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venerdì 31 marzo 2023

BASILICATA. INTERESSA TUTTI GLI UTENTI DEL SERVIZIO SANITARIO. SANITA’ PRIVATA CONVENZIONATA. E’ DI NUOVO SCONTRO DURISSIMO CON LA REGIONE BASILICATA. L’UNITÀ DI CRISI SANITARIA: “FALSITÀ COLOSSALI DA PARTE DELL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE, FRANCESCO FANELLI”

IL PORTAVOCE DELLE IMPRESE ACCREDITATE, MICHELE CATALDI: “AZIENDE, LAVORATORI E PAZIENTI PRESI IN GIRO, CON SERVIZI PER SOLI 10 GIORNI AL MESE”. MA QUALI INIZIATIVE DI LOTTA SARANNO INTRAPRESE? E’ IN VISTA, FORSE, UN’ALTRA SERRATA COME QUELLA DEI 10 GIORNI INIZIALI DEL 2023? MOLTE ATTIVITA' CHIUDERANNO? LE RISPOSTE SONO NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE  


IL MANIFESTO DELL'UNITA' DI CRISI CHE ANNUNCIO' 10 GIORNI DI CHIUSURA DEL SETTORE PRIVATO CONVENZIONATO

FONTE UNITÀ DI CRISI SANITARIA

CRISI SANITARIA: L’ASSESSORE FANELLI CELEBRA IL FUNERALE DELLA SANITÀ LUCANA COME SE FOSSE UN SUCCESSO

Falsità colossali che vengono raccontate dall'assessore per cercare di mascherare l’inadeguatezza del governo regionale di gestire la cosa pubblica e di garantire il diritto alla salute dei cittadini.

Mesi e mesi di promesse non mantenute, di soluzioni sempre e solo annunciate, ma mai realizzate: è in questo quadro che s’inseriscono le ultime dichiarazioni dell’assessore Fanelli, che ha strombazzato come un successo il fatto di aver stanziato risorse per i prossimi due anni per la sanità accreditata. 

Non si tratta di un successo, ma dell’esatto contrario: perché non è cambiato assolutamente nulla di quello che è la disastrosa situazione attuale, ovvero di una sanità che funziona solo 10 giorni al mese. 

Le risorse che il governo regionale dice di aver stanziato sono esattamente le stesse dell’anno precedente, che si sono dimostrate largamente insufficienti e che hanno creato il disastro dello scorso anno, i cui effetti saranno ancora più gravi per l’anno in corso e quindi per quelli successivi.

Il cosiddetto recupero delle liste di attese è stato fatto sulle spalle di aziende e lavoratori che attendono ancora di vedere remunerate le prestazioni erogate lo scorso anno.  Una situazione precaria e disastrosa che viene riproposta dall’assessore per i prossimi due anni come se fosse una novità positiva e vorrebbe anche un applauso per questo. Purtroppo per l’assessore, ma soprattutto per i cittadini, non c’è niente da sbandierare, se non l’inevitabile allungamento delle liste di attesa. Senza il contributo decisivo delle strutture sanitarie accreditate le liste di attesa, come già è sotto agli occhi di tutti, aumenteranno nuovamente e forse non è ben chiaro all’assessore e al governo regionale che non si tratta di meri numeri, ma che è in ballo la vita delle persone, infatti non dovremmo più chiamarle liste di attesa, ma bensì, più correttamente, ritardi nelle diagnosi e nelle cure.

Di fronte a tutto ciò le considerazioni da fare sono solo due: o l’assessore è inadeguato alla responsabilità che dovrebbe avere (quindi non si rende nemmeno conto dei disastri che sta combinando) o scientemente cerca di propinare, arrampicandosi sugli specchi, lo squallore e il disastro in atto come un successo.

Inoltre il governo regionale continua ad affermare che sono stati censiti o (a seconda dei casi) che si censiranno i fabbisogni sanitari, per poter fornire le necessarie cure ai cittadini, potendo così fondare i tetti di spesa in base alle reali esigenze del territorio, ma ad oggi di tutto questo nemmeno l’ombra, dopo i tanti e tanti e ormai non più credibili annunci. La giunta continua a dire ormai da anni che sta lavorando ad un nuovo piano sanitario che sistemerà tutto, ma anche su questo fronte il nulla più assoluto. Quindi per mascherare tutto ciò, che fa l’assessore? Fa un comunicato in cui dice di aver risolto i problemi, ma senza aver di fatto prodotto alcunchè di nuovo e di veramente risolutivo.

La realtà, diversamente da quanto raccontato da Fanelli, dovuta alla (non) attività di governo è fatta di aziende sanitarie, lavoratori e pazienti presi in giro, con servizi che stando così le cose funzionano solo 10 giorni al mese e che, da quanto strombazzato dall’assessore senza alcun imbarazzo, continueranno a funzionare a singhiozzo per ulteriori due anni.

“Come Unità di Crisi Sanitaria non possiamo rimanere a guardare con le mani in mano di fronte a questo scempio” - annuncia il portavoce Michele Cataldi - “Nei prossimi giorni, pressati anche dalle associazioni dei pazienti, agiremo con maggior vigore, assieme a tutte le categorie coinvolte e i sindacati, per fermare la deriva della sanità lucana. Non possiamo rimanere inermi a guardare la celebrazione del proprio funerale in presenza di coloro i quali hanno ucciso la sanità lucana”.

Nei prossimi giorni verranno sbugiardate con maggiori dettagli tutte le falsità raccontate dall’assessore.

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