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mercoledì 17 gennaio 2024

SANITA’ DI BASILICATA. AL SAN CARLO DI POTENZA CARDIOCHIRURGIA D’AVANGUARDIA MA I LUCANI HANNO IL PRIMATO NEGATIVO IN ITALIA PER EMIGRAZIONE SANITARIA

SPERA, DG DEL SAN CARLO: “DA NOI IL PRIMO INTERVENTO DEL PAESE DI IMPIANTO DI DOPPIA BIOPROTESI VALVOLARE MITRALICA ED AORTICA”. MA CIFARELLI, CONSIGLIERE REGIONALE: “BARDI, FANELLI E LEONE HANNO FATTO DIVENTARE LA SANITÀ LUCANA LA PEGGIORE D’ITALIA". DOVE STA LA VERITÀ? LE DUE NOTIZIE SONO LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK


GIAMPAOLO LUZI

ROBERTO CIFARELLI

VITO BARDI
FONTE UFFICIO STAMPA AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO

AOR SAN CARLO, SPERA: "CARDIOCHIRURGIA ALL'AVANGUARDIA. PRIMI IN ITALIA PER IMPIANTO DI DOPPIA BIOPROTESI VALVOLARE MITRALICA ED AORTICA"

Il primo intervento al cuore in Italia di contemporanea sostituzione della valvola aortica e di quella mitralica con tessuto di ultima generazione è stato recentemente condotto con successo nelle sale operatorie della Cardiochirurgia dell'ospedale 'San Carlo' di Potenza. "Anche per severe patologie cardiovascolari il nosocomio potentino è in grado di assicurare eccellente qualità delle prestazioni erogate". Così il direttore generale Giuseppe Spera che, nel salutare con soddisfazione l'ottimo risultato della Cardiochirurgia dell'ospedale 'San Carlo', ha sottolineato la continuità nel percorso avviato da tempo, rammentando come “il dipartimento Cardiovascolare dell'Aor guidato dal dottor Giampaolo Luzi, abbia già in passato eseguito per la prima volta in Italia l'impianto di una innovativa bioprotesi valvolare aortica, particolarmente indicata nei pazienti più giovani per le sue caratteristiche di lenta degenerazione nel tempo. La Cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo -continua il Dg Spera- conferma il proprio altissimo livello per utilizzo di presidi di ultima generazione, nonché per i migliori risultati italiani in termini di ridotta mortalità -pari alla metà rispetto alla media degli ospedali italiani- come evidenziato nel Programma nazionale esiti. L'utilizzo di tecniche mini-invasive, la disponibilità di protesi valvolari di ultima generazione, la possibilità di eseguire interventi trans-catetere con metodica completamente endovascolare e la prossima inaugurazione della sala operatoria ibrida di Cardiochirurgia, andranno a rafforzare e ad ampliare la capacità di trattare in pieno il complesso ambito delle patologie cardiache di interessamento cardiochirurgico dell'adulto e -conclude il direttore generale Spera- assicurano alla Cardiochirurgia di Potenza il ruolo di Centro all'avanguardia in  Italia".

"Il complesso intervento cardiochirurgico eseguito per la prima volta in Italia ha come paziente una donna della Campania di 49 anni", spiega il cardiochirurgo dell'ospedale 'San Carlo' dottor Giampaolo Luzi. "In tessuto pericardico bovino, con un trattamento innovativo capace di rallentare la degenerazione calcifica, essendo, oggi, disponibile anche per la valvola mitralica, è stato utilizzato in combinazione con la protesi aortica. La giovane paziente –continua il dottor Luzi- con una storia clinica particolarmente delicata, è stata sottoposta ad un intervento cardiochirurgico di notevole complessità: doppia sostituzione valvolare mitralica ed aortica, e una rivascolarizzazione miocardica con triplice bypass coronarico. È la storia clinica della paziente con una pregressa patologia neoplastica ematologica, il cui trattamento con chemio e radio terapia, ha favorito l'evolversi della severa patologia cardiaca. Il decorso post-operatorio è stato regolare e la paziente è già in grado di seguire la riabilitazione cardiologica. All'ottimo esito dell'intervento -conclude il direttore del dipartimento Cardiovascolare- che genera anche un rilevante traguardo in termini di attrattività di pazienti provenienti da altre regioni, ha contribuito il personale medico ed infermieristico della Cardiochirurgia, della sala operatoria e della Terapia intensiva del dipartimento Cardiovascolare".

UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE BASILICATA

SANITÀ LUCANA, CIFARELLI: DISASTRO SULLA MOBILITÀ PASSIVA

IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO FA RIFERIMENTO AI DATI DEL REPORT DELL'OSSERVATORIO GIMBE: "QUESTO RISULTATO È LA CERTIFICAZIONE DELLA INCAPACITÀ GESTIONALE E DELLA IMPROVVISAZIONE PROGRAMMATORIA"

"GRAZIE ALLA LORO SCELLERATA GESTIONE, BARDI, FANELLI E LEONE SONO RIUSCITI NEL CAPOLAVORO DI AVER FATTO PRECIPITARE LA SANITÀ LUCANA FACENDOLA DIVENTARE LA PEGGIORE D’ITALIA".

LO DICHIARA IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO, ROBERTO CIFARELLI"

"E’ stato pubblicato - riferisce Cifarelli -  il report n. 1/2024 dell’Osservatorio GIMBE relativo ai dati definitivi della mobilità sanitaria regionale per l’anno 2021. La Basilicata ha registrato una mobilità attiva, cioè gli importi che la Basilicata ha incassato per coloro che sono venuti a curarsi nella nostra regione, pari a 44.867.274 euro a fronte di una mobilità passiva, relativa ai lucani che sono andati a curarsi fuori regione, pari a 128.350.178 euro per un saldo negativo di 83.482.904. Un vero e proprio salasso per le casse regionali".

"La Basilicata è la settima regione per saldo negativo in assoluto, preceduta da Calabria (-252 milioni), Campania (-220 milioni), Sicilia (-177), Lazio (-139), Puglia (-131), Abruzzo (-108), ma la prima, cioè la peggiore, per spesa pro capite. Infatti - puntualizza Cifarelli - la spesa gravante su ogni abitante della Basilicata è pari a 154,26 euro a fronte dei calabresi su cui sono gravati 136,04 euro ad abitante e dei valdostani gravati di 109,86 euro per ogni abitante. Quarto l’Abruzzo con 84,41 euro per ogni abitante. Questo risultato - conclude il Consigliere regionale del Pd - è la certificazione della incapacità gestionale e della improvvisazione programmatoria che in questi anni abbiamo puntualmente denunciato, ad iniziare dalle acrobatiche scelte sul management tanto del Dipartimento regionale, quanto di direttori generali, sanitari ed amministrativi delle quattro aziende sanitarie".

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