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domenica 26 marzo 2023

MATERANO. IL PIANO DI EMERGENZA DI PREFETTURA E UFFICIO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE. LE OSSERVAZIONI DI NO SCORIE E MED NO TRIV

“NON OPPORTUNAMENTE VALUTATI I RISCHI SU ABBASSAMENTO DEL SUOLO PER ESTRAZIONI PETROLIFERE E D’ACQUA; ESPLOSIONE-INQUINAMENTO POZZI GAS/PETROLIO/METANODOTTI ED OLEODOTTI; PRODUZIONE DI REFLUI TOSSICI E RADIOATTIVI, TRATTAMENTO E TRASPORTO; DEPURAZIONE E FOGNATURE; SERVIZI SANITARI ED EMERGENZA RADIOLOGICA; BOMBE D’ACQUA. E SUL RISCHIO NUCLEARE…”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE 

MAPPA DELLA PERICOLOSITA' SISMICA

CARTA DEL RISCHIO INCENDI

RISCHIO NUCLEARE (LE BARRE DI ELK RIVER). NO SCORIE E MED NO TRIV RIVENDICANO L'AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA DELLA PREFETTURA

FONTE NO SCORIE – MED NO TRIV

PRESENTATE LE OSSERVAZIONI AL PIANO PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI MATERA

Il piano di protezione civile in provincia Matera (pubblicato il 6 marzo scorso da Ufficio regio nale della PC e dalla Prefettura di Matera, ndr) attualmente risulta carente per i piani operativi mai divulgati alle popolazioni locali dai sindaci e dalle istituzioni proprio per i rischi connessi ad alluvioni-dighe, rischio nucleare e rischio industriale non opportunamente valutato per gli impianti petroliferi e per la natura tossica e radioattiva dei rifiuti prodotti. Un piano di protezione civile può diventare efficiente ed efficace nel momento in cui si attuano oltre alle misure di soccorso le misure preventive necessarie ad evitare l‘incidente o l’inquinamento diffuso che avrebbe ripercussioni catastrofiche sulla salute delle persone e sulle economie locali, in quanto la Basilicata è un enorme bacino idrico che soddisfa ben 4 regioni da un punto di vista potabile, agricolo, allevamento e industria.

La tutela del patrimonio idrico da fonti inquinanti deve essere una priorità, in quanto da essa dipende la sopravvivenza della popolazione e del territorio, meglio prevenire che curare emergenze difficili e impossibili. La regione Basilicata non ha ancora redatto un piano di tutela delle acque e delle sorgenti.

Normalmente gli impianti industriali hanno un piano di emergenza interno per la tutela dei lavoratori, ma non si conosce il  piano di emergenza esterno per la tutela della popolazione e dell’ambiente.

Nello specifico nel piano provinciale di Protezione civile della provincia di Matera oggetto di osservazioni  a nostro giudizio non sono stati opportunamente valutati i rischi connessi a : subsidenza (fenomeno dell’abbassamento del suolo a seguito estrazioni petrolifere e d’acqua); esplosione-inquinamento  pozzi gas/petrolio/metanodotti ed oleodotti; produzione di reflui tossici e radioattivi, trattamento e trasporto in autobotti; depurazione e fognature; servizi sanitari ed emergenza radiologica; bombe d’acqua. Sul rischio nucleare si attende il piano aggiornato redatto dalla prefettura di Matera.

Restiamo comunque come sempre a disposizione dei Comuni e degli altri enti per fornire il nostro supporto alle comunità.

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