AD UN MESE DAL PRESIDIO H24 DAVANTI ALLA REGIONE NUOVA PROTESTA DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FOTO COMITATO TIS 21/5/2018 USB FACEBOOK |
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POTENZA – In corteo ad un mese dall’apertura di una vertenza durissima, con un presidio giorno e notte, h24, in una tenda, al freddo e al gelo, davanti al palazzo del potere regionale, quello della Regione Basilicata. Una Regione, sinora, sorda a quella che è la rivendicazione più importante: la stabilizzazione. Così, i lavoratori delle platee Rim e Tis aderenti ai sindacati di base Usb e Cub sono scesi, oggi, di nuovo in piazza. Da via del Gallitello sono arrivati sotto al palazzo della presidenza della Regione Basilicata. Qui si sono vissuti momenti di tensione. Una lavoratrice ha accusato un malore tanto da richiedere l’intervento, risolutivo, del 118. Ma quali sono le ragioni della protesta? Usb e Cub: “Ad un mese esatto dall’inizio del presidio dal Presidente Bardi non è giunta alcuna comunicazione di incontro e nessun chiarimento in merito alla previsione di un piano occupazionale, a cominciare dalla informativa relativa ai possibili posti che potrebbero essere coperti negli enti sub regionali così come da lui stesso prospettato nell’incontro del 6 gennaio.
Intanto l’assessorato alle attività produttive (retto da Alessandro Galella, ndr) continua a dar corso al progetto fumoso dei tirocini presso enti del terzo settore. Un ulteriore grande bluff”.
Insomma, stabilizzazione cercasi per dire stop al lavoro precario a vita per i 1800 dipendenti Rim e Tis degli enti locali della Basilicata. Lavoratori che percepiscono uno stipendio, si fa per dire, di 550/580 euro al mese inferiore, addirittura, al reddito di cittadinanza.
Il presidio davanti alla Regione continuerà ad oltranza.
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