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giovedì 30 marzo 2023

POLICORO. ANNUNCIO SHOCK: “CHIUDERÒ IL CENTRO DIALISI SM2. CON LA DELIBERA APPROVATA DALLA REGIONE BASILICATA, INFATTI, LA SANITA’ PRIVATA ACCREDITATA E’ AFFOSSATA. LA NOSTRA VERTENZA SI RIAPRE OGGI”. LO HA DICHIARATO ENZO BASENTINI, TITOLARE DEL CENTRO DIALISI CONVENZIONATO SM2 CON STRUTTURE A POTENZA E, APPUNTO, POLICORO

E PENSARE CHE IN GIORNATA L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE, FRANCESCO FANELLI, AVEVA ANNUNCIATO: “TROVATO UN PUNTO DI INCONTRO NELLA VERTENZA CON LA SANITÀ PRIVATA”. DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI BASENTINI E QUELLE DI FANELLI  

POLICORO. L'APERTURA DEL CENTRO DIALISI SM2, 8 SETTEMBRE 2016

POLICORO. CENTRO DIALISI SM2

ENZO BASENTINI (FOTO LE CRONACHE LUCANE)

FRANCESCO FANELLI

POLICORO – Enzo Basentini, titolare del Centro dialisi Sm2, con una sede anche a Potenza, ha un diavolo per capello. Gli avevamo telefonato per conoscere il suo parere sul comunicato diramato in giornata dall’assessore alla salute della Regione Basilicata, Francesco Fanelli: “Trovato un punto di incontro nella vertenza con la sanità privata”. “Ma quale punto di incontro – ha urlato Basentini! La nostra vertenza si riapre oggi. Io chiuderà il centro dialisi di Policoro, per 15 posti, 45 trattamenti dialitici al giorno. Sono costretto a licenziare 12 dipendenti. Il budget assegnato alla Sm2 per il 2023 con la delibera approvata dalla Regione, infatti, è di 800mila euro contro il 1.200.000 dello scorso anno. Come faccio a pagare fornitori, dipendenti, materiale? Mi dispiace ma dopo 7 anni sarà costretto a chiudere Policoro. Senza se e senza ma. Rimarrà aperta solo la sede di Potenza”. Ma, abbiamo obiettato, l’assessore Fanelli solo poche ore fa… Basentini: “La realtà è quella che le ho esposto. La vertenza si riapre oggi. Siamo in rivolta. Intendiamo andare ad occupare l’ufficio dell’assessore Fanelli. Inoltre, stiamo facendo stampare 10mila manifesti da affiggere in tutta la Basilicata in cui diciamo agli assistiti che la Giunta guidata da Vito Bardi ha affossato la sanità in Basilicata”.

 

FONTE UFFICIO STAMPA GIUNTA REGIONALE

FANELLI SU VERTENZA SANITA’ PRIVATA

“Posso con soddisfazione dichiarare che abbiamo trovato un punto di incontro nella vertenza con la sanità privata; grazie al lavoro e all’impegno costante degli uffici della Direzione Generale per la Salute e Politiche della Persona e alla cooperazione delle strutture private accreditate, abbiamo raggiunto una soluzione che mi auguro possa garantire, da qui in avanti, un metodo di lavoro strutturato nel recupero delle liste d’attesa e possa scongiurare il ripetersi di situazioni incresciose per tutti, in primis per i cittadini lucani”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, in seguito all’approvazione in Giunta regionale dei budget di spesa per le strutture private accreditate per la specialistica ambulatoriale.
“Si tratta di un provvedimento molto importante che stabilisce l’applicazione del criterio della produzione dell’anno 2022 di cui alla proposta delle associazioni di categoria, quale parametro di riferimento per la definizione, per gli anni 2023 e 2024, del budget delle strutture private contrattualizzate con il SSR per le prestazioni di specialistica ambulatoriale ex art.25 legge n.833/1978 - ha spiegato l’assessore Fanelli -. Le novità sono dunque due: al fine di assicurare l’erogazione delle prestazioni, il criterio di produzione del 2022 sarà applicato su due anni e non più solo su uno come solitamente avveniva; in aggiunta si stabilisce che i budget vengano assegnati con cadenza mensile per le prestazioni erogate ai cittadini residenti in Basilicata e con cadenza semestrale per le prestazioni erogate ai cittadini residenti in altre regioni. In tal modo diamo la possibilità alle strutture private di organizzarsi e di poter lavorare nell’ottica di una programmazione economica solida. Le risorse stanziate - ha concluso l’assessore - sono quelle di cui al Tetto di spesa regionale per l’assistenza specialistica ambulatoriale definito dal DL n.95/2012 e smi e previa approvazione del fabbisogno sanitario e del Piano socio sanitario regionale, saranno ripartite, con successivo provvedimento, eventuali ulteriori risorse regionali”.

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