IL LAVORO DI UN MONTALBANESE DOC, COME PETROCELLI, NOTO ATTORE, POETA E SCRITTORE, SU UN ALTRO MONTALBANESE DOC, MIELE, A CUI È INTITOLATO IL VIALE CHE PORTA AL PAESE. UN LIBRO CHE È UN ATTO D’AMORE PER LA CITTÀ NATIA E LA STORIA E CHE È UN URLO CONTRO LA GUERRA CHE DISTRUGGE VITE E SENTIMENTI. DI SEGUITO LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME DA PARTE DELL'EDITORE TREDITRE
FONTE TREDITRE EDITORI.IT
LA PATRIA GUARDA ALTROVE
DESCRIZIONE:
LA PATRIA GUARDA ALTROVE FRUSTRAZIONE E PASSIONE SULLE TRACCE DEL SOTTOTENENTE ARMANDO MIELE
PREFAZIONE DELLO STORICO CARMELO ALBANESE - PRESENTAZIONE DI MARCO GRASSI - VICEPRESIDENTE NAZIONALE ANEI. CON IL PATROCINIO NON ONEROSO DI ANEI - ASSOCIAZIONE NAZIONALE EX INTERNATI
Armando Miele è uno degli 800.000 soldati italiani catturati e inviati in Germania dopo l’8 settembre del ’43. Antonio Petrocelli si è imbattuto in questo nome una brumosa notte di febbraio quando si è ritrovato davanti al monumento ai caduti del suo paese, Montalbano Jonico (Matera). In una lapide, ultimo in basso inciso questo nome. Si è chiesto in quel momento come mai proprio a questo soldato è stato intitolato il viale che porta al paese. In quello stesso momento è nato in lui un forte desiderio di trovare una risposta, si è perciò buttato a capofitto in una ricerca durata quasi dieci anni durante la quale ha incontrato non poche difficoltà nell'ottenere documenti originali o anche la sola possibilità di consultarli. Grazie anche alla vastissima bibliografia consultata, alla passione con cui ha affrontato l'avventura e nonostante la frustrazione per non aver potuto, a volte, nemmeno visionare documenti che avrebbero potuto “parlare”, riesce a farci percepire sentimenti e sensazioni dei soldati nella sua lunga ricerca di Armando, uno dei 50.000 mai tornati in patria.
Dalla Prefazione di Carmelo Albanese
Avvalendosi delle doti artistiche e intellettuali di cui dispone, rimanendo sempre comunque ancorato ai contesti reali che la ricerca storica ha nel tempo tratteggiato, Petrocelli osserva e ci mostra il sottotenente Miele, talvolta interrogandosi e talvolta descrivendoci il proprio punto di vista. La lettura del saggio diventa in tal modo un vero e proprio viaggio immersivo in una vicenda storica eroica e oltremodo tragica, ma anche nel concreto farsi della ricerca e della ricostruzione di essa. Un viaggio nel quale l’autore ci accompagna e ci coinvolge, (…) per lasciarci realizzare, al termine del percorso, che in fondo protagonista del racconto è anche lui – la sua memoria, il suo sentire e la sua umanità –, già da quella notte di febbraio tra le vie di Montalbano Jonico.
Nessun commento:
Posta un commento