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giovedì 1 giugno 2023

PERICOLO PESTE SUINA AFRICANA ANCHE IN BASILICATA. ALTO RISCHIO PER GLI ALLEVAMENTI DI MAIALI DELLA NOSTRA REGIONE DOPO I CASI REGISTRATI IN CAMPANIA, NEL CONFINANTE VALLO DI DIANO. LA MALATTIA È TRASMESSA DAI CINGHIALI

MUOVIAMO TURSI, GIA’ DAL 23 MAGGIO SCORSO, ED ORA LA COLDIRETTI BASILICATA HANNO CHIESTO INTERVENTI CONCRETI ALLA REGIONE PER IMPEDIRE IL DIFFONDERSI DEL CONTAGIO. DI SEGUITO LA NOTIZIA  INTEGRALE

FONTE YOUTUBE-PRIMATIVVU


FOTO GREENREPORT.IT

FOTO REGIONE BASILICATA

FONTE MUOVIAMO TURSI

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA

ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ

ALL’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE

ALL’ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA

ALL’ASL DI POTENZA

ALL’ASL DI MATERA

AL PREFETTO DI POTENZA

AL PREFETTO DI MATERA

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI POTENZA

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MATERA                                                    

OGGETTO: EMERGENZA PESTE SUINA AFRICANA IN PROVINCIA DI SALERNO

Il sottoscritto Antonio Di Matteo, nato a Stigliano il 20/03/1989, residente a Tursi in via M. Capitolo n. 1, Consigliere comunale di MuoviAmo Tursi,

VISTA la nota, diffusa da alcuni agricoltori sui social network, emessa dalla Giunta Regionale della Campania, Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali avente oggetto “Emergenza PSA” a firma della Direttrice Dott.ssa Maria Passari, riportante data 22/05/2023 protocollo generale PG/2023/0263548, inviata alle associazioni venatorie e alle ATC di riferimento;

VISTO CHE   nella nota appena citata viene dichiarato “il rinvenimento di n. 5 carcasse di cinghiale risultate positive per la PSA ai controlli di 1° livello” ed inoltre “attesa la valenza emergenziale di tali rinvenimenti, si chiede a Codeste spettabili associazioni venatorie… di svolgere un attento monitoraggio del territorio… dell’areale interessato che al momento sembra delimitato ai territori dei comuni di Buonabitacolo, Casalnuovo, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Padula, Sanza e Sassano”;

CONSIDERATO CHE i Comuni elencati nella nota presentano territori direttamente confinanti a quelli della Regione Basilicata e con ampie zone di territorio montuoso e ricoperto da vegetazione boschiva con un facile passaggio di cinghiali da una parte all’altra del confine amministrativo regionale.

Tanto premesso e considerato,

CHIEDE

Di verificare la veridicità dell’atto citato in premessa prendendo contatti con gli uffici della Regione Campania;

Nel caso di accertata veridicità, di istituire un tavolo di crisi permanente che monitori gli avvenimenti e prenda immediati provvedimenti per evitare il passaggio di cinghiali ammalati dai territori della Campania a quelli della Basilicata;

Che venga realizzato un censimento di tutte le aziende suinicole e la predisposizione di un piano di isolamento al fine di garantire le attività produttive delle stesse;

Di stanziare risorse finanziarie per un programma di abbattimento di cinghiali su tutto il territorio regionale, con tutti i mezzi consentiti dalla legge, al fine di ridurre le occasioni di contagio della PSA.

TURSI, LÌ 23/05/2023

ANTONIO DI MATTEO - CONSIGLIERE COMUNALE DI MUOVIAMO TURSI

 

FONTE COLDIRETTI BASILICATA

PESTE SUINA: COLDIRETTI BASILICATA “INTERVENIRE DOPO CASI NEL SALERNITANO”

Intervenire immediatamente per evitare che l'epidemia allarghi l'area di incidenza, con il rischio di interessare anche i comuni lucani della Val d'Agri. E' l'invito rivolto dalla Coldiretti lucana alla Regione Basilicata all'indomani dell'emergenza di peste suina che ha già fatto registrare casi nel Vallo di Diano, in particolare tra Sanza e Montesano sulla Marcellana, e che ha portato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a firmare un'ordinanza per l’istituzione della zona infetta in 17 comuni limitrofi all'area dove è stata accertata la presenza di 13 carcasse di cinghiali positivi alla peste suina. “Bisogna attivarsi e farlo pure in fretta - spiega il presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – attivando delle misure straordinarie che incrementino gli abbattimenti di cinghiali, dando attuazione alla recente modifica della legge 157. Non c’è davvero più tempo da perdere, perchè il rischio a cui sono potenzialmente esposti l’intero comparto e la filiera suinicola lucani è davvero alto. Per questo chiediamo al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, all'assessore alla Sanità, Francesco Fanelli, e all'assessore all'Agricoltura, Alessandro Galella, di attivare un tavolo che individui misure che circoscrivano l'emergenza evitando la sua propagazione anche agli allevamenti della Basilicata. E poi è necessario nei limiti della normativa evitare di colpire con misure restrittive i comuni lucani”. La Coldiretti lucana evidenzia come maiali e cinghiali sani possono contagiarsi tramite contatto con animali ammalati. “Come ricordato nei giorni scorsi dal commissario nazionale per la peste suina Vincenzo Caputo – aggiunge Pessolani – ci vorranno tre anni almeno per l’eradicazione della peste suina africana, per questo bisogna che le istituzioni collaborino tra di loro. Serve tolleranza zero per i cinghiali nei centri abitati e un coinvolgimento sempre più diretto dei sindaci. Noi di Coldiretti siamo pronti a collaborare” conclude Pessolani.

POTENZA 1 GIUGNO 2023

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