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mercoledì 27 settembre 2023

SANITÀ LUCANA NELLA BUFERA. TORNA A RISCHIO CHIUSURA IL CENTRO DIALISI PRIVATO ACCREDITATO SM2 DI POLICORO, GESTITO DALL’IMPRENDITORE ENZO BASENTINI

UNA NOTA DELL’AZIENDA SANITARIA DI POTENZA (ASP) HA FATTO RILEVARE IL POSSIBILE SUPERAMENTO DEI TETTI DI SPESA PER L’ANNO IN CORSO. CHE FARE? INTERROMPERE LA DIALISI AD ALCUNI PAZIENTI? QUALI? COME DIRE “NO” AD UNA PRESTAZIONE SALVAVITA? E TORNA L’IPOTESI DI CHIUDERE LA STRUTTURA DECENTRATA DELLA SM2 DI POLICORO. DI SEGUITO LA NOTIZIA CON ALTRI DUE NOSTRI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO DEL 30 MARZO SCORSO

POLICORO. IL CENTRO DIALISI SM2

ENZO BASENTINI

POLICORO. L'APERTURA DEL CENTRO SM2, 8 SETTEMBRE 2016

Sanità lucana nella bufera. La storia si ripete. Molte strutture accreditate private hanno esaurito il budget loro assegnato e, pertanto, hanno superato, o stanno per farlo, il “famigerato” tetto di spesa assegnato annualmente dalla Regione a ciascuna di esse. In parole povere significa che una volta esaurito tale budget, le prestazioni erogate diventano a totale carico dei pazienti. Ed è il dramma. Le strutture ospedaliere pubbliche, infatti, hanno liste di attesa “bibliche”. Da qui il ricorso alle proprie risorse private per effettuare esami e prestazioni importanti. Per chi le risorse a disposizione le ha. In tanti, in mancanza, rinunciano a curarsi. Ed il principio basilare su cui si fonda il Servizio sanitario nazionale viene meno. Ma come fare quando la struttura privata accreditata è un centro dialisi? Qui il dramma riguarda anche chi ne ha la gestione, trattandosi di prestazioni salvavita ad altissimo costo non addebitabile assolutamente agli assistiti che ne usufruiscono. E’ il caso di Enzo Basentini, titolare del centro dialisi SM2, con sede a Potenza e struttura decentrata a Policoro. Basentini ha ricevuto il famoso “allarme” di cui sopra dalla Azienda sanitaria di Potenza (Asp). Con una nota gli è stato fatto rilevare che la produzione del centro tendenzialmente fa ipotizzare un superamento del tetto di spesa (valido per entrambe le strutture della SM2) per l’anno 2023. Il centro, pertanto, viene invitato a programmare la propria attività al fine di non sforare il budget assegnato. Per Basentini si pone il dilemma: Che fare? Chiudere Potenza? Chiudere Policoro? E dove andranno i pazienti considerata la grave crisi dei servizi dialisi pubblici? Ridurre le prestazioni? Dire, cioè, ad alcuni dializzati: “Mi dispiace ma abbiamo superato i tetti dispesa. Deve trovarsi un altro centro”. No, non è possibile. La dialisi è una prestazione salvavita. Allora? Basentini aveva già annunciato alla nostra pagina Facebook ed al nostro blog il 30 marzo scorso che avrebbe chiuso la struttura di Policoro stanti le gravissime difficoltà delle strutture private accreditate in Basilicata. Ecco cosa dichiarò: “Io chiuderò il centro di Policoro, per 15 posti e 45 trattamenti dialitici al giorno. Sono costretto a licenziare 12 dipendenti. Il budget assegnato alla Sm2 per il 2023 con la delibera approvata dalla Regione, infatti, è di 800mila euro contro i 1.200.000 dello scorso anno. Come faccio a pagare fornitori, dipendenti, materiale? Mi dispiace ma dopo 7 anni sarà costretto a chiudere Policoro. Senza se e senza ma. Rimarrà aperta solo la sede di Potenza”. Poi, il mantenimento delle attività anche nel centro jonico ma con grandissime difficoltà per il pagamento dei dipendenti e delle ditte fornitrici. Il rischio, però, è diventato ancora più concreto dopo la lettera della Asp sul superamento dei tetti di spesa. Cosa accadrà? Cambierà qualcosa nei prossimi giorni? La Asp tornerà sui suoi passi? Bisogna fare presto: altrimenti la chiusura sarò dietro l’angolo anche per Potenza. E cresce l’attesa per chi vive attaccato ad una macchina. Si, la sanità di Basilicata è veramente nella bufera.

FONTE FILIPPO MELE GIORNALISTA FACEBOOK E FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM

GIOVEDÌ 30 MARZO 2023

POLICORO. ANNUNCIO SHOCK: “CHIUDERÒ IL CENTRO DIALISI SM2. CON LA DELIBERA APPROVATA DALLA REGIONE BASILICATA, INFATTI, LA SANITA’ PRIVATA ACCREDITATA E’ AFFOSSATA. LA NOSTRA VERTENZA SI RIAPRE OGGI”. LO HA DICHIARATO ENZO BASENTINI, TITOLARE DEL CENTRO DIALISI CONVENZIONATO SM2 CON STRUTTURE A POTENZA E, APPUNTO, POLICORO

E PENSARE CHE IN GIORNATA L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE, FRANCESCO FANELLI, AVEVA ANNUNCIATO: “TROVATO UN PUNTO DI INCONTRO NELLA VERTENZA CON LA SANITÀ PRIVATA”. DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI BASENTINI E QUELLE DI FANELLI  

POLICORO – Enzo Basentini, titolare del Centro dialisi Sm2, con una sede anche a Potenza, ha un diavolo per capello. Gli avevamo telefonato per conoscere il suo parere sul comunicato diramato in giornata dall’assessore alla salute della Regione Basilicata, Francesco Fanelli: “Trovato un punto di incontro nella vertenza con la sanità privata”. “Ma quale punto di incontro – ha urlato Basentini! La nostra vertenza si riapre oggi. Io chiuderà il centro dialisi di Policoro, per 15 posti, 45 trattamenti dialitici al giorno. Sono costretto a licenziare 12 dipendenti. Il budget assegnato alla Sm2 per il 2023 con la delibera approvata dalla Regione, infatti, è di 800mila euro contro il 1.200.000 dello scorso anno. Come faccio a pagare fornitori, dipendenti, materiale? Mi dispiace ma dopo 7 anni sarà costretto a chiudere Policoro. Senza se e senza ma. Rimarrà aperta solo la sede di Potenza”. Ma, abbiamo obiettato, l’assessore Fanelli solo poche ore fa… Basentini: “La realtà è quella che le ho esposto. La vertenza si riapre oggi. Siamo in rivolta. Intendiamo andare ad occupare l’ufficio dell’assessore Fanelli. Inoltre, stiamo facendo stampare 10mila manifesti da affiggere in tutta la Basilicata in cui diciamo agli assistiti che la Giunta guidata da Vito Bardi ha affossato la sanità in Basilicata”. 


FONTE UFFICIO STAMPA GIUNTA REGIONALE

FANELLI SU VERTENZA SANITA’ PRIVATA

“Posso con soddisfazione dichiarare che abbiamo trovato un punto di incontro nella vertenza con la sanità privata; grazie al lavoro e all’impegno costante degli uffici della Direzione Generale per la Salute e Politiche della Persona e alla cooperazione delle strutture private accreditate, abbiamo raggiunto una soluzione che mi auguro possa garantire, da qui in avanti, un metodo di lavoro strutturato nel recupero delle liste d’attesa e possa scongiurare il ripetersi di situazioni incresciose per tutti, in primis per i cittadini lucani”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, in seguito all’approvazione in Giunta regionale dei budget di spesa per le strutture private accreditate per la specialistica ambulatoriale.
“Si tratta di un provvedimento molto importante che stabilisce l’applicazione del criterio della produzione dell’anno 2022 di cui alla proposta delle associazioni di categoria, quale parametro di riferimento per la definizione, per gli anni 2023 e 2024, del budget delle strutture private contrattualizzate con il SSR per le prestazioni di specialistica ambulatoriale ex art.25 legge n.833/1978 - ha spiegato l’assessore Fanelli -. Le novità sono dunque due: al fine di assicurare l’erogazione delle prestazioni, il criterio di produzione del 2022 sarà applicato su due anni e non più solo su uno come solitamente avveniva; in aggiunta si stabilisce che i budget vengano assegnati con cadenza mensile per le prestazioni erogate ai cittadini residenti in Basilicata e con cadenza semestrale per le prestazioni erogate ai cittadini residenti in altre regioni. In tal modo diamo la possibilità alle strutture private di organizzarsi e di poter lavorare nell’ottica di una programmazione economica solida. Le risorse stanziate - ha concluso l’assessore - sono quelle di cui al Tetto di spesa regionale per l’assistenza specialistica ambulatoriale definito dal DL n.95/2012 e smi e previa approvazione del fabbisogno sanitario e del Piano socio sanitario regionale, saranno ripartite, con successivo provvedimento, eventuali ulteriori risorse regionali”.

 

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