problemi della Basilicata. Non si può dimenticare il passato. Questioni pretestuose sollevate dalla minoranza. Abbiamo varato provvedimenti e un Piano strategico regionale importanti. Pure nell’accordo con le compagnie petrolifere, migliorativo rispetto al passato, è stato attaccato. Siamo indirizzati alla autosufficienza energetica. Siamo a oltre 5 milioni di richieste dei cittadini non metanizzati. In 30 anni la sinistra ha monopolizzato tutto. E una parte della Basilicata è andata via. I lucani non vogliono tornare indietro. Il periodo dello Stato Regione è finito. Decideranno i cittadini se tornare indietro o continuare nel cambiamento da noi rappresentato”. Il governatore in carica, quindi, può programmare il futuro della sua coalizione ritornata compatta, almeno per il voto sulla citata mozione, con il ritorno di Rocco Leone e Francesco Piro (che, però, non ha partecipato alla votazione). Da domani, tuttavia, vi sono già alcune grane che Bardi dovrà risolvere: il rinnovo delle commissioni consiliari e la nomina del responsabile dell’assessorato all’agricoltura retto da Francesco Cupparo, dimissionario per i postumi della maxinchiesta sulla Regione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Basilicata. Ma questi sono problemi, appunto, di domani.

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