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giovedì 23 marzo 2023

SANITÀ LUCANA SOTTO IL “FUOCO DI FILA” DEI SINDACATI. DENUNCIA DELLA CGIL ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA CONTRO LA NOMINA DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO DELLA ASM, MARCELLO TRICARICO: “E’ ILLEGITTIMA”

E LA CISL MEDICI BASILICATA HA SEGNALATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AI MINISTRI DELLA SALUTE E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E ALLA PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI “LE DIVERSE ANOMALIE CHE STANNO DA TEMPO INTERESSANDO LA GESTIONE DELLA SANITÀ LUCANA”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE 


FERNANDO MEGA

MASSIMO CRISTALLO

FRANCESCO FANELLI, ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA'

FONTE CGIL E FP CGIL MATERA

I segretari generali della Cgil di Matera, Fernando Mega, e della Fp Cgil di Matera, Massimo Cristallo, hanno sporto formale denuncia alla Procura della Repubblica contro la nomina di Marcello Tricarico quale direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria locale di Matera, disposta con deliberazione numero 79 del 16 febbraio 2023. Secondo i sindacati si tratterrebbe di un atto “illegittimo” in quanto il direttore sarebbe privo dei requisiti previsti dalla normativa vigente, e nello specifico dell’esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende o strutture sanitarie pubbliche o private di medio o grande dimensione. Pertanto la Cgil e la Fp Cgil di Matera, dopo l’esposto alla Corte dei Conti, hanno chiesto alla Procura di verificare che le attività dichiarate nel curriculum da Tricarico siano sufficienti a soddisfare i requisiti per la nomina a direttore amministrativo.

Il decreto legislativo numero 502 del 1992, infatti, nello stabilire i requisiti per la nomina a direttore amministrativo di Asl, oltre alla laurea in discipline giuridiche o economiche e all’età’ inferiore a sessantacinque anni, richiede inderogabilmente l’esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione (unità sanitarie locali, aziende ospedaliere, policlinici universitari, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, dipartimenti, divisioni, servizi e uffici che svolgono attività d’interesse sanitario del ministero della Sanità, delle Regioni, dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali, strutture sanitarie complesse dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, Istituto nazionale previdenza sociale e degli enti pubblici che svolgono attività sanitari, case di cura private con un numero di posti letto non inferiore a duecentocinquanta, strutture e servizi sanitari di istituzioni e aziende private che impiegano in attività sanitarie un numero di dipendenti appartenenti alle categorie professionali del ruolo sanitario non inferiore a trecento). Esperienze rispetto alle quali gli organi preposti, su richiesta del sindacato, sono chiamati a effettuare le dovute verifiche.

La Cgil di Matera e la Fp Cgil chiedono intanto la revoca immediata della nomina del nuovo direttore amministrativo, nel rispetto della trasparenza e delle norme che regolano le pubbliche amministrazioni. Copia della denuncia è stata inviata per conoscenza anche al dipartimento Salute della Regione Basilicata.

 

FONTE CISL MEDICI BASILICATA

La Cisl Medici Basilicata, in una segnalazione indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri della Salute e della Pubblica amministrazione, nonché alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza e alla Procura regionale della Corte dei Conti, evidenzia «le diverse anomalie, già oggetto di formali contestazioni da parte del sindacato, che stanno da tempo interessando la gestione della sanità lucana e che suscitano motivi di perplessità, sia sotto il profilo della legittimità, sia sotto il profilo della conformità alle regole della buona amministrazione».

In modo particolare, la segreteria regionale della Cisl Medici ha sottoposto all’attenzione dei suddetti organi «le condizioni di assoluta precarietà in cui versano attualmente gli assetti delle direzioni strategiche delle aziende sanitarie lucane, offrendo anche un’approfondita analisi di merito sulla discrezionalità procedurale utilizzata dalla Regione Basilicata per la nomina/sostituzione dei direttori generali». Inoltre, sono stati posti in evidenza «gli aspetti di dubbia legittimità riguardanti alcuni recenti atti che appaiono palesemente difformi rispetto a quanto previsto dalle disposizioni di legge e dalle norme contrattuali vigenti. Rispetto a tali violazioni si sta procedendo con specifiche azioni verso singole responsabilità», specifica il sindacato.

Nella segnalazione la Cisl Medici Basilicata ha posto anche l’accento sulle questioni relative alla tenuta degli equilibri finanziari delle aziende sanitarie, rimarcando «il grave ritardo con cui alcune Asl hanno chiuso i loro bilanci di esercizio 2021, ritardo che rileva tanto come violazione di legge, quanto come mancato rispetto del principio di buon andamento». Per la Cisl Medici «la sanità regionale, che sta vivendo una stagione di grave affanno e che dimostra sempre più di non riuscire a dare risposte efficaci ai bisogni di salute della gente lucana, ha innanzitutto necessità di assetti manageriali stabili ed illuminati, capaci di esprimere valide competenze sia sotto il profilo tecnico che organizzativo. Non è più rinviabile un ripensamento della sanità regionale, che sia in grado di parlare la lingua della prossimità e che sia strutturata in una rete di servizi capace di intercettare i bisogni, interpretarli e prenderli in carico».

Secondo il sindacato «le questioni complesse si affrontano con tenacia e costanza; è inaccettabile che il principale regista della sanità lucana, identificabile nella figura del direttore generale del dipartimento regionale delle Politiche alla Salute, assicuri una presenza limitata solo a pochi giorni alla settimana. Ci piacerebbe conoscere quali siano gli atti programmatori che si stanno elaborando e cosa si sta producendo, al netto di alcune proposte di rivisitazione, anche abbastanza discutibili, dello schema degli uffici del dipartimento regionale. Questioni come l’appropriatezza delle cure, l’emigrazione sanitaria, la gestione delle acuzie e della cronicità hanno necessità di un approccio, sia tecnico che politico, che sia più reale, più concreto, capace di considerare la reale dimensione dei problemi e analizzarne le causalità», conclude la Cisl Medici Basilicata.

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