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“𝐔𝐧 𝐠𝐫𝐢𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐚𝐬𝐢𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚: 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐩𝐫𝐞𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐟𝐨𝐥𝐤𝐥𝐨𝐫𝐞, 𝐢 𝐥𝐮𝐜𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨, 𝐝𝐢𝐠𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐫𝐚𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞. L’intervento di 𝐌𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐧𝐨𝐫 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐒𝐢𝐫𝐮𝐟𝐨, arcivescovo di Acerenza, durante l’omelia per San Rocco a Tolve, coglie il nucleo di una questione politica centrale: il rapporto tra risorse pubbliche e priorità di sviluppo territoriale”. Lo ha dichiarato l’on. Arnaldo Lomuti, portavoce regionale del M5s, aggiungendo: “La Basilicata presenta un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 40% e un calo demografico del 15% nell’ultimo decennio. In questo contesto, i 𝟏𝟎𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐞𝐮𝐫𝐨 stanziati dalla 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐨 𝐚 𝐓𝐨𝐥𝐯𝐞 diventano emblematici di una distorsione delle priorità. Ancora più stridente appare questa generosità se confrontata con la chiusura mostrata dallo stesso Sindaco che, poche settimane fa, ha respinto una mozione di solidarietà per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Centomila euro di retorica solidale che nasconde un’evidente ipocrisia politica.
I fondi PNRR destinati alla Basilicata ammontano a 1,2 miliardi di euro, ma il collegamento Potenza-Bari richiede ancora tre ore per 150 chilometri e l’ospedale San Carlo registra liste d’attesa superiori alla media nazionale. Sono questi i parametri sui quali misurare l’efficacia dell’azione di governo regionale, non le passerelle celebrative.
La distinzione tra politiche di consenso immediato e sviluppo sostenibile è cruciale: le prime generano visibilità mediatica senza modificare le condizioni strutturali, le seconde richiedono investimenti pluriennali e risultati misurabili. Il Movimento 5 Stelle ha proposto il potenziamento del distretto agroalimentare, hub logistici strategici e centri universitari innovativi: proposte rimaste inevase.
La questione assume particolare rilevanza nel dibattito europeo sui fondi di coesione, con la Commissione che richiama le regioni meridionali sulla qualità degli investimenti. L’emigrazione di oltre 𝟖.𝟎𝟎𝟎 𝐮𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟑𝟓 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐢 rappresenta un impoverimento del capitale umano che nessuna festa patronale può compensare.
L’alternativa esiste ed è concreta: trasformare la Basilicata in un laboratorio di sviluppo sostenibile che valorizzi le risorse naturali e paesaggistiche senza compromettere l’ambiente, che punti sull’innovazione tecnologica applicata all’agricoltura e al turismo, che costruisca reti infrastrutturali moderne per attrarre investimenti produttivi.
Questo richiede una classe dirigente capace di visione strategica, non di gestione ordinaria. Richiede il coraggio di scelte impopolari nel breve termine ma necessarie per il futuro. Richiede, soprattutto, l’abbandono di una concezione della politica come distribuzione di benefici occasionali in favore di una progettazione sistematica dello sviluppo territoriale.
Le parole dell’arcivescovo Sirufo rappresentano un contributo prezioso al dibattito pubblico regionale. Spetta ora alle forze politiche raccogliere questa sollecitazione, traducendola in proposte concrete e verificabili. La Basilicata – ha concluso Lomuti - merita una politica all’altezza delle sue potenzialità”.




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