PRONTA LA REPLICA ALLE OPPOSIZIONI DEL SINDACO ENRICO BIANCO E DEL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA GIUSEPPE FERRARA. BIANCO: “NOMINA DETTATA DALLA PROFESSIONALITA’ DEL CANDIDATO E NEL RISPETTO DELLE DIRETTIVE DELL’ANAC. E NON MI RISULTANO AFFIDAMENTI DIRETTI DI INCARICHI E LAVORI PUBBLICI”. FERRARA: “TONIA SOLLAZZO NOMINATA DAL SINDACO ENRICO MASCIA A PRESIDENTE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE NEL 2017 ERA INCOMPATIBILE PINCA NO”. DI SEGUITO L’ARTICOLO INTEGRALE
POLICORO – “La nomina del dottor Marco Gorgoni Pinca a presidente del Nucleo di valutazione sulle performance dei dirigenti è stata decisa da me sulla scorta della professionalità del candidato”. Lo ha dichiarato il sindaco Enrico Bianco dopo la diffusione di un comunicato molto polemico delle opposizioni sulla nomina di Pinca, già consigliere comunale 2012-2017 e candidato non eletto nelle amministrative del giugno scorso a presidente del Nucleo di valutazione delle performance dei dirigenti. Incarico, lo ricordiamo, per cui è prevista una indennità annua di 3.500 euro. Sulla questione, inoltre, è intervenuto anche il consigliere comunale Giuseppe Ferrara, chiamato in ballo per la sua opposizione alla nomina a presidente dello stesso Nucleo di Tonia Sollazzo operata nel 2017 dall’allora sindaco Enrico Mascia. Sollazzo, dopo le prese di posizione di Ferrara, si dimise. Ma ecco ancora Bianco: “Pinca è commercialista, consulente del lavoro e membro del direttivo provinciale dell’Ordine dei commercialisti. Quanto a professionalità, quindi, non si discute. Poi, delle domande pervenute solo 4 erano di professionisti di Policoro. Da qui la mia scelta. E il dottor Pinca non è incompatibile secondo i criteri stabiliti dall’Anac (Autorità nazionale anti corruzione). Quanto agli affidamenti diretti di incarichi e lavori pubblici non me ne risultato affatto. A parte che sono compiti degli Uffici mi risulta che sono stati tutti effettuati, sinora, tramite il portale Mepa Consip. Tutto qui”. Ed ecco Ferrara: “Sollazzo era incompatibile con le direttive Anac in quanto componente del direttivo di un partito, il Pd, e non in quanto candidata non eletta. Perciò si dimise dopo le mie proteste. Se i consiglieri della minoranza, tutti molto preparati politicamente, ritengono che anche Pinca sia incompatibile presentino i loro ricorsi come per legge e non affidassero le loro esternazioni ad un comunicato stampa che lascia il tempo che trova”.
Nessun commento:
Posta un commento